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NORME D'ATTUAZIONE



art. 1  Il piano di recupero del comparto 37*

Il piano di recupero, denominato "Pdr Garibaldi 2", riguarda l'area definita dal vigente Prg Comparto 37* - Zone "B3" - Zone edificate a prevalente destinazione residenziale , che, per le sue condizioni di degrado, è stata dichiarata, con delibera del Consiglio comunale n... del 31 marzo 1998, "Zona di recupero del patrimonio edilizio esistente".
Il Comparto 37*, è disciplinato in particolare dall'art. 20 delle Nda del Prg.
Il piano di recupero ha lo scopo di inquadrare, nel contesto dell'area suddetta, la proposta di programma di recupero urbano denominato "Contratto di Quartiere", formulata secondo le disposizioni del Dm Min. Llpp 22 ottobre 1997, pubblicate sulla Gazzetta ufficiale del 30 gennaio 1998, n.24.
Tale programma di recupero urbano concerne l'attuazione dell'Unità minima d'intervento n.1, per la quale il piano di recupero fornisce specifiche disposizioni operative.
Le disposizioni che riguardano invece l'unità d'intervento n.2 hanno carattere di massima e potranno essere definite solo con un successivo programma operativo i cui contenuti dipenderanno:



art.2  Atti che compongono il piano di recupero

Il Pdr Garibaldi 2 è costituito dai seguenti elaborati:

2.1  Relazione che descrive la situazione di fatto, specifica le finalità del piano, illustra le strategie per raggiungerle, e definisce le azioni urbanistiche conseguenti.

2.2  Norme d'attuazione contenute nel presente fascicolo

2.3  Stato di diritto in appendice al presente fascicolo, comprende l'estratto della tavola di azzonamento del vigente Prg, l'estratto delle Nda del vigente Prg, l'estratto di mappa del Nct e l'elenco delle proprietà interessate, con specificazione di quelle da acquisire per la realizzazione del programma di recupero urbano denominato "Contratto di quartiere"

2.4.  Tavola dello stato di fatto delle aree

2.5  Tavole dello stato di fatto degli edifici

2.6  Tavola della unità edilizie e d'intervento

2.7  Tavola dei servizi e del disegno urbano
Trattandosi di area già dotata di tutte le urbanizzazioni primarie, essendo attivi tutti gli allacciamenti, e rientrando le istallazioni aggiuntive tra le opere edilizie e di arredo già computate nel progetto preliminare che fa parte del programma di recupero urbano denominato "Contratto di quartiere", non si allegano previsioni di spesa per urbanizzazioni primarie, ma solo i seguenti:

2.8  Schema degli impianti a rete esistenti

2.9  Schema dell'impianto d'illuminazione e inoltre, a documentazione dello stato di degrado dell'immobile, il fascicolo:

2.10  Fotografie

art. 3  La suddivisione del area oggetto del Pdr in unità edilizie e fondiarie

3.1  Unità edilizie

Ai fini della disciplina urbanistica l'area interessata dal Pdr Garibaldi 2 è suddivisa nelle seguenti unità edilizie, che corrisponderanno, da cielo a terra, ad altrettanti organismi indipendenti dotato ciascuno di proprio accesso dalla pubblica via, di proprio sistema di comunicazione verticali, di propria area scoperta di uso privato o condominiale.
Fa eccezione a tale criterio la centrale termica, destinata a servire l'intero "Comparto 37*", di cui si tratta al successivo articolo 4 :

3.2  Unità edilizia A corrisponde al corpo di fabbrica, già denominato "corpo A", che, attualmente, contiene:



3.3  Unità edilizia B corrisponde al corpo di fabbrica, già denominato "corpo B", che, attualmente, contiene:



3.4  Unità edilizia D corrisponde alla prima parte del corpo di fabbrica già denominato "corpo C" e, attualmente, contiene:



3.5  Unità edilizia E corrisponde alla seconda parte del corpo di fabbrica già denominato "corpo C" e, attualmente, contiene:



3.6.  Unità fondiaria F corrisponde in parte alle attuali superfici scoperte indivise di carattere condominiale e in parte ad aree private catastalmente frazionate in particelle adibite a posti auto individuali.

art. 4  Raggruppamento delle unità edilizie e fondiarie in unità minime d'intervento.

Le unità edilizie D ed E danno luogo, insieme con l'unità fondiaria F, alla "Unità minima d'intervento n.1".
Le unità edilizie A e B danno luogo all'unità d'intervento n.2.
L'unità minima d'intervento n.1 è attuata dal Comune di Calderara che ricorrerà a tutte le modalità previste dalla legge che saranno ritenute opportune per accelerare l'avvio del recupero dell'immobile di via Garibaldi 2 che, per le ragioni esposte nella relazione, è dichiarato intervento di rilevante interesse pubblico.
La forma di attuazione dell'unità minima d'intervento n.2 è stabilita, in fase operativa, con la definizione del secondo programma di recupero urbano.

4.1  Porzioni immobiliari comuni all'intero complesso

I locali interrati destinati a centrale termica e cabina Enel saranno comuni all'intero complesso oggetto del piano di recupero.
L'assetto finale della centrale termica risulterà dall'unione di due impianti:



Con il recupero delle unità A e B le due centrali, tra di loro contigue, saranno unificate dando luogo, insieme alla cabina Enel, a una porzione immobiliare comune a tutte le unità edilizie, posseduta e gestita in forma consortile.

art. 5  Diritto di prelazione a favore del Comune

Le 108 unità immobiliari corrispondenti alle cellule abitative attualmente comprese nelle unità edilizie che, secondo il piano di recupero e i suoi programmi di attuazione, sono da destinare a nuovi usi non residenziali, saranno definitivamente accorpate per dare luogo a nuove unità immobiliari non abitative di grandi dimensioni, il cui numero corrisponderà, di fatto, a quello delle porzioni in cui, per servire a tali nuovi usi, il complesso risulterà alla fine organicamente suddiviso.
Allo scopo di accelerare tale accorpamento limitando il più possibile il ricorso all'espropriazione, è istituito, a favore del Comune di Calderara di Reno, il diritto di prelazione in tutte le operazioni di vendita che riguardino unità immobiliari, abitative o non, facenti parte dell'immobile di via Garibaldi 2.
Il Comune si riserva di esercitare tale diritto in qualsiasi momento e anche di rinunciare pubblicamente ad esso a favore di operatori pubblici e privati che abbiano sottoscritto, a termini di legge, accordi di programma e protocolli d'intesa per l'attuazione del piano di recupero.

art. 6  Permute e temporanei trasferimenti

Per attuare il programma di recupero dell'unità d'intervento n.1, allo scopo di individuare i privati disposti a contribuire alla riqualificazione dell'unità edilizia E tra coloro che, essendo proprietari di una delle attuali cellule dell'immobile di via Garibaldi 2, stabilmente vi abitano, oppure, possedendone una sola, la hanno ceduta in locazione a cittadini iscritti all'anagrafe del comune di Calderara, il Comune, dopo la stipula del protocollo d'intesa o, comunque, prima della definizione dell'accordo di programma, pubblicherà un apposito bando, corredato dai modelli di convenzione.
Coloro che, rispondendo ai requisiti del bando e disposti a contribuire al programma di recupero, sono proprietari di una cellula abitativa che fa parte dell'unità edilizia E, sottoscriveranno con il Comune l'impegno ad accollarsi i costi di recupero al netto delle agevolazioni in conto interessi o in conto capitale che saranno concesse dalla Regione.
Coloro che, rispondendo ai requisiti del bando e disposti a contribuire al programma di recupero, sono invece proprietari di una cellula abitativa che non fa parte dell'unità edilizia E, sottoscriveranno con il Comune un accordo in base al quale questi consegnerà loro, in permuta di quello che possiedono, un alloggio nell'unità riqualificata contro l'impegno ad accollarsi i costi di recupero, al netto delle agevolazioni in conto interessi o in conto capitale che saranno concesse dalla regione.
Coloro il cui alloggio fa parte delle unità A e B, continueranno a goderne fino al momento in cui entreranno in quello nuovo.
Nel caso invece faccia parte dell'unità edilizia E o dell'unità edilizia C, il cui recupero deve essere eseguito contestualmente, si impegneranno, alle condizioni che il bando specificherà, a trasferirsi temporaneamente nelle case parcheggio messe loro a disposizione fino al termine dei lavori.

art. 7  Schede delle unità edilizie e fondiarie dell'unità minima d'intervento n.1

7.1  Unità edilizia D

L'unità è recuperata, mediante interventi di ristrutturazione edilizia, allo scopo di ricavarne alloggi pubblici sovvenzionati dallo Stato, di dimensioni differenziate, da cedere in locazione.
Gli alloggi, che occupano i piani dal primo al sesto, sono ricavati per fusione o accrescimento delle attuali cellule.
Le tipologie sono quelle descritte nel progetto preliminare allegato al programma di recupero urbano.
Il numero degli alloggi e la loro ripartizione per tipologia, saranno determinati in corso d'opera, sulla base del programma di assegnazione.
In prima approssimazione il loro numero può essere stimato in 35 unità, di cui 6 a tre camere da letto, 12 a due camere, 13 a una camera e quattro monolocali.
Al piano terreno l'unità ospiterà una portineria, un spazio per attività e assistenza sociali, un ampio spazio per la ricreazione dei bambini e per altre funzioni socioculturali.
Il servizio di portineria è da considerare indispensabile e deve essere quindi previsto tra i costi di gestione ordinaria dell'immobile.
Esso avrà sia il compito della sorveglianza dell'accesso agli alloggi e del principale accesso al giardino pubblico, che quello del monitoraggio del funzionamento degli impianti e, in particolare, dei sistemi istallati a carattere sperimentale.
Al piano interrato, ed eccezione dei locali riservati alla centrale termica prevista al servizio dell'intera unità d'intervento, lo spazio sarà utilizzato per ricavare tante cantine individuali quanti sono gli appartamenti, che permetteranno, grazie alla rampa esistente che viene mantenuta, il ricovero di biciclette, motocicli e carrozzelle.
L'area scoperta di pertinenza sarà utilizzata per ricavare, come indicato dal progetto, 42 posti di parcheggio per auto.
Per le comunicazioni verticali l'unità sarà dotata, all'estremità che ne è attualmente sprovvista, di un secondo vano scala che servirà come uscita di sicurezza e non sarà pertanto accessibile dall'esterno.

7.2  Unità edilizia E

L'unità è recuperata, mediante interventi di ristrutturazione edilizia, allo scopo di migliorare i 30 alloggi esistenti, ampliandone alcuni a spese delle logge e dei ballatoi, adottando le tipologie dello stesso taglio proposte per l'unità D con il progetto preliminare allegato al programma di recupero urbano denominato "Contratto di quartiere".
Al piano terreno l'unità ospiterà uno spazio per attività ricreative di carattere commerciale.
Al piano interrato tutto lo spazio sarà utilizzato per ricavare tante cantine individuali quanti sono gli appartamenti, che permetteranno anche in questo caso, grazie alla rampa esistente che viene mantenuta, il ricovero di biciclette, motocicli e carrozzelle.
L'area scoperta di pertinenza sarà utilizzata per ricavare, come indicato dal progetto, oltre 30 posti di parcheggio per auto.
Per le comunicazioni verticali il vano scala esistente sarà dotato di ascensori.

7.3  Unità fondiaria F

L'unità fondiaria F comprende la strada pubblica e il giardino pubblico.
La strada, oltre a dare accesso alla centrale termica, alla cabina Enel e alle unità D ed E, serve per accedere con mezzi di manutenzione al giardino pubblico, all'ingresso del quale sta una piccola area di parcheggio.
All'inizio della strada l'unità fondiaria comprende l'isola ecologica destinata alla raccolta differenziata dei rifiuti di tutto il complesso.
La sistemazione del giardino pubblico, da realizzare contestualmente al recupero delle unità D ed E, conterrà un'area attrezzata per il gioco dei bimbi, a altri arredi tipici, con esclusione di volumi edilizi chiusi.
Su una striscia di profondità non superiore a m.10 sul lato sud potrà concedersi, nella stagione estiva, l'occupazione di suolo pubblico per i tavolini del prospiciente pubblico esercizio al piano terreno dell'unità A.

art. 8  Scheda delle unità edilizie dell'unità minima d'intervento n.2

8.1  Unità edilizia A

L'unità sarà recuperata, mediante interventi di ristrutturazione edilizia, allo scopo di ricavarne, attraverso il riuso, l'accrescimento e la riorganizzazione delle cellule esistenti:

  1. una unità funzionale destinata a attività ricettiva uso alberghiero, foresteria ovvero studentato; ed, eventualmente,

  2. una seconda unità funzionale per residenza protetta o assistita.

La funzione a. è prioritaria.
Ove occorrano entrambe, la funzione a. occuperà il primo e secondo piano; la funzione b. occuperà i quattro piani superiori, adibendosi in particolare il terzo, grazie ai vantaggi offerti dalla sua struttura atipica rispetto a quella degli altri piani, alle attività di servizio generale e di ricevimento.
Essa sarà dotata di ascensori e di un vano scala autonomo, rispetto a quelli che serviranno le funzioni ospitate ai piani inferiori.
Al piano terreno oltre, agli spazi necessari come atrio dei piani superiori, a quelli destinati agli usi attuali di ristorante-bar, che saranno mantenuti e potenziati, possono prevedersi locali destinati a usi commerciali in genere (funzioni b3 secondo il Prg).
Al piano interrato, lo spazio sarà destinato, oltre che a depositi e magazzini per le attività commerciali del piano terra, e per le funzioni dei piani superiori, ad autorimesse di carattere privato a servizio di queste ultime.
L'area scoperta di pertinenza è da mantenere a parcheggio di uso promiscuo, pubblico-privato.
Per le comunicazioni verticali restano a servizio dell'unità i due corpi scala esistenti e due delle canne ascensore esistenti.
Nel caso si creino due unità funzionali dividendo orizzontalmente il corpo, un'ulteriore indipendente vano scala con relativi ascensori dovrà essere realizzato al servizio dei piani primo e secondo.

8.2  Unità edilizia B

L'unità edilizia sarà recuperata, mediante interventi di ristrutturazione edilizia, per le destinazioni d'uso previste dal Prg nelle zone B, che il programma operativo di recupero specificherà ulteriormente, con esclusione, per inidoneità dell'immobile, delle funzioni di residenza protetta o assistita per invalidi e anziani.
L'area scoperta di pertinenza è da mantenere a parcheggio di uso promiscuo, pubblico-privato.
Per le comunicazioni verticali il vano scala esistente sarà dotato di ascensori.

art. 9  Disposizioni generali per la progettazione degli interventi di ristrutturazione edilizia

Nell'ambito dell'inviluppo della volumetria esistente, considerata vuoto per pieno, la superficie utile delle unità immobiliari potrà aumentare a spese di quella delle logge private e degli spazi comuni esistenti nei modi seguenti: