NOTIZIE CALDERARA
GENNAIO - FEBBRAIO 1996
È TANTO O POCO
Per tutti i condomini che hanno finora aderito alle iniziative (raccolta firme, presenze e deleghe alle assemblee, ecc.) riteniamo utile, dopo diversi mesi di impegno, fare il punto di quanto abbiamo ottenuto e di cosa vogliamo fare.
Grazie alla nostra presenza nelle assemblee condominiali ed ad un costante "pressing" sull'amministratore abbiamo ottenuto:
- la revoca definitiva del contratto di accudienza alla GE.AL. s.a.s. di Ernestino Lunghini;
- l'apertura di un conto corrente intestato al condominio che costringe sì a pagare in banca e non in posta, ma permette di controllare meglio tutti i movimenti bancari riguardanti il condominio;
- pur con tutti i dubbi del caso, l'approvazione della delibera per rimettere in funzione un nuovo ascensore e la messa a norma anche di quello faticosamente funzionante;
- la realizzazione dell'allacciamento fognario;
- se le cassette postali non sono ancora state ancora state installate la colpa è dell'ostruzionismo delle società che sono fissate con il loro ridicolo casellario, ma cercheremo di farle installare al più presto anche perchè in tale senso hanno deciso ben due assemblee di condominio;
- la nomina di consiglieri, revisori dei conti e di un gruppo incaricato di lavori di piccola manutenzione dello stabile;
- le chiavi dei locali comuni non sono più di monopolio dell'ormai spodestato Ernestino Lunghini.
Certamente abbiamo ancora tantissimo da fare.
Per questo andremo avanti cercando l'appoggio di un numero sempre maggiore di proprietari e l'attivo sostegno degli affittuari per:
- raggiungere la maggioranza necessaria per imporre in assemblea condominiale il cambiamento dell'amministratore, continuando, comunque, la causa giudiziaria nei suoi confronti;
- cercare attivamente negli uffici catastali ogni documento che comprovi la reale proprietà degli spazi comuni;
- organizzare un gruppo che si impegni a ravvivare, in contatto con gruppi ed associazioni presenti a Calderara, lo stabile con feste, concerti, tombole ecc. in orari, naturalmente, compatibili con la vita di condominio;
- continuare a sollecitare le forze dell'ordine e la magistratura per un intervento più energico contro lo sfruttamento della prostituzione presente nello stabile;
- avviare contatti con la stampa locale per rendere noto perlomeno che in via Garibaldi 2 non esistono solo le prostitute ed i loro protettori;
- avviare seri contatti con il sindaco, la giunta ed anche con le forze di opposizione per giungere a soluzioni percorribili per la definitiva destinazione dello stabile a civile abitazione.
IL GRUPPO DI INIZIATIVA GARIBALDI 2