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La Repubblica 2001





17 giugno 2001 16 giugno 2001
19 maggio 2001 11 gennaio 2001




17 giugno 2001


AL CALDERARA 2     Ha tentato il suicidio perché il figlio non riusciva a raggiungerlo

Il pakistano voleva morire



Si è sgozzato davanti a un testimone e poi si è lanciato dalla finestra.
È questa la spiegazione della polizia per il misterioso fatto di sangue verificatosi l'altra sera al residence Bologna Due di Calderara, dove in un cortile sul retro è stato trovato un pakistano di 38 anni con la gola tagliata.
Ma altre ipotesi sono aperte e bisognerà scoprire chi fosse l'altra persona che si trovava nell'appartamento.
La vittima, H.S.A., straniero col permesso di soggiorno e impiegato come saldatore, è ricoverata al Maggiore e le sue condizioni sono lievemente migliorate.
L'ipotesi del suicidio tentato sarebbe suffragata da alcuni elementi trovati nel box 140, dove l'immigrato abita da solo.
Le tracce di sangue vanno dal bagno alla finestra, come se l'uomo si fosse accoltellato guardandosi allo specchio e si fosse poi diretto verso la finestra.
La porta, però, era aperta.
Il reiterato tentativo si suicidio potrebbe essere stato causato, secondo alcuni connazionali, dalla momentanea depressione provocata anche dalle difficoltà burocratiche incontrate dal pakistano per ottenere il permesso di farsi raggiungere da uno dei due figli adoloscenti, rimasti in patria con la moglie.
Secondo alcune testimonianze, due giorni fa l'immigrato si era licenziato dal suo posto di lavoro.
Prima di perdere i sensi, il pakistano ha consegnato agli agenti di una volante un foglio, sul quale aveva scritto alcune lettere e dei numeri: secondo i poliziotti si tratta dei numeri corrispondenti a quattro appartamenti del residence.
Il suo, e quelli dei tre abitati da connazionali che lo conoscevano.
Gli inquirenti ritengono che l'immigrato, in questo modo, abbia voluto fornire indicazioni per facilitare la propria identificazione.
Appena sarà in grado di parlare, l'uomo sarà interrogato dalla polizia.


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16 giugno 2001


E' un pakistano di 38 anni, regolare. Forse ha tentato di fuggire lanciandosi dal primo piano

Sgozzato un immigrato

In fin di vita scrive il nome dell'aggressore


Gravissimo fatto di sangue ieri sera all'ultima ora al Bologna 2 di Calderara di Reno.
Un immigrato verso le 22,30 è stato trovato sotto il residence in fin di vita per una vasta ferita alla gola, probabilmente prodotta da un'arma da taglio.
Prima di perdere i sensi ha scritto un nome, forse del suo aggressore, su un pezzo di carta.
L'uomo, un pakistano di 38 anni, col permesso di soggiorno, secondo la prima ricostruzione dell'episodio, è stato ferito e poi lanciato al suolo dal primo piano, o forse ha tentato di fuggire dall'edificio che da anni è al centro di polemiche per l'alta densità criminale, dovuta soprattutto al traffico di droga e alla prostituzione.
Due ambulanze, una medicalizzata, del 118 sono state immediatamente convogliate sul Bologna due.
E nel frattempo il complesso è stato letteralmente cinto d'assedio dalle forze dell'ordine nella speranza di bloccare i responsabili.
L'extracomunitario è stato soccorso e trasportato all'ospedale Maggiore, ma le sue condizioni sono subito state considerate molto gravi.
Solo quattro giorni fa il Comitato per la rinascita del Bologna due aveva denunciato una forte recrudescenza di episodi criminali: ancora spaccio di droga e prostituzione gestita dalla malavita albanese.
Ma si era parlato anche di una serie di incendi dolosi.
Le forze dell'ordine, interpellate sull'allarme lanciato dai residenti, però, avevano molto ridimensionato la portata dell'emergenza bollandola come un'esagerazione.
Non è la prima volta che il residence è teatro di fatti di sangue, spesso legati a regolamenti di conti per la gestione del mercato della prostituzione.
Una cinquantina di appartamenti del Bologna due furono messi sotto sequestro dal pm Valter Giovannini alcuni mesi fa nel corso di un'indagine della Squadra mobile sull'eros a pagamento.


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19 maggio 2001


Con i Crava Luda Grupa

Grande festa antidegrado al Bologna 2



Il Condominio di via Garibaldi 2, il già noto Residence Bologna 2, è il teatro della Festa della Rinascita che inaugura oggi alle 21.30 il ciclo di spettacoli e concerti "Confini", curato dal teatro Reon assieme all'Associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi, creata per sottrarre il condominio al degrado e alla delinquenza legata a episodi di spaccio e prostituzione.
Protagonista della Festa è il gruppo di Crava Luda Grupa, diretto da Giorgio Simbola, che si esibisce in un repertorio di musica popolare balcanica, Klezmer, gitana, rom in onore alle molteplici etnie che qui convivono.


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11 gennaio 2001


Telecamere e totem multimediali finanziati dalla Regione

Due miliardi e mezzo per il Grande Fratello della sicurezza



Tempi duri per ladri e borseggiatori, ma pure per chi ad ogni costo non vuol rinunciare ai piaceri della privacy: il piano integrato per la sicurezza, con videocamere e "totem" multimediali per dialogare a distanza con le forze dell'ordine, compie un altro passo avanti e ottiene il via libera e i finanziamenti dalla Regione.
Avanza il Grande Fratello, insomma, con un sistema di occhi elettronici che accompagneranno i cittadini per le vie del centro, soprattutto nelle ore notturne.
Mai soli, potrebbe essere lo slogan del piano, elaborato a suo tempo dall'ex assessore alla sicurezza Giovanni Preziosa, i cui progetti più significativi hanno ricevuto il via libera (e i fondi per attuarli) da via Aldo Moro.
Contro il degrado arriveranno sotto le Due Torri 2 miliardi e 265 milioni (altri 3,7 miliardi sono per Calderara di Reno, da sempre afflitta dalla questione della prostituzione e del piccolo spaccio al Bologna Due).
La delibera della giunta regionale, dello scorso 29 dicembre, ha stanziato in tutto 32 miliardi e 770 milioni, distribuiti sui progetti pilota presentati da 13 amministrazioni locali.
Il contributo regionale andrà a coprire la metà della spesa complessiva giudicata ammissibile.
L'atto della giunta fa seguito alla deliberazione del consiglio regionale del '99, in cui vennero fissati gli indirizzi per gli interventi regionali nelle politiche di sicurezza.
Ora la Regione firmerà con ogni comune singoli accordi di programma per attuare i progetti pilota.
Sotto le Due Torri, spiega la delibera, sono stati finanziati solo gli interventi individuati dal Comune stesso come prioritari e viene vincolata la sottoscrizione dell'accordo di programma alla definizione di un'intesa con le autorità di pubblica sicurezza sulla gestione del sistema di videosorveglianza e telesoccorso.
Sui progetti presentati in regione il comune aveva siglato protocolli d'intesa con enti e categorie, fra cui sindacati, Ascom, aeroporto, ente fiera, Seabo, cooperative di tassisti e Atc.
La collaborazione servirà proprio per l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza e telesoccorso.
Dopo l'approvazione della Regione, Palazzo D'Accursio potrebbe realizzare in particolare due iniziative.
La prima riguarda appunto l'installazione di totem multimediali nelle zone più a rischio, a cominciare dalla stazione (ma in tutto saranno diverse decine): si tratta di colonnine, eventualmente sponsorizzate, dalle quali poter chiamare il pronto intervento di polizia, carabinieri e Bologna Soccorso azionando un semplice pulsante.
La telecamera montata sul totem permetterà alle forze di polizia di avere sotto controllo la zona circostante, di vedere la persona in difficoltà e quindi di scongiurare eventuali scherzi o chiamate a vuoto.
La seconda operazione è relativa a percorsi videosorvegliati, da alcuni parcheggi fino al centro storico.
Seguendo le indicazioni, cittadini e turisti sapranno di seguire un tragitto monitorato dalle forze dell'ordine.
Consegnai personalmente il piano con dentro i progetti alla Regione - spiega Preziosa – e così a questo punto il comune potrà definire le idee contenute nel documento.


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