I dati del sondaggio "Multiscopo" che sono pubblicati su questo numero del periodico dell'Amministrazione comunale sono il frutto di una indagine effettuata dalla Società B.P.A. di Bologna, su commissione del Comune di Calderara di Reno, la scorsa estate, su un campione di 700 cittadini rappresentativi della realtà del nostro Comune.
Questi risultati sono molto incoraggianti e, se mi è permesso dirlo, sono la migliore ricompensa ai tanti sforzi e, a volte, anche alle tante amarezze che, come Amministratori pubblici, siamo, quotidianamente, chiamati ad affrontare.
Dal 1993 sono Sindaco di questo Comune e, in questi anni, si è avuta una vera e propria rivoluzione del rapporto tra Amministratori e cittadini.
La legge sull'elezione diretta dei Sindaci ha fatto sì che il Sindaco diventasse il punto di riferimento diretto dei cittadini che, con il loro voto, hanno contribuito alla sua elezione.
Sono stati anni, a seguito del fenomeno di "tangentopoli", dove una miriade di leggi, susseguitisi nel tempo, hanno sempre più delegato e chiarito i rispettivi poteri dei tecnici e dei politici.
È definitivamente tramontata, e ne sono ben contento, l'anacronistica figura dell'Amministratore che si occupava anche della gestione spicciola del Comune.
Come politici, siamo stati chiamati, in questi anni, a ridefinire il nostro ruolo all'interno della Pubblica Amministrazione: sono stati anni di lunga e continua transizione.
C'era un rischio molto grande che si poteva correre, ovvero quello di non sapere fare il salto di qualità, di rimanere legati a un vecchio modo di fare politica, vi era rischio di non sapere dare le giuste direttive all'apparato tecnico, vi era il rischio che non si fosse in grado di progettare il nuovo.
Certo avremo anche commesso errori ma, complessivamente, i dati di questo sondaggio ci dicono di come, in larga parte, sia stato apprezzato il lavoro della Giunta da me diretta.
Soprattutto in
quei tempi, accanto al tradizionale impegno sugli ambiti di intervento consolidati come i servizi sociali, ove più marcato è stato lo sforzo di innovazione messo in campo da questa Amministrazione: l'informazione, le politiche culturali, un nuovo modo d'intendere il rapporto con il cittadino attraverso la realizzazione dell'Ufficio per le Relazioni con il pubblico.
Viene, inoltre, premiato lo sforzo fatto in questi anni sul versante delle opere pubbliche: penso, prima di tutto, al completamente della circonvallazione del capoluogo, alla nuova scuola elementare, alla nuova piazza Guglielmo Marconi.
Certo ci sono alcuni dati che devono farci riflettere: il problema dei trasporti pubblici, che rappresenta ancora un punto critico, il problema della sicurezza dei cittadini.
Sarebbe semplicistico affermare che questi sono campi nei quali il Comune ha scarsi mezzi per incidere.
Noi, la nostra parte l'abbiamo fatta, dalla firma della convenzione per il superamento dei passaggi a
livello al piano di recupero del residence di Via Garibaldi:
in ogni modo questi rappresentano temi ineludibili coi quali le Amministrazioni future dovranno misurarsi, così come dovranno essere in grado di misurarsi con temi altrettanto importanti, quali il nuovo rapporto tra politici e tecnici (la legge Bassanini-Ter uscita pochi mesi fa rappresenta una vera e propria rivoluzione in questo settore) e il tema di un profondo rinnovamento delle politiche sociali: la transizione continua.
Da parte mia ho già deciso di non ricandidarmi alla carica di Sindaco alle prossime elezioni del 1999.
Sei anni possono sembrare pochi per ricoprire una tale carica, soprattutto se messi a confronto con l'inossidabilità di certi personaggi politici che calcano tutt'oggi la scena.
Io non ho mai pensato di fare la politica come mestiere, anche se nutro grande rispetto per chi ha fatto questa scelta.
Ritengo più giusto ricoprire per un periodo della propria vita un incarico politico, come quello di Sindaco e poi ritornare alla vita "civile".
Comunque, in un periodo di così intensi cambiamenti, vi posso assicurare che sei anni contano doppio, soprattutto in una situazione di sempre più accentuato svuotamento del ruolo dei partiti che, ancora oggi, si dimostrano incapaci di autoriformarsi e di svolgere il loro ruolo di indirizzo politico ed ideale.
In questi anni, come Amministratori, ci siamo sentiti spesso soli davanti ai problemi: i dati di questo sondaggio, soprattutto quello sul giudizio complessivo della Giunta, mi sembra che dimostrino che siamo stati capaci di svolgere il nostro ruolo e di guidare il Comune in una non facile fase di transizione; oggi si tratta, io credo, di consolidare questi risultati continuando in un lavoro di innovazione e di progettazione.
In conclusione voglio ringraziare tutti gli Assessori della mia Giunta che, assieme a me, hanno condiviso questa difficile ma, nel contempo, esaltante avventura.
Un grazie di cuore ai dipendenti comunali che, in larga misura, hanno contribuito ai successi di questa Amministrazione.
Infine un grazie a Voi cittadini che, con il Vostro consenso, le Vostre critiche, le Vostre proposte, ci avete aiutato a fare meglio il nostro lavoro.
Assieme a questo ringraziamento Vi giungano i miei migliori AUGURI DI BUON NATALE E DI UN FELICE 1999.