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Il Domani di Bologna 2005





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1 settembre 2005


CALDERARA  L'associazione dei residenti chiede un presidio fisso delle forze dell'ordine

Fiamme al Bologna 2


Un appartamento distrutto e altri due resi inagibili. Fortuite le cause del rogo


Torna la paura dopo gli ultimi episodi di criminalità


L'assessore comunale Lino Turrini: "Entro l'anno via ai lavori di riqualificazione abitativa
Con il ricambio degli inquilini la situazione si risolverà Continuiamo a sperare nell'arrivo della caserma"


Ancora panico al Bologna 2, lo stabile di via Garibaldi a Calderara di Reno dove l'altro ieri pomeriggio un appartamento del terzo piano è stato devastato dalle fiamme e altri due, situati sotto e sopra i locali bruciati, sono stati resi inagibili.
Nessun problema fortunatamente per gli inquilini, due lavoratori pakistani, per i quali si è subito mossa la solidarietà degli altri condomini.
Le cause dell'incendio, sviluppatosi intorno alle 18 nella cucina, sono del tutto accidentali.
Ma l'ennesimo giorno di paura nello stabile che da anni combatte il degrado sociale e strutturale ha richiamato alla mente la catena di episodi verificatisi negli ultimi mesi.
Ci sono stati ben quattro fatti di sangue - ricorda Angelo Rizzi, portavoce dell'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2 - Una morte sospetta il 17 aprile; un sanguinoso raid punitivo l'8 maggio con tanto di sequestro di persona, in risposta a un'estorsione; una strana "caduta" dal balcone di una donna risultata essere clandestina il 6 luglio scorso e un'aggressione a due magrebini l'8 agosto.
E non solo: Oltre a furti, ricettazione, allacciamenti abusivi e sabotaggi all'impianto elettrico condominiale e all'ascensore - prosegue Rizzi - negli ultimi mesi è aumentato moltissimo lo spaccio di droga, con un continuo via vai di tossici che stazionano nei corridoi e nei parcheggi, aumentando il disagio delle persone oneste.
In attesa del progetto di riqualificazione sottoscritto dall'associazione con Comune, Provincia e Regione, gli inquilini tornano quindi a chiedere un presidio fisso delle forze dell'ordine con le quali sono pronti a collaborare: Ci sono ben noti gli appartamenti dove avviene lo spaccio - afferma il portavoce dei residenti - e siamo disposti a contribuire a debellare questo fenomeno.
La situazione critica del Bologna 2 ci è ben chiara e proprio per questo è stato concepito il piano di riqualificazione - spiega l'assessore Lino Turrini con delega al risanamento dello stabile - Sappiamo del verificarsi di piccola criminalità e non escludiamo che nei molti appartamenti vuoti si siano stabiliti degli "occupanti". Ma è una situazione che finirà presto. Già entro la fine dell'anno - annuncia Turrini - partiranno i cantieri per la ristrutturazione. Gli appartamenti che dovranno ospitare le famiglie durante i lavori sono quasi pronti ed entro l'inizio del 2006 si procederà con gli interventi su una prima porzione del fabbricato. Una volta terminati i lavori (fra tre anni, ndr), grazie al risanamento abitativo e all'arrivo dei nuovi inquilini dei 35 alloggi Erp in progetto, per il degrado non ci sarà più spazio.
Per quanto riguarda il presidio fisso delle forze dell'ordine l'assessore comunale alimenta la speranza dei condomini.
La mancata disponibilità dell'Arma a collocare nell'edificio la caserma dei carabinieri ha rallentato l'avvio dei lavori - spiega Turrini - ma il progetto non è caduto: il dialogo con la Prefettura continua e l'area inizialmente destinata alla caserma non sarà soggetta ad interventi fino a quando non si risolverà il confronto.


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26 luglio 2005


Bilancio consuntivo 2004: aumenta anche il patrimonio comunale

Più investimenti ma con meno tasse



Cala la pressione tributaria e migliorano i servizi


Meno tasse e più investimenti.
Dal rendiconto di gestione presentato dall'assessore al bilancio Marco Marchi al Consiglio Comunale di Calderara di Reno nei giorni scorsi emergono dati significativi rispetto al bilancio consuntivo 2004, che evidenziano, per quanto attiene alla parte delle entrate correnti una azione molto moderata nei confronti delle leva fiscale.
Sono state, infatti, confermate tutte le aliquote agevolate: zero per mille per gli alloggi affittati con contratti di locazione concertati alle condizioni definite in base alla legge 9 dicembre 1998 n. 431: 4,00 per mille per le nuove attività produttive per i primi tre anni; 4,80 per mille per le abitazioni principali; 5,50 per mille per i terreni agricoli.
Abbiamo ridotto - afferma il sindaco Matteo Prencipe - la pressione tributaria (in rapporto tra entrate tributarie e popolazione) e i principali servizi pubblici a domanda, come l'asilo nido e le mense scolastiche presentano indici di efficacia (rapporto costo/offerta) in miglioramento. La spesa corrente per l'anno 2004 ha invertito il trend di crescita assestandosi a 12.206.444 euro in sensibile riduzione rispetto ad una previsione definitiva pari a 12.800.891 euro e inferiori all'analogo dato del 2003 pari a 12.267.128 euro
Il nostro Comune, che ha rispettato per l'anno 2004 le disposizioni del patto di stabilità - aggiunge Marchi - non risulta strutturalmente deficitario in quanto rientra negli otto parametri definiti dal Ministero dell'Interno, con un miglioramento rispetto all'anno precedente. Il costo del debito è in progressiva riduzione passando dai 717.752 euro del 2002 ai 606.878 euro del 2004, rispetto alle entrate correnti il costo degli interessi è pari a 219.482 euro contro i 428.831 euro consentito dai parametri di legge (12% delle entrate comunali).
Un altro importante dato di crescita e costruttiva proiezione nel futuro è dato - prosegue Prencipe - dal fronte degli investimenti che nel 2004 sono stati elevati a 7.770.961 euro con interventi previsti principalmente sulla nuova impiantistica sportiva (3.401.463 euro), sulla realizzazione di opere pubbliche, come la nuova via Roma (931.000 euro), la manutenzione del patrimonio pubblico (800.000 euro circa) e l'incremento del patrimonio connesso alla riqualificazione del Garibaldi 2.
In questo modo, l'ente incrementa il proprio patrimonio per 388.297 euro che confluisce nel patrimonio netto pari a 22.916.192 euro complessivi e 1.855 euro pro capite ed incrementa la propria redditività (rapporto entrate patrimoniali/patrimonio disponibile) da 4,25 a 6,26.
Siamo molto soddisfatti - conclude Prencipe - di questi risultati che avevamo promesso e che abbiamo saputo mantenere in questo primo anno di mandato. La strada è ancora lunga e i progetti e le idee da realizzare sono tanti ma questo bilancio dell'attività dell'amministrazione comunale ad un anno dalle elezioni è la risposta alla fiducia accordataci e la spinta a proseguire in questa direzione.


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7 luglio 2005


Bologna 2, clandestina temeva fossero i CC

Bussano alla porta di casa e si getta dalla finestra



E' caduta dalla finestra per tentare di sfuggire a quella che pensava essere una retata delle forze dell'ordine contro l'immigrazione clandestina.
Ma a bussare alla porta del suo appartamento al Bologna 2 di Calderara era una sua amica, clandestina come lei, che era andata a trovarla.
L'episodio è accaduto ieri pomeriggio verso le 18,30.
La ragazza che ha tentato la fuga è una rumena che per sua fortuna non ha riportato grossi danni fisici a causa della caduta.
Ma proprio per quanto accaduto sul posto sono intervenuti sia l'ambulanza del 118, i cui sanitari l'hanno medicata sul posto, che i carabinieri che non hanno potuto fare altro che portare lei e l'amica in caserma per il fotosegnalamento e la conseguente espulsione.


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2 luglio 2005


CALDERARA  Dopo il no dei carabinieri a rischio il progetto di riqualificazione

Caserma al Bologna 2
Pressing sull'Arma


Comune, Provincia e Regione sollecitano il Prefetto


Il no del Comando generale dell'Arma all'ipotesi di aprire una stazione dei carabinieri a Bologna 2, a Calderara, mette a rischio l'intero progetto di risanamento urbanistico e sociale dell'ex complesso alberghiero, simbolo del degrado della periferia bolognese.
E' questa la principale preoccupazione espressa dagli enti locali (comune di Calderara, Provincia di Bologna e Regione Emilia Romagna) al prefetto Enzo Grimaldi nella riunione di ieri del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato su richiesta della Provincia di Bologna.
Il Prefetto, da parte sua, si è impegnato ad un'ulteriore verifica con i vertici dell'Arma per tentare di sbloccare la situazione.
Nel corso dell'incontro, cui hanno partecipato anche il questore Francesco Cirillo, il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri e il comandante della Guardia di Finanza, i rappresentanti delle amministrazioni locali e regionali (erano presenti il sindaco di Calderara Matteo Prencipe, Alfredo Bertelli, sottosegretario alla presidenza della Regione e Andrea de Maria, vicepresidente della Provincia) hanno ribadito il timore che il no dell'Arma, giunto a poche settimane dall'avvio dei lavori, possa mettere in discussione l'intero percorso della riqualificazione.
La caserma - osserva il vicepresidente della Provincia di Bologna De Maria - è un punto importante dell'intero progetto. Si rischia di compromettere i rapporti con i cittadini.
Oltre cento le famiglie che hanno sottoscrittto accordi di compartecipazione finanziaria con il Comune acquistando la maggioranza dei 194 mini-appartamenti di cui è composto il complesso.
Speriamo - aggiunge De Maria - di avere risposte positive. C'era un accordo, vorremmo fosse rispettato.
L'intervento di ristrutturazione dell'ex albergo, finanziato con 13 milioni di euro dal Comune di Calderara e dalla Regione, prevedeva infatti lo stanziamento di 750mila euro a fondo perduto proprio per la costruzione della caserma dei carabinieri.


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1 luglio 2005


CALDERARA  Il consiglio ha approvato la costituzione di una Srl di proprietà comunale

Una società per il Bologna 2


Realizzerà 35 alloggi Erp e provvederà alla riqualificazione edilizia dello stabile


Il Comune non molla: in cantiere gli spazi per la caserma CC


Il nuovo gruppo sarà proprietario di tutto il patrimonio immobiliare comunale e degli appartamenti che saranno dati in locazione alle famiglie del Garibaldi 2 durante i lavori

Il programma di riqualificazione del Garibaldi 2 riceve nuovo impulso dal consiglio comunale di Calderara che, nella seduta del 28 giugno scorso, ha approvato la costituzione della società di capitali a totale proprietà comunale "Sviluppo Calderara S.r.l., che si occupa della realizzazione del programma di riqualificazione di via Garibaldi 2 e della gestione del patrimonio immobiliare comunale.
E' una scelta politica molto impegnativa - afferma Lino Turrini, assessore delegato al progetto di riqualificazione dello stabile - che coglie appieno le possibilità offerte dalle leggi nazionali che, a fronte di sempre maggiori restrizioni nell'utilizzo delle risorse finanziarie dei Comuni, anche per le spese destinate agli investimenti, favoriscono la costituzione di aziende regolate dalle norme del Codice Civile, dove la dinamica e l'efficienza 'aziendale' sono elementi primari per la realizzazione di progetti importanti per il loro valore tecnico e per l'investimento finanziario richiesto. E per la giunta di Calderara il piano di riqualificazione del Garibaldi 2 è sicuramente il progetto più importante dell'intero mandato.
La società Sviluppo Calderara S.r.l. darà attuazione a tutti gli impegni sottoscritti dal Comune negli accordi di programma con la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Bologna, la Prefettura, la società Gheo Immobiliare e i privati proprietari di appartamenti in via Garibaldi 2.
Provvederà, infatti, alla realizzazione di 35 alloggi di edilizia residenziale pubblica, alla sistemazione degli spazi per la caserma dei carabinieri (per la quale l'amministrazione prosegue le azioni tese a far sì che l'Arma possa riconsiderare in fretta l'insostituibile valore della loro presenza presso l'edificio in questione) e per gli uffici della Polizia municipale, al risanamento edilizio ed impiantistico delle restanti parti del fabbricato dove resteranno, divisi in quattro condomini, gli appartamenti privati.
La società diventa proprietaria del patrimonio immobiliare comunale all'interno del Garibaldi 2 e degli appartamenti distribuiti in diversi insediamenti residenziali a Calderara e Longara che saranno dati in locazione alle famiglie di via Garibaldi 2 nel periodo in cui la loro abitazione verrà ristrutturata.
La società avrà a disposizione tutte le risorse finanziarie già destinate al piano di riqualificazione e si metterà immediatamente al lavoro per avviare al più presto la ristrutturazione del fabbricato ed attuare gli impegni previsti negli accordi di programma.
Il Comune - prosegue Turrini - come proprietario della società, sarà in grado di esercitare un costante controllo sull'andamento dei lavori e sarà garante, come sempre, nei confronti della cittadinanza intera del rispetto delle procedure e delle regole di legge. I prossimi mesi saranno testimoni del dinamismo che la nuova società dovrà fin da subito dimostrare per aggredire i tanti problemi tutt'oggi ben visibili in via Garibaldi 2, guadagnarsi la considerazione degli abitanti dello stabile e, nel percorso pluriennale che il progetto richiede, dimostrare a tutti i cittadini di Calderara la bontà della scelta che oggi abbiamo fatto.


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9 giugno 2005


CALDERARA/ Lo spettacolo è messo in scena all'interno di una tenda berbera

Storie di donne africane fra sfide e riscatti


Tre attrici con i loro monologhi raccontano la lotta di integrazione in una realtà "diversa"


Un intreccio di destini e parole raccontato da tre donne migranti: è quello il filo conduttore dello spettacolo che va in scena stasera al Teatro Tenda Kaidale di Calderara di Reno.
Lo spazio, ricavato da una tenda berbera, per il regista Fulvio Ianneo (unico elemento maschile in una rappresentazione pensata e interpretata al femminile) non sarà semplice contenitore di una messinscena ma aspira a essere il luogo di un evento: Non c'è una vera scenografia, ma le presenze essenziali delle protagoniste che vengono a raccontare le loro storie.
Storie che parlano soprattutto di una lotta con una lingua estranea: le attrici (e i loro personaggi) vengono da culture diverse, dal Congo e dall'Egitto, e hanno dovuto imparare in due mesi a esprimere in italiano le loro emozioni confrontandosi con un mondo che non le capisce, le fraintende.
Il lavoro è andato avanti sciogliendo questi fraintedimenti e mettendo in gioco energie, trovando regole comuni da condividere: altrimenti non avremmo potuto lavorare insieme, afferma Ianneo, che ha lavorato sul testo di un'altra (seppur insolita) migrante, l'italiana Valentina Mmaka, cresciuta in Sudafrica.
Un lavoro in tre fasi, Io ... donna ... immigrata, che l'esperta di comunicazione interculturale Fernanda Minuz del Centro di Documentazione delle Donne, dove lo spettacolo è stato presentato, interpreta come gli scalini da salire per chi deve risocializzarsi in un contesto "altro".
I tre monologhi rappresentano le parole dapprima come ciottoli per la prostituta Drazla, a significare una pietra d'inciampo, gli ostacoli in cui si imbatte chi all'improvviso si trova alle prese con una lingua e una cultura diverse.
Poi come gioco liberatorio e ricerca di emancipazione nell'episodio della badante Alina, purtroppo non incluso in questa versione dello spettacolo per l'assenza dell'attrice congolose che la interpreta, e infine come abito nel momento conclusivo, in cui compare l'egiziana Imane Khalil Combes, nei panni della scrittrice nata in riva al Nilo ma trasferitasi in Francia, perché affronta temi politicamente scottanti e caratteristici di quell'area del Nord Africa, come l'infibulazione e la sottomissione della donna araba.
Anche se adesso sono meno passive - racconta - sia le musulmane che le cristiane del mio paese hanno sempre avuto a che fare con l'autoritarismo maschile.


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8 giugno 2005


CALDERARA/ Oggi e domani alle 21,30 in anteprima nazionale

Le donne immigrate sul palco del Bologna 2


Uno spettacolo per raccontare la via del riscatto


Le immigrate si raccontano sul palco.
Oggi e domani alle 21,30 il Teatro Tenda Kaidale, allestito presso lo stabile di via Garibaldi 2 a Calderara, ospiterà in anteprima nazionale lo spettacolo "Io donna immigrata".
Arrivate da differenti paesi africani tre donne immigrate intrecciano i loro destini in una esibizione corale quasi gioiosa della propria esistenza: una condizione che coltiva nello sradicamento conflitti e desideri per i luoghi di origine e di approdo, strategie di sopravvivenza, risposte allo spaesamento e all'essere differenti.
Mostrarsi, cantare, danzare, raccontare ciò che si è diventati e che si era, diventa un riscatto, finalmente esistere.
L'italiano è la lingua in cui nasce la prima versione del loro spettacolo: lingua che finisce per illuminare lati scuri, che entra nei pensieri e li manipola, come un atto di mutazione dove emergono parole, scarti di una sottile e inquieta lucidità che investe la vita delle migranti in cerca di una felicità possibile.
Le attrici appartenenti ad un'area definita dalla lingua, quella francofona, provengono da paesi e storie differenti e hanno imparato l'italiano in occasione dello spettacolo.
Il testo dello spettacolo è di Valentina Mmaka, progetto teatrale, regia e drammaturgia di Fulvio Ianneo in collaborazione con Anna Amadori, con Imane Khalil Combes - Joujou Dipesa Mbamba - Astrid Mamina Kayembe, costumi Elisabetta Muner, foto Livio Senigalliesi, elaborazione immagini Mariateresa Ventrella, suono Mustafà Cencic, organizzazione e promozione Antonella Maria Pesce.
L'iniziativa è stata realizzata da Teatro Reon in collaborazione con Utafika Theatre - Congo, con il Patrocinio dell'U.N.E.S.C.O.
Entrata ad offerta libera - consigliata prenotazione.
Per informazione e prenotazione tel. 051 6155657, info@teatroreon.it, www.teatroreon.it
Oggi alle 11 nel chiostro interno dell'Oratorio di Santa Cristina, il Centro di Documentazione delle Donne/Associazione Orlando, in occasione dell'anteprima nazionale dello spettacolo, ospita un incontro pubblico che, a partire dallo spettacolo, le sue tematiche e i suoi artisti, vuole essere uno spunto di riflessione sulla relazione fra lingua, identità, voce e corpo, nell'esperienza di donne migranti.
All'incontro partecipano accanto a Imane Khalil Combes, Joujou Dipesa Combes - Astrid Mamina Kayembe, Fulvio Ianneo, rispettivamente attrici e regista dello spettacolo, Valentina Mmaka, autrice del testo, Jarmila Ockayovà, scrittrice e esperta di letteratura della migrazione, Fernanda Minuz del Centro di Documentazione delle Donne/Associazione Orlando, Barbara Pinelli, antropologa ed esperta di antropologia della migrazione femminile, un rappresentante dei Centri di insegnamento di italiano per stranieri.




RIQUALIFICAZIONE

"Piano in alto mare"


Salomoni (Fi) interroga la Regione


Il consigliere regionale di Forza Italia, Ubaldo Salomoni, con due interrogazioni riporta all'attenzione della giunta di via Aldo Moro l'affaire Bologna Due di Calderara.
Salomoni chiede a chi si devono addebitare i ritardi nell'attuazione della riqualificazione dell'intero complesso e se esistono responsabilità specifiche.
A distanza di cinque anni - spiega l'esponente azzurro - i lavori sono appena iniziati e per di più neppure all'interno dell'edificio. Ciò che invece si è sviluppata è stata la malavita. Ecco perché voglio sapere quali furono le valutazioni che portarono la Regione a decidere per il finanziamento (diversi miliardi di vecchie lire).
L'altro sospetto su cui si concentra Salomoni è quello, delicato, della inattuabilità della costruzione di una caserma proprio all'interno della struttura.
Il passo indietro dei carabinieri - sottolinea l'azzurro - fa venire meno un pezzo portante del piano di recupero sotto il profilo della sicurezza.


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26 maggio 2005


La sagra terrà banco da sabato al 5 giugno. Domani un anticipo "solidale"

Torna la Settimana Calderarese


Spettacoli, mostre e sport senza dimenticare il Garibaldi 2


Sarà la solidarietà in musica ad aprire la settimana Calderese, tradizionale manifestazione che terrà banco da sabato al 5 giugno.
Nel frattempo dunque l'appuntamento è domani alle 20,30 presso il centro sociale in via Gramsci 53 con una serata musicale a ingresso gratuito.
Per l'occasione è previsto uno stand di tigelle e crescentine preparate dalle signore del centro sociale e servite dalle alunne della scuola media: il ricavato della vendita andrà devoluto interamente all'istituto Ramazzini.
Parte però il 28 maggio la vera festa organizzata dal Comune in collaborazione con Pro Loco e le associazioni di volontariato locali che daranno vita ad una serie di appuntamenti che prevedono spettacoli, concerti, laboratori, mostre, iniziative rivolte ai bambini, sport e gastronomia.
Gli argomenti trattati sono molteplici e vanno dal tema della salute, all'immigrazione, alla condizione della donna straniera, ecologia, solidarietà e molteplici sono gli spazi di gioco e intrattenimento dedicati ai bambini.
La Settimana Calderarese non è una semplice sagra di paese - afferma l'assessore alla cultura e tempo libero, Paola Poli - bensì la più evidente manifestazione di una comunità variegata e complessa che continua ad evolversi nel corso degli anni.
L'intero territorio di Calderara sarà un grande teatro all'aperto - afferma il sindaco Matteo Prencipe - I momenti di musica e di spettacolo verranno realizzati soprattutto in piazza Marconi e nelle immediate vicinanze, dove verranno concentrati anche gli stand gastronomici e i punti informativi delle varie associazioni. Il teatro Spazio Reno, gli adiacenti locali dell'ex posta ed il salone della parrocchia creeranno invece un ideale percorso alla scoperta degli artisti calderaresi che con il consueto e prezioso coordinamento del circolo CalderArte, esporranno le proprie opere di pittura, scultura, intarsio e arte varia.
Accanto a questo itinerario artistico, non mancheranno opportunità per i bambini ed i ragazzi più giovani, che si svolgeranno sia presso il campo di basket all'inizio del parco di via del Bracciante che nell'area della scuola elementare Collodi.
Anche quest'anno è stato dato ampio risalto ad un progetto sull'integrazione tra le varie culture e le differenti etnie, ospitato nello spazio condominiale di via Garibaldi 2.
Si tratta di una serie di appuntamenti, denominata "Trame culturali", che cerca di alternare eventi sportivi ad ateliers creativi, laboratori per i ragazzi e colorate feste multietniche.
Il programma dell'evento è disponibile sul sito del Comune www.comune.calderaradireno.bo.it


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21 maggio 2005


CALDERARA/ Il progetto di riqualificazione ha ricevuto il primo premio "Sicurezza delle città"

Bologna 2, risamento avanti


Prencipe scrive a Provincia, Regione, Prefettura e Comando provinciale


Caserma nello stabile, il sindaco chiede un altro confronto


Il progetto di riqualificazione del Garibaldi 2, procede con fiducia forte anche di un prestigioso riconoscimento ricevuto.
Ha vinto infatti il primo premio, nella categoria "Sicurezza delle Città", il progetto di "Risanamento del complesso Garibaldi 2 di Calderara di Reno", presentato dalla Regione Emilia-Romagna in occasione del Forum della Pubblica Amministrazione, 'Forum Pa' che si è tenuto a Roma nei giorni scorsi.
La giuria per l'assegnazine del primo premio ha tenuto conto ed apprezzato l'uso di strumenti urbanistici e di riqualificazione urbana come fattore chiave per la lotta alla criminalità e al proliferare di attività illegali.
Il progetto si è aggiudicato il premio nei giorni in cui ufficialmente il comando dei Carabinieri ha negato la disponibilità a collocare la caserma all'interno dello stabile ed è di questi giorni la lettera con la quale il sindaco di Calderara Matteo Prencipe prontamente chiede la convocazione urgente dei soggetti interessati: Comune di Calderara, Provincia, Regione, Prefettura e Comando provinciale dell'Arma dei carabinieri per definire la specifiche posizioni e trovare un accordo che consenta di proseguire nel progetto di riqualificazione secondo le linee di principio prefissate e condivise.
La macchina comunale non si arresta - afferma Prencipe - e mette in campo tutti i suoi strumenti per garantire la continuità nel percorso e il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo dati. Abbiamo fatto importanti passi avanti e continueremo su questa strada per quanto complessa. Continuiamo a credere - e non siamo soli - che questa sia la strada giusta per consegnare alla nostra comunità un luogo nuovo e soprattutto qualificato dal punto di vista urbano e sociale, in termini di sicurezza e di vivibilità. Mi sorprendono, a tal proposito, le dichiarazioni del consigliere regionale di Forza Italia Ubaldo Salomoni, che è stato addirittura sindaco, che polemizza sulla assurda, a suo dire, attesa di 'un pezzo di carta' quando ben sa che gli enti locali agiscono attraverso questi mezzi.
Il Comune di Calderara - prosegue l'assessore con delega al progetto di riqualificazione del Garibaldi 2, Lino Turrini - aveva, fino ad ora ricevuto solo una informativa verbale, ma mai nulla di scritto: oggi, dalle carte, apprendiamo che la posizione contraria del Comando Generale dei Carabinieri risale al settembre 2003, quindi è del tutto fuori luogo la dichiarazione polemica di Salomoni. La validità del piano di riqualificazione, anche per gli aspetti relativi al recupero delle condizioni di sicurezza, per noi non cambia; studieremo la strada per riaprire il confronto con l'Arma dei Carabinieri che resta un nostro interlocutore eccezionale.


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12 maggio 2005


Il Bologna 2 dopo il no alla caserma

"Il progetto dovrà essere riesaminato"


L'assessore Turrini "Ci è dispiaciuto, non è stato compreso"


Non hanno considerato e dato un significato al peso che potrebbe avere una struttura come quella in un'area degradata, come è il Bologna 2.
Non è contento affatto, e non potrebbe essere altrimenti, l'assessore alla riqualificazione del Bologna 2, Lino Turrini, della notizia che il Comando provinciale dei carabinieri non ha dato la disponibilità alla costruzione di una nuova caserma nel quartiere di Calderara.
Dicono che non è funzionale e strategica alla loro attività - tuona - e questo ci dispiace, avevamo puntato molto sul fatto che il progetto di riqualificazione di questa area potesse contare sulla presenza della caserma. La vera ferita è la mancanza che l'idea di un recupero della legalità possa passare da un'azione come questa.
Al rammarico per il mancato trasferimento, poi, si aggiunge anche la beffa.
Il progetto dell'amministrazione (compreso di caserma) proprio ieri ha vinto l'ambito premio del Forum della Pubblica Amministrazione in corso di svolgimento a Roma, il primo premio nazionale nella categoria "Sicurezza della città e dei cittadini".
Penso che questa notizia si commenti davvero da sé, ha proseguito Turrini, che ora dovrà rimboccarsi le maniche e rimettere mano al progetto.
E' evidente che a questo punto tanto il progetto di riqualificazione che quello di recupero edilizio andranno reimpostati, ci sono dei volumi da spostare e degli spazi da riempire, sui quali dovremo fare nuovi ragionamenti.
Per questo nei prossimi giorni l'assessore si incontrerà con le amministrazioni provinciali e regionali per fare il punto della situazione e analizzare le possibili strategie da mettere in campo.
Le prossime mosse scaturiranno da quegli incontri.
Il tempo per rammarichi e dispiaceri è già finito.


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11 maggio 2005


CALDERARA  La caserma dei carabinieri non si trasferirà

Raid punitivo


Un'estorsione dietro al pestaggio al Bologna Due


Fermati 4 rumeni autori della vendetta


Dopo le minacce aveva dapprima picchiato e poi sequestrato uno dei due cugini dell'imprenditore edile al quale aveva chiesto di pagare il pizzo.
In cambio della libertà del cugino tenuto segregato per due giorni era riuscito a estorcergli 2.000 euro.
Ma la situazione era ormai divenuta insopportabile dato che l'estorsore era giunto pure a minacciare alcuni parenti della vittima in Romania e il taglieggiato ha deciso di farsi giustizia da sé.
E' nata così la spedizione punitiva di domenica sera in un appartamento al secondo piano del residence "Bologna Due" di Calderara di Reno dove un clandestino rumeno di 26 anni è stato violentemente picchiato da quattro suoi connazionali.
Per quella vendetta sono stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale, per lesioni gravi e sequestro di persona, Marian Miulescu, 31 anni, imprenditore edile, sposato con figli e residente in via Zanardi, suo fratello Mihail di 24 anni, clandestino e domiciliato nella stessa casa e i due cugini, non in regola, Nicolae Matei, 25 anni, e Costica Tuiu Mondoiu, di 24.
I due, che vivevano nelle baracche sul Lungoreno, in passato erano stati a loro volta aggrediti e quest'ultimo anche sequestrato proprio per convincere il parente a pagare.
Per dare seguito al loro proposito di vendetta i quattro hanno prelevato con la forza il taglieggiatore dal proprio appartamento - Costantin Gabi Badea, 26 anni, ora ricoverato al Sant'Orsola dove è piantonato perché è in stato di fermo con le accuse di estorsione, lesioni gravi e sequestro di persona - lo hanno pestato selvaggiamente e lo hanno abbandonato in fin di vita nelle campagne di San Lazzaro dopo averlo caricato su un fuoristrada Mitsubishi di proprietà dell'imprenditore.
Anche questa volta la risposta dei carabinieri è stata immediata, ha commentato il comandante provinciale dell'Arma Agostino Papa che è intervenuto anche in merito alle polemiche sulla sicurezza nella struttura precisando di avere già bocciato il progetto di trasferire al Bologna Due la locale caserma dei carabinieri.
La formalizzazione del diniego è stata fatta il 22 marzo scorso con una lettera inviata al Comune di Calderara e ribadita sia all'assessore Turrini sia al vicepresidente della Provincia Andrea de Maria.
Fermo restando la potestà decisionale del ministero dell'Interno - conclude la nota - l'edificio è ritenuto strutturalmente inadeguato e troppo decentrato rispetto al centro abitato del paese e sarebbe penalizzante per la stessa popolazione di Calderara.
Della vicenda, alla luce anche della risposta dei carabinieri, ne ha discusso ieri sera pure la giunta comunale.


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10 maggio 2005


Non potendo più sopportare le richieste del racket, imprenditore edile rumeno decide di farsi giustizia da solo

Aggredito dal taglieggiato


Botte da orbi domenica notte al residence Bologna Due di Calderara di Reno


Estorsore obiettivo della spedizione punitiva voluta dalla vittima


Una spedizione punitiva per vendicare un tentativo di estorsione.
C'è l'ombra del racket dietro il violento pestaggio di un cittadino rumeno compiuto domenica notte in un appartamento del Bologna Due di Calderara di Reno.
E' quanto hanno scoperto gli investigatori che già nella giornata di ieri hanno sottoposto a fermo di polizia giudiziaria le quattro persone che hanno portato a termine la vendetta.
I quattro - tutti rumeni, parenti tra loro, tre clandestini e uno regolare e titolare di un'impresa edile - sono accusati di lesioni gravi e sequestro di persona.
Il gruppo ha deciso di rispondere con la violenza al pizzo che la vittima - un clandestino rumeno di 26 anni attualmente ricoverato in prognosi riservata al Sant'Orsola - voleva imporre all'imprenditore.
Una richiesta estorsiva resa ancora più insopportabile dopo alcuni episodi di violenza ai danni dei familiari dell'impresario.
Una situazione non più sostenibile che ha spinto l'uomo a farsi giustizia da solo e per tale ragione finito in carcere insieme ai propri parenti venuti appositamente dalla Romania per dargli una mano.
Domenica sera i presunti taglieggiati sono andati nell'ex residence di via Garibaldi e hanno dato seguito ai loro propositi di vendetta.
Hanno prelevato con la forza il taglieggiatore dal proprio appartamento, lo hanno pestato selvaggiamente e lo hanno abbandonato in fin di vita delle campagne di San Lazzaro.
Al Bologna Due, l'aggredito - anch'egli sottoposto a fermo di pg per estorsione - era ospite di alcuni connazionali che però non hanno saputo fornire indicazioni ai carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale sul violento pestaggio.
Poco prima di mezzanotte - secondo quanto ha raccontato ai militari un testimone - il gruppo si è introdotto nei corridoi dell'ex residence alla ricerca dell'appartamento 202 dove c'era l'obiettivo della spedizione.
Mentre due facevano la guardia per impedire che giungessero curiosi attirati dalle urla e dal frastuono, gli altri hanno picchiato l'estorsore e poi lo hanno portato via privo di sensi dopo averlo caricato su un fuoristrada.
Infine, lo hanno abbandonato qualche ora più tardi nelle campagne di San Lazzaro dove è riuscito comunque a trovare un automobilista di passaggio che lo ha accompagnato all'ospedale.
Quando i carabinieri sono giunti sul posto il gruppo si era già allontanato, ma grazie alle testimonianze raccolte i militari sono riusciti a mettersi sulle tracce della potente autovettura.
Nel corso della notte gli aggressori sono stati fermati e sono stati interrogati per tutto il pomeriggio di ieri dal magistrato di turno, Giuseppe Di Giorgio, nella caserma di Borgo Panigale, dove hanno spiegato perché hanno svestito i panni delle vittime per interpretare il ruolo dei carnefici.


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19 aprile 2005


CALDERARA  Disposta l'autopsia

Cadavere al Bologna 2
Residenti in allarme


In aumento furti, danneggiamenti e spaccio


Sarà l'autopsia disposta dall'autorità giudiziaria a stabilire le cause della morte di un albanese di 37 anni trovato cadavere in un appartamento dell'ex Bologna 2 di Calderara.
Dai primi accertamenti compiuti dai carabinieri della compagnia di Borgo Panigale sembra che si possa escludere una morte violenta.
Se sia stato un malore naturale o una overdose di droga sarà comunque l'esame autoptico a chiarirlo.
Ma l'episodio ha comunque generato preoccupazione tra i residenti dello stabile che per anni è stato protagonista nella cronaca per frequenti episodi di degrado e criminalità.
E' di nuovo allarme sicurezza infatti nello stabile in cui la morte dell'uomo si aggiunge ad altri segnali "preoccupanti".
Angelo Rizzi, portavoce dell'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi, in una nota parla infatti di furti d'auto e di moto, per le quali si sospetta si sia specializzata una banda, di danneggiamenti degli impianti del condominio, tra i quali allacciamenti abusivi e sabotaggi all'ascensore. Ma anche di aumento della presenza di prostitute e sfruttatori.
Per Lino Turrini, l'assessore del Comune di Calderara che ha una delega specifica al piano di riqualificazione del Bologna 2, la situazione non sarebbe però così allarmante.
Certo - sottolinea l'assessore - nel residence permane una situazione difficile ma non mi risultano fenomeni così eclatanti. Credo si tratti piuttosto di un quadro di esasperazione di fenomeni "storici". Stiamo comunque lavorando per porre rimedio a questi spiacevoli episodi. Il piano di riqualificazione sta viaggiando a regime e presto ne vedremo i risultati.


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4 febbraio 2005


CALDERARA  Un'inchiesta di Bandiera gialla racconta la storia e le prospettive del famigerato stabile

L'incubo del Garibaldi 2 sul web



Negli anni '70 Calderara viveva il sogno di creare una grande struttura alberghiera legata al movimento fieristico di Bologna.
Un sogno che doveva prendere corpo in una multiproprietà turistica le cui fondamenta furono gettate in Via Garibaldi.
Il sogno si è però infranto sui muri grigi di uno stabile a forma di U e suddiviso in 192 monolocali che, per colpa di una gestione poco lungimirante, offrendo affitti a basso costo attirò un'ondata di immigrati.
Tra le famiglie oneste di lavoratori si infiltrarono anche malviventi che trasformarono l'edificio in vero e proprio covo del malaffare.
E il sogno si è trasformato in incubo.
Quello vissuto dagli attuali residenti (un vero e proprio crogiuolo di etnie) costretti a convivere con spacciatori e sfruttatori della prostituzione e con il degrado materiale e sociale.
Nonostante un piano di riqualificazione già avviato ma che, per diverse ragioni, stenta a decollare.
Una situazione critica, insomma, che l'associazione Bandieragialla ha deciso di sviscerare con un'inchiesta arricchita da testimonianze fotografiche e pubblicate nella pagina web del portale di informazione sociale gestito dal gruppo (www.bandieragialla.it/articolo/1633.htm).
Nell'inchiesta abbiamo cercato di parlare di questa realtà indubbiamente difficile, - spiegano i membri dell'associazione - non partendo da un fatto di cronaca, ma ascoltando voci che ne parlano da punti di vista differenti: gli amministratori pubblici, i residenti, gli operatori sociali. E indubbiamente i toni sono diversi: si passa da quelli fiduciosi delle istituzioni a quelli scoraggiati dei residenti che puntano il dito sullo stato di deterioramento dell'edificio in cui abitano, la mancanza di luce nelle scale, la sporcizia, l'insicurezza. Soprattutto per i minori la situazione è delicata per l'ambiente disagiato in cui vivono e i pochi interventi degli operatori sociali presenti sono rivolti tutti a loro. Decisivo per le sorti di questa struttura il progetto di riqualificazione del Garibaldi 2 (partito nel 2002) con più ambiti di intervento, ma quando sarà portato a termine?


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29 gennaio 2005


Arrestata una badante rumena che nascondeva un etto di eroina in casa dell'anziana accudita

Pesce fresco in cambio di droga


Un pusher algerino si faceva pagare le dosi con prodotti ittici

Una badante che nascondeva la droga in casa dell'anziana signora di cui si prendeva cura e uno spacciatore che si faceva pagare le dosi con del pesce fresco.
Hanno scoperto anche questo, tra le svariate formule adottate dai pusher per nascondere o vendere la "roba", gli agenti della narcotici della squadra mobile nel corso di una prolungata attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti tra la zona universitaria e quella che circonda la stazione.
Un'attività che ha permesso di recuperare oltre 600 grammi di eroina e arrestare nove persone per svariati reati.
Qualche giorno addietro, seguendo un pusher algerino conosciuto di 30 anni, i poliziotti hanno assistito a uno scambio inusuale avvenuto nei pressi del Bologna2 di Calderara.
A fronte di una dose di cocaina, l'acquirente, un pescivendolo bolognese di 36 anni, ha ceduto una cassetta di pesce fresco che è stato sequestrato (ma non si sa che fine abbia fatto) insieme alla droga.
Sempre nell'ambito del servizio, i poliziotti hanno recuperato circa 600 grammi di eroina purissima e hanno arrestato per detenzione ai fini di spaccio in concorso tre persone extracomunitarie.
Gli spacciatori sono stati "agganciati" in via Mascarella.
Lì i poliziotti hanno notato un albanese di 34 anni che consegnava un involucro a una ragazza rumena di 21 anni.
Preso in consegna il prezioso pacchettino, la donna si è diretta in taxi in via Zampieri dove è andata a trovare una connazionale di 34 anni che lavorava come badante a casa di un'anziana bolognese.
Dopo aver sequestrato l'involucro, nel quale c'erano 50 grammi di eroina, gli agenti hanno eseguito una perquisizione nell'abitazione trovandovi altra eroina per circa 106 grammi.
Le due donne sono così finite in carcere insieme al loro amico albanese.


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