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EX BOLOGNA DUE: DAL GHETTO ALLA RIQUALIFICAZIONE



Il degrado del Garibaldi 2 (ex Bologna 2) di Calderara di Reno parte da molto lontano.
Errate scelte di politica urbanistica hanno portato alla costruzione di un enorme stabile, isolato dal resto del territorio.
Sino alla fine degli anni novanta la maggior parte delle proprietà che hanno gestito lo stabile hanno guardato più a guadagnare profitti senza scrupoli e rapidamente, sfruttando le varie ondate migratorie succedutesi nel tempo.
La criminalità ha prosperato organizzando sfruttamento della prostituzione, spaccio di droga, tratta dell'immigrazione clandestina, ecc.
Attorno al palazzo si è creato un muro di diffidenza e pregiudizi, che ancora oggi è fortissimo.
Essere abitanti del 'Bologna 2' è ancora oggi un marchio negativo.
Per contro il Garibaldi 2 è un esempio di tolleranza e integrazione tra le 10-12 etnie che lì vivono.
La discriminante che ci ha unito è stato la lotta contro la criminalità e la volontà di vivere in un luogo più dignitoso.
Questo ha favorito il percorso di collaborazione tra abitanti e pubbliche amministrazioni per andare verso il definitivo recupero urbanistico e sociale di questa tormentata area del nostro territorio.
Non possiamo però nasconderci i problemi e le contraddizioni che ancora oggi all'interno del Garibaldi 2 esistono.
Da un lato molti nuclei di migranti si sono integrati nel tessuto del territorio, sino ad avviare attività imprenditoriali e commerciali, altri di più recente migrazione sono sfruttati da 'caporali' senza scrupoli.
Purtroppo il fenomeno del caporalato, soprattutto nelle imprese edili, è molto diffuso e sinora è stato poco contrastato.
Il Garibaldi 2 offre da circa 2 anni rifugio a centinaia di cittadini provenienti per lo più dalla Romania, dei quali quasi nessuno ha la residenza, nessuno un contratto di affitto o di proprietà regolarmente a sé intestato.
Insomma centinaia di persone che per le nostre anagrafi non esistono, quando in realtà si tratta di persone in carne ed ossa.
Proseguiamo quindi nella strada sin qui intrapresa di rendere finalmente vivibile il Garibaldi 2, eliminando una volta per tutte questo luogo di emarginazione e degrado.
Non possiamo accettare che esistano luoghi 'riservati' agli emarginati, ove trovano rifugio tutti gli ultimi arrivati, ricreando così in continuazione gli stessi problemi di sfruttamento e mancanza di integrazione. Invitiamo tutte le amministrazioni a mettere in atto interventi che offrano soluzioni di vita dignitose a chi in Italia vive e lavora regolarmente, superando l'esistenza e il ricrearsi di ghetti, come purtroppo il Garibaldi 2 è stato da ormai 25 anni.

Angelo Rizzi, portavoce dell' Associazione
per la Rinascita dell'area di via Garibaldi 2


Calderara di Reno, 02 aprile 2004
Fax 02 700408087
tel 051 720468



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BLOG Per la rinascita del Garibaldi 2