NOTIZIE CALDERARA
APRILE 2004
FACCIAMO INSIEME IL PUNTO
Intervista al sindaco
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Cosa può dirci di questi anni di attività, qual'è il bilancio rispetto agli impegni assunti dall'inizio del suo mandato?
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Intervista al sindaco
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Caro sindaco, volge al termine il suo mandato amministrativo, avviato attraverso un grande consenso elettorale nel '99.. Questi anni sono stati senz'altro impegnativi e importanti, perché interessati da un processo di riqualificazione di Calderara di Reno, che da un lato ha previsto consistenti interventi infrastrutturali e dall'altro ha reso urgente la risoluzione di alcune problematiche che impedivano, di fatto, il raggiungimento di una buona vivibilità: per esempio la questione Garibaldi 2 e la viabilità.
Cosa può dirci di questi anni di attività, qual'è il bilancio rispetto alle cose promesse in campagna elettorale?
Questi anni di attività amministrativa hanno rappresentato per me una sfida impegnativa e complessa.
Mi trovavo dinanzi un territorio con un grande potenziale, ma con tanto da fare per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.
La situazione del Garibaldi 2 aveva minato il clima di sicurezza e di decoro dei calderaresi e il nostro paese era percepito come un posto di passaggio, contrassegnato da un'immagine di squallido degrado, sul quale prontamente, con determinazione e rigore, siamo intervenuti.
Oggi il programma di riqualificazione di quello stabile è partito, attraverso la ristrutturazione degli alloggi, la collocazione della nuova stazione dei Carabinieri e della polizia municipale nell'ambito della struttura, allontanando coloro che avevano determinato situazioni di micro e macro criminalità al suo interno e intervenendo attraverso progetti di socializzazione, tesi a favorire le relazioni interpersonali, soprattutto con le donne straniere e i loro bambini, contribuendo a creare un clima di serena convivenza e di scambio reciproco di esperienze e 'saperi'.
La viabilità era ed è ancora la nota dolente di questo territorio; interessato dalla vicinanza dell'aeroporto, il cui progetto di allungamento della pista ha previsto cantieri e chiusura di strade che hanno creato disagi alla mobilità.
Possiamo però dire di essere giunti alla fase finale di questo percorso critico; che vedrà tra i vari interventi, l'ampliamento della Persicetana, con il tombamento del fosso di via del Vivaio e via Turrini e i lavori sulla via Finelli, che sarà riaperta in questi giorni e su via della Salute, pronta invece nella primavera del 2005.
Sono al via anche i lavori della nuova viabilità che dalla Persicetana si congiungerà alla circonvallazione evitando finalmente i due passaggi a livello di via Roma.
Abbiamo ampliato via Stelloni Ponente da Sala Bolognese a Longara; realizzato il sottoferrovia e la rotonda di via San Vitalino e ,ancora, la sottoferrovia di via Pradazzo, mettendo, inoltre, in sicurezza via Longarola, da Longara a Castel Campeggi.
Intanto, stiamo portando avanti la riqualificazione del tratto centrale di via Roma, che consentirà spazi di incontro e di aggregazione, creando un cuore pulsante all'interno del paese, che dia vitalità alle attività produttive e alla vita stessa di Calderara di Reno.
Questi due temi hanno richiesto all'Ammministrazione un impegno considerevole, ma è altrettanto vero che rappresentano traguardi importantantissimi per la vivibilità del nostro territorio, di cui oggi siamo particolarmente fieri.
Ad alcuni interventi si poteva forse dare più attenzione, ma è pur vero che i problemi erano davvero complessi.
Per questo, riteniamo di meritare la comprensione dei cittadini per l'intenso lavoro svolto per il bene della comunità in questi anni, pur scusandoci per i disagi che i cantieri hanno comportato, ma sicuri di aver dato un buon contributo a sciogliere quei nodi che da tempo erano irrisolti.
Ma a fronte della realizzazione di nuovi spazi, quindi in un certo senso di contenitori, è necessario dare vita a politiche che consentano a tali spazi di riempirsi di contenuti. Compito di una Amministrazione comunale è quindi quello di fsvorire progetti, relazioni e tutto ciò che rappresenta la vita vera di un paese. Cosa ha fatto in questo senso, questa Amministrazione?
Il nostro lavoro è stato sempre teso ad affiancare alla realizzazione di opere pubbliche, la concretezza di progetti che ne favorissero la vera fuizione, affinché i cittadini si sentissero e fossero realmente i veri protagonisti di questa realtà.
Per tale motivo, abbiamo puntato l'attenzione sulle loro specifiche esigenze.
Lo abbiamo fatto creando una sorta di circolo virtuoso dell'ascolto, che ci consentisse di metterci realmente al servizio dle cittadino, attraverso assemblee pubbliche, ricevimento dei cittadini anche nelle frazioni, ampliamento dei servizi erogati dall'URP (Ufficio Relazioni con il pubblico) e avvio del SUAP (sportello unico per le attività produttive).
Questo paese è oggi costituito in larga maggioranza da neo residenti che provengono dalla città, quindi di un comune che possiamo definire di 'nuova formazione' con radici ereditarie molto deboli.
E' allora più che mai importante favorire spazi e momenti di incontro e interazione, che conducano alla condivisione dei valori e degli obiettivi per il miglioramento di questa realtà, valorizzandone le peculiarità e le tradizioni, per essere percepita e vissuta come luogo di 'appartenenza'.
Alcune iniziative tese a favorire questi spazi di incontro sono: il Carnevale, la festa di Primavera, la Settimana Calderarese, la rassegna estiva di cinema, Ottobre Calderarese, il Natale per i bambini, le sagre e le feste delle frazioni.
Quest'anno, tra l'altro, abbiamo organizzato le celebrazioni del Bicententenario della nascita del Comune di Calderara di Reno, in collaborazione con il gruppo di Ricerca Storica: un percorso di conoscenza attraverso i duecento anni di storia e di eventi del nostro comune per recuperare le nostre radici e comprendere il nostro presente.
Aprirsi ai cittadini, in una logica innovativa, è per un Comune segno di competenza e capacità, significa per chi amministra, sapere assumersi le responsabilità insite in ogni scelta, con coerenza, cogliendo il cambiamento che in questi anni ha investito la pubblica amministrazione e sapendola rinnovare pur nel rispetto delle peculiarietà di ogni singola realtà e persona. In questo senso, come avete agito?
Abbiamo dato spazio all'ascolto dell'esterno, ma con la stessa attenzione abbiamo cercato di cogliere quanto proveniva dall'interno della struttura, qualificando il personale e investendo maggiori risorse sulla formazione professionale, rivedendo le modalità operative e gestionali per sviluppare un nuovo assetto organizzativo capace di rispondere al meglio alle mutate esigenze del Comune e dei cittadini, anche attraverso un sistema di monitoraggio in grado di verificare l'efficacia del percorso intrapreso.
Per fare questo è stato necessario dotarsi di un nuovo sistema informativo-informatico, che ha condotto al miglioramento della gestione software, Internet, posta elettronica, banche dati on line.
E' stato creato uno spazio web presso il server della Provincia per facilitare il reperimento della modulistica necessaria al SUAP, e predisposto il sito comunale al fine di facilitare l'accesso dei cittadini ai procedimenti, riorganizzato l'assetto informatico della biblioteca comunale, realizzato il SIT (Sistema Informativo Territoriale), che pochi comuni possono vantare e che supporta l'attività di pianificazione generale (viabilità - programmazione scolastica - attività commeraciali ed elaborazione PRG)).
E ancora l'adesione al progetto SAIA che consente lo scambio di dati istituzionali tra comuni ed altri Enti.
Abbiamo cercato, attraverso queste molteplici attività, di anticipare le esigenze e comunque di fornire tutti i supporti possibili per migliorare le condizioni di vita delle persone.
Per esempio, abbiamo attivato presso l'Urp l'Informagiovani, istituendo una apposita bacheca con dati sulle opportunità lavorative e formative; abbiamo realizzato corsi rivolti alla cittadinanza, istituito il Comitato Aziendale alle Pari Opportunità con un suo regolamento e organizzato un corso di orientamento al lavoro per donne straniere; aderito al progetto regionale 'Oltre la strada' per la lotta alla tratta degli esseri umani e per interventi sulla prostituzione sulla strada e stipulato la convenzione con il centro di ascolto Udi per l'ausilio e la consulenza legale di donne in condizioni di difficoltà.
Sostenere questo percorso di crescita che rende Calderara sempre meno vicino alla conformazione originaria di comune rurale periurbano e sempre più incentrato sull'assetto produttivo e tecnologico, significa anche erigere solide basi per il futuro del paese e dei suoi abitanti e quindi puntare l'attenzione versi i giovani per conseganre loro un luogo in cui la qualità della vita sia elevata. Quali politiche avete attuato per cogliere e rispondere alle loro esigenze?
I giovani rappresentano una delle nostre principali priorità.
Il fatto di aver istituito una nuova delega alle politiche dell'infanzia, non prevista dal programma di mandato, è un segno inequivocabile dell'impegno assunto per promuovere interventi e iniziative qualificanti e stimolanti per la crescita dei nostri giovani e soprattutto capaci non solo di dare risposte efficaci alle esigenze di oggi, ma di sapersi proiettare nel futuro consegnando nelle loro mani un paese nel quale 'stare bene'.
Siamo, intanto, uno dei pochi comuni ad aver messo a norma e ristrutturato tutte le scuole esistenti, ampliando l'offerta mediante la creazione di 5 sezioni in più tra nido e materna e aprendo il centro giochi - ludoteca di Longara, che accoglie bambini da 0 a 3 anni al mattino e da 0 a 12 nel pomeriggio.
Abbiamo, inoltre, firmato una convenzione con le scuole materne parrocchiali di Longara e Calderara, per dare pari opportunità a tutti e favorire l'integrazione dei saperi, dei programmi e della continuità didattici educativi.
Parallelamente abbiamo dato vita a iniziative che favorissero la riflessione e l'arricchimento del nostro patrimonio culturale e umano, il senso di appartenenza, di aggregazione e la solidarietà, come il progetto Chernobyl, le adozioni a distanza, l'adesione al Centro Regionale "Città amiche dell'infanzia e dell'adolescenza" e il progetto 'Cinescuola' per approfondire lo sguardo, soprattutto dei giovani, sugli eventi locali e sui tragici avvenimenti internazionali durante la II Guerra Mondiale.
Calderara di Reno è uno dei pochi comuni della Provincia che ha investito considrevoli risorse per le politiche giovanili, con particolare attenzione alla fascia degli adolescenti.
Abbiamo avviato un progetto biennale integrato tra COPAS, scuola media e Centro Giovani "anni verdi" e assegnato due spazi per i giovani nelle frazioni di Lippo e Longara.
Ma per i nostri giovani c'è ancora tanto da fare, vanno potenziate le occasioni che favoriscano l'incontro e il lavoro su obiettivi comuni, coinvolgendo il volontariato, i cittadini ... E questa sarà certamente una priorità del prossimo mandato.
E siccome lo sport è un importante stumento di socializzazione e conosenza di sè, nell'anno dedicato allo sport, precisamente ad aprile, grazie ad un accordo sottoscritto con privati, partiremo con i lavori di ampliamento di tutta l'impiantistica sportiva del territorio, con un investimento di 4 miliardi e 200 di vecchie lire.
Cosa ci può dire invece in merito alle politiche sociali e alle altre fasce deboli: disabili, anziani e in materia di tutela dei minori?
Abbiamo istituito un nuovo servizio di tutela dei minori e delle famiglie mediante un accordo di programma con Zola Predosa ed Anzola dell'Emilia; sperimentando, inoltre, il ritiro della delega ad AUSL per una gestione diretta di tali problematiche.
Con il privato sociale abbiamo progettato e finanziato iniziative come il "Progetto Giovani", "Dall'accoglienza all'orientamento", "interventi educativi di gruppo".
Abbiamo sistemato il Centro Diurno, che può ospitare 15 persone e potenziato il servizio di assistenza domiciliare, partecipando all'erogazione degli assegni di cura a favore di anziani assistiti a domicilio.
Ci siamo attivati per promuovere iniziative legate all'inserimento degli stranieri, con particolare riferimento ai minori del Garibaldi 2 e del Bargellino e questo ha condotto di fatto ad avviare percorsi di interazione e collaborazione con il gruppo di islamici e la nascita del centro culturale multietnico all'interno del Garibaldi 2.
Sono stati realizzzati progetti individuali per l'accesso al lavoro e ai mutui per l'acquisto della casa, oltre a progetti di intervento nelle tossicodipendenze e alla compartecipazione al fondo sociale per l'affitto.
E' nata, inoltre, la consulta per l'associazionismo e il volontariato.
Sono stati istituiti: un fondo sociale per la non autosufficienza per aiutare le famiglie con parenti non autosufficienti o cittadini con gravi problemi di disabilità; un primo piano sociale di zona con i comuni del distretto di Casalecchio di Reno e attività di supporto alle famiglie, che devono trovare un altro alloggio a seguito della riqualificazione del Garibaldi 2.
Qualità della vita significa anche attenzione all'ambiente. Cosa avete fatto in proposito?
Sono diverse le iniziative messe in campo per salvaguardare l'ambiente e sensibilizzare i cittadini ad un suo uso consapevole e rispettoso 'utilizzo', che favorisca il benessere dei luoghi in cui viviamo e di noi stessi.
Abbiamo aderito ad "Agenda 21", avviando la raccolta differenziata dei rifiuti con un incremento del 23% circa e affidando alla società pubblica "Geovest" in ambito persicetano-modenese la gestione diretta dei servizi legati ai rifiuti.
Abbiamo aderito al progetto "Una soluzione chiave per i rifiuti", svolgendo azioni di tutela e salvaguardia dell'inquinamento elettromagnetico e monitoraggio del territorio, curando i parchi e le oasi e lavorando al Piano energetico provinciale.
Abbiamo, inoltre, potenziato l'attività di protezione civile, attraverso l'acquisto di equipaggiamento, la stipula di convenzioni con organizzazioni di volontariato, il servizio di monitoraggio del territorio per 5 giorni alla settimana, l'assegnazione di una sede ai volontari di Protezione civile, vigilanza ambientale e la predisposizione del nuovo piano di protezione civile.
strong>Tutto questo in termini di bilancio cosa ha comportato?
La struttura del bilancio, pur con i consistenti investimenti e gli interventi realizzati per migliorare la qualità della vita di Calderara, è rimasta stabile, soprattuto se pensiamo che in questi cinque anni l'aumento di spesa corrente è stata pari al 5%.
Le tariffe non hanno subito incrementi e la pressione tributaria si è mantenuta su livelli equilibrati.
Calderara di Reno, infatti, è uno dei comuni con l'aliquota Ici sulla prima casa più bassa (4,8 per mille) e uno dei pochi ad aver applicato lo 0,10 di addizionale Irpef.
Tutto questo in un quadro complessivo difficile, in cui sono stati ridotti i trasferimenti agli enti locali, mettendo a dura prova il mantenimento dei servizi erogati e limitando fortemente la capacità di autonomia impositiva degli Enti.
Il bilancio 2004?
Male, come prima, più di prima
Il Polo per le Libertà boccia i "conti" del Comune
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Dai Gruppi Consiliari
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Con il bilancio 2004 si realizza il programma di mandato
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La risposta del vicesindaco
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Il Polo introduce l'ormai consueta critica al bilancio comunale auspicando, al fine di ottenere risparmi, forme innovative nella gestione dei servizi ma senza indicare quali (forse la riduzione degli stessi?).
Prosegue poi denunciando l'aumento della spesa corrente.
La spesa corrente nel nostro Comune è sotto controllo.
Il cosidetto "Patto di stabilità" dello Stato rende partecipi i comuni al programma di riduzione dell'indebitamento pubblico.
Nel nostro Comune tali vincoli sono rispettati.
Rispetto all'anno 2000 l'incremento della spesa corrente è pari al 11,11% (2,8% annuo).
Per quanto riguarda i servizi offerti, nel nostro mandato sono stati particolarmente potenziati quelli nel campo sociale e scolastico.
In estrema sintesi ritengo significativo citare nel campo sociale l'entrata a regime del Centro Diurno e il ritiro della delega all'Asl su minori e disabili che ha consentito una gestione diretta più qualitativa e attenta del servizio.
Nel campo scolastico sottolineo le 5 sezioni in più costruite negli ultimi anni, che hanno consentito di alleggerire i plessi di Via Roma e Via Turati, aumentando nel contempo la ricettività in misura pari a 2 sezioni in più per la materna e una per il nido.
Tutto ciò, unitamente alla nascita della nuova ludoteca a Longara, dimostra grande attenzione alle politiche dell'infanzia.
Le considerazioni fatte sul presunto aumento della pressione fiscale non sono corrette.
In Consiglio comunale è stato ben spiegato che il dato 2004 non può essere confrontato al dato del 1999 in quanto sono cambiate le modalità di calcolo.
Per l'anno 2004 non si prevedono né incrementi delle tasse scolastiche né aumenti sulle ailquote ICI le cui agevolazioni già in essere restano tutte confermate anche per l'anno 2004.
Per quanto concerne la TARSU (tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani) pur rimanendo ancora nel regime di tassa, si sono mantenuti i parametri fissati dal decreto Ronchi.
Tale legge introduce il principio in base al quale paga di più chi produce maggiore rifiuto.
Non è tuttavia corretto pensare svantaggi per tutti i comparti produttivi del territorio.
Vi sono alcune categorie particolarmente svantaggiate quali ristoranti, bar, ortofrutta, pescherie.
Altre come le autorimesse, gli autotrasporti, i magazzini pagano meno rispetto al vecchio regime.
Gli incrementi previsti a carico della sola grande industria portano a un costo al mq. pari a 2,97 inferiore del 25% a quanto previsto dal Comune di Bologna (3,71).
Per le utenze domestiche si è confermata anche per l'anno in corso la riduzione complessiva media dela tassa pari al 5% introdotta nel 2002.
Complessivamente il 75% dei nuclei famigliari gode di riduzioni.
Il Comune di Calderara di Reno è assolutamente poco indebitato ed il costo del debito si è ridotto rispetto ad inizio mandato.
Tecnicamente l'indebitamento è rappresentato dal rapporto tra interessi passivi ed entrate correnti.
Esso per Calderara di Reno è pari per il 2004 al 2,24%, percentuale notevolmente inferiore al 12% consentito dal D.M. del 6 maggio 1999.
Grazie a una politica di rinegoziazione dei tassi di interessi il costo del debito complessivo (quota capitale più quota interessi) si è ridotto negli ultimi cinque anni del 6,86%
Tutti i bilanci comunali prevedono entrate da concessioni cimiteriali e da 'oneri di urbanizzazioni'.
Non ha senso affermare che il bilancio comunale è negativo per 850.000,00 euro perchè utilizza tali entrate.
Il bilancio è in perfetto equilibrio così come certificato dai revisori contabili.
Queste risorse inoltre non andranno a finanziare spesa corrente per servizi ma finanzieranno la manutenzione ordinaria del patrimonio comunale (cespiti e strade).
Gli investimenti del mandato (anni 2000-2004) sono pari a circa 31 milioni di euro (60 miliardi di vecchie lire).
Circa il 90% degli investimenti è costituito nell'ordine da:
- PRU Garibaldi 2;
- Viabilità ed arredo urbano;
- Edilizia scolastica e arredi;
- Sistema Ferroviario Metropolitano e relative stazioni
Il principale settore di intervento è rappresentato dal programma di riqualificazione Garibaldi 2, il cui costo complessivo ammonta a circa 14,4 milioni di euro.
Tuttavia soltanto il 27% di tale costo (3,9 milioni di euro) è finanziato con risorse di bilancio essendo per lo più finanziato: dalla Regione Emilia Romagna che ha riconosciuto l'elevata valenza sociale del progetto sostenendone una quota pari al 42% (6 milioni di euro), da soggetti privati per il 17,5% (2,5 milioni di euro), per il 13% (1,7 milioni di euro) dall'alienazione del vecchio ERP (25 alloggi) che andrà a finanziare in parte il nuovo ERP (35 alloggi).
Per contro il Comune di Calderara di Reno oltre a risolvere l'emergenza sociale incrementerà il patrimonio pubbico comunale potendo disporre di una nuova pista ciclabile che collegherà il complesso al capoluogo a cui vanno aggiunti gli appartamenti che diverranno proprietà del Comune pari a 67 (35 alloggi ERP e 32 altri).
Il secondo settore di intervento ma primo per le risorse dirette impegnate (7,5 milioni di euro) è rappresentato dalla viabilità e arredo urbano.
In particolare si sono finanziate la via Stelloni Levante in direzione Longara e la via Stelloni Ponente in direzione Sala Bolognese, il sottopasso S.Vitalino con la successiva rotonda, i lavori di razionalizzazione all'incrocio di via Roma con la Persicetana.
A ciò si deve aggiungere la riqualificazione urbana prevista sulla via Roma e quella effettuata sul centro di Longara.
A questi interventi finanziati con risorse proprie si debbono aggiungere quelli previsti per la grande viabilità a carico di altri enti.
In particolare gli interventi a carico di FS prevedono il superamento dei due passaggi a livello sulla via Roma attraverso il sovrappasso e la realizzazione di due rotonde per lo snellimento del traffico (Via Garibaldi - Tangenziale e Rizzola Levante - nuova via della Salute).
A carico di SAB è previsto il ripristino del terzo collegamento tra Calderara e Bologna mediante la nuova via della Salute, il sottopasso di via Pradazzo con sistemazione dell'incrocio e la rotonda Ungheri-San Vitalino per lo snellimento del traffico.
Il terzo settore di intervento ma secondo per le risorse dirette impegnate (4,4 milioni di euro) è rappresentato dagli interventi in campo scolastico.
Con la ristrutturazione dei due principali plessi scolastici, quello del capoluogo e quello di S.Vitale, Calderara si può annoverare tra i pochi Comuni in Italia ad avere tutta l'edilizia scolastica in sicurezza e nel rispetto delle più recenti norme di legge.
Ricordo che in Italia il 70-80% dell'edilizia scolastica non rispetta tali norme.
A questi interventi si devono aggiungere la costruzione della nuova scuola materna "Ilaria Alpi", i nuovi arredi per tutti gli edifici oggetto di ristrutturazione e l'acquisto dei locali per il "Centro Giochi" di Longara, nonché i lavori di manutenzione straordinaria degli edifici sui plessi dell'asilo di Via Turati, della materna di Longara e di Lippo.
Il quarto settore di intervento è rappresentato dagli investimenti per il SFM (servizio ferroviario metropolitano) pari a 1,5 milioni di euro.
Tale investimento è finanziato per il 74% da Regione Emilia Romagna e Provincia e solo per il 26% dal Comune di Calderara di Reno.
Il SFM è un progetto strategico di riequilibrio e di governo della mobilità e del bacino bolognese rendendo più facili le entrate alla città dalla periferia e dalle zone suburbane.
E' un progetto economico in quanto utilizza la rete ferroviaria esistente che consentirà un minore utilizzo dei mezzi privati.
Riducendo la mobilità su gomma e quindi la saturazione delle arterie stradali, contribuirà al miglioramento dell'ambiente e della qualità della vita.
Tornando al tema complessivo degli investimenti è da sottolineare l'elevata capacità di attrarre risorse pubbliche sotto forma di contributi pubblici: complessivamente euro 7,6 milioni il che denota una elevata capacità progettuale.
Con il bilancio 2004 possiamo con soddisfazione riscontrare che quanto era stato indicato nel programma di mandato è stato realizzato o avviato, consentendo in tempi brevi la realizzazione di opere che garantiranno una migliore qualità della vita dei cittadini.
L'Assessore al Bilancio
Marco Marchi