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Obiettivo su Bologna 2003





  22 dicembre 2003
13 dicembre 2003 25 giugno 2003



22 dicembre 2003


LA LETTERA  ancora sul complesso edilizio Garibaldi 2

Replica a Rizzi: "Non ha la nostra fiducia"



Gentile direttore, sono a ringraziarla per l'interessamento ai fatti del nostro condominio (il tormentato Garibaldi 2, ndr).
Ho letto il suo articolo di questa estate sul nostro amico barbuto e la relativa risposta di questi giorni sulla testata OBIETTIVO.
Angelo Rizzi sarà il fiduciario del Comune di Calderara di Reno, ma non lo è, per ora, del condominio Garibaldi 2, come tende a far sembrare nella sua lettera di risposta.
La sua necessità di apparire come il motore di ogni iniziativa e di essere citato in ogni cronaca su di noi non trova poi riscontro nella vita quotidiana del palazzo e dei processi decisionali che hanno portato i proprietari ad aderire al piano di riqualificazione urbana.
Abbiamo naturalmente diversi riscontri documentali dai quali appare anche che il suo cosiddetto impegno sociale e politico non è affatto disinteressato e non sempre sintonizzato alle effettive necessità della comunità in cui vive.
Nel ringraziarla per la gentile intenzione di approfondire con ulteriori interviste sul campo, le manifesto la mia disponibilità a fornire maggiori dettagli e le copie dei documenti che le servissero per avere un quadro più completo della situazione.
Distinti saluti.

Ugo Domenichini





Caro Domenichini,
la ringrazio per i complimenti - non dovuti, per altro, visto che, facendo informazione, altro non facciamo se non il nostro dovere - e per offrirmi la possibilità, ritornando sull'argomento, di precisare ulteriormente la posizione di OBIETTIVO sul Garibaldi 2.
Nel rispondere a Rizzi, infatti, vista la lunghezza della sua lettera, sono stato costretto a sintetizzare al massimo le nostre idee in materia, ma questo non significa affatto che siamo stati convinti o sedotti dalle argomentazioni del Rizzi.
Anzi, la conferma di un suo ruolo strategico nell'operazione - assegnatoli dal Comune di Calderara di Reno, nonostante la singolare scelta di vita del Rizzi stesso - non testimonia affatto a favore di quell'assoluta trasparenza di tutta la vicenda Garibaldi 2 che si è inteso ribadire con quella nota.
Intendiamoci, la scelta di vivere da clochard non testimonia a priori neppure il contrario: suggerisce, però, appunto, cautela nell'esprimere giudizi.
Purtroppo, in questo caso non è facile fare affidamento sui documenti che, come ben sanno coloro che si sono interessati alla vicenda, sono, se non una montagna, una discreta collina, per di più, scritti nel linguaggio oscuro delle burocrazie comunali.
Quel che conta, almeno per lei, credo, è la nostra volontà di non mollare la presa e, di conseguenza, la volontà di continuare a tenere alto sia il livello di attenzione sia quello di studio.
Come dire: ci vorrà un po' di tempo, ma ne parleremo ancora e stabiliremo come stanno effettivamente le cose.
Per ora, caro Domenichini, di più non posso fare.
Non per pigrizia, ma per serietà.
Qualche errore, in 102 numeri di un settimanale così grintoso, lo abbiamo commesso anche noi, ma, appunto solo qualcuno e pure di scarsa entità.
Se la quasi totalità delle nostre notizie si è rivelata vera e puntuale, non è stato per fortuna, ma per la diligenza con la quale ci imponiamo di lavorare da queste parti.
Può anche essere che, nel caso del Garibaldi, ciò significhi in qualche modo aspettare ancora un po' di tempo, ma non sarà un perdita di tempo.
Sarà il modo di offrire anche a lei e alle persone interessate a quella intricatissima vicenda un'informazione corretta, capace di dare risposte alle domande che giustamente, in questi casi, si pone il cittadino che ha dovuto sopportare le conseguenze sbagliate di scelte determinate da teste diverse dalla sua e non necessariamente titolate a pensare.
Spero che abbia la cortesia di continuare a seguirci, allora, e colgo l'occasione per ricambiare i graditi saluti con un fervido augurio di Buon Natale e felice Anno Nuovo

Massimiliano Mazzanti



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13 dicembre 2003


LA LETTERA  trova i primi riscontri la nostra denuncia dello scorso giugno

Rizzi conferma: sono fiduciario del Comune e faccio il barbone



Mercoledì 26 novembre 2003 è stato firmato tra le istituzioni coinvolte e le proprietà dell'ex Bologna 2 di Calderara l'accordo di programma per la riqualificazione di questa tormentata area del nostro territorio.
Vi scrivo partendo dall'articolo uscito sul vostro settimanale lo scorso 25 giugno 2003 col titolo Bologna Due, il referente del Comune di Calderara è un barbone.
Ammetto che sia singolare e susciti curiosità il fatto che una persona che chiede l'elemosina sia impegnata con ruoli di rilievo in ambito politici e sociali.
Sono tante le persone che mi hanno dato fiducia e faccio il possibile per mantenere gli impegni presi.
Nel chiedere l'elemosina sono rispettoso nei confronti dei passanti e dei commercianti, anzi spesso sono vittima di intemperenze ingiustificate.
Nella canzone di Zekkini la mia parte non è in un ritornello-tormentone ma un'ouverture su cui Zekkini si inserisce in crescendo.
La collaborazione per quel brano mi è stata chiesta dallo stesso Zekkini e ho accettato volentieri, consigliandogli di fare una registrazione in strada durante l'elemosina, piuttosto che in una perfomance decontestualizzata. Così abbiamo fatto e mi pare con un buon risultato artistico.
Tornando a Calderara e al Garibaldi 2 bisogna precisare diverse cose, dato che è evidente che avete avuto contatti con delle fonti assolutamente inattendibili:
  1. le chiavi delle sale comunali a Calderara non vengono date in esclusiva a nessuno, ma ai gruppi di cittadini che ne fanno richiesta dietro pagamento di un affitto e del deposito di una cauzione


  2. i messaggi di posta elettronica sul Garibaldi 2 non sono anonimi ma dell'Associazione per la rinascita dell'area di Via Garibaldi 2. La nostra associazione è iscritta all'albo delle associazioni di Calderara dal maggio 1998, ha all'attivo la gestione del sito www.bolognadue.it , decine di iniziative culturali in collaborazione con il Comune di Calderara e le altre associazioni della zona, nonché un'intensa attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, di denuncia del degrado e dei reati commessi nell'area del Garibaldi 2. I risultati ci sono stati:
    1. sono stati stanziati finanziamenti regionali e comunali per il piano di riqualificazione;


    2. lo sfruttamento della prostituzione è stato pressoché azzerato, le bande di spacciatori, sia pure ancora pericolose, ridotte di molto dalle indagini di forze dell'ordine e magistratura;


    3. nello stabile vengono organizzate adesso con regolarità iniziative di socializzazione per adulti e bambini


La fiducia degli abitanti del Garibaldi 2 che mi legittima come referente con il Comune è stata più volte sancita da votazioni, non ultima quella di rappresentante degli abitanti del Garibaldi 2 nella Conferenza di Programma del PRU Garibaldi 2, organismo composto da rappresentanti di Comune, Provincia e Regione per la vigilanza sull'attuazione delle opere previste dal progetto.
Non esiste nessuna società di gestione del Bologna Due, in quanto la gestione dell'immobile non è più alberghiera dal 1986, ma di tipo condominiale con assemblee e quant'altro previsto dal codice civile.
Gli accordi di programma, i progetti preliminari, le delibere sono pubbliche e disponibili a tutti.
Non si capisce quindi chi sarebbe stato 'sfacciatamente' favorito o quali siano le 'strane manovre' in un contesto in cui la collaborazione tra le istituzioni e le proprietà è stata amplissima.
Sul Garibaldi 2 stiamo tutti facendo un investimento sul nostro futuro, per togliere definitivamente alla malavita questa base.
Il progetto di ristrutturazione prevede la suddivisione dell'attuale megacondominio in sei condomini più piccoli, ognuno con suo vano scala ed ascensore separato e una gestione autonoma di tutti gli impianti, completamente ristrutturati.
Due condomini saranno pubblici, quattro privati.
Nei due condomini pubblici troveranno posto la nuova caserma dei carabinieri di Calderara e il nuovo comando della polizia municipale.
Saranno realizzati nuovi parcheggi, piste ciclabili, risistemate le aree verdi.
Verranno realizzati nel territorio del comune di Calderara 70 nuovi alloggi, in concertazione con imprese costruttrici , che serviranno per sistemare temporaneamente gli abitanti 'regolari' del Garibaldi 2, durante la ristrutturazione.
Dopo, questi alloggi, in buona parte resteranno in proprietà al Comune di Calderara che si troverà ad avere a disposizione ex novo 35 appartamenti nel Garibaldi 2 ristrutturato ed altrettanti nel resto del territorio.
La collaborazione tra i soggetti interessati si può così riassumere:
  1. in modo pressoché unanime i proprietari del Garibaldi 2 hanno sottoscritto l'accordo di programma per la ristrutturazione delle porzioni private


  2. il Ministero degli Interni ha concesso il nulla osta per la costruzione della caserma dei carabinieri e la Prefettura ha sottoscritto l'accordo interistituzionale del PRU Garibaldi 2


  3. la Provincia di Bologna si è impegnata per quanto di sua competenza a proposito delle varianti urbanistiche


  4. La Regione Emilia Romagna ha stanziato complessivamente circa 6 milioni di euro per questo progetto e seguito passo passo con i suoi tecnici la stesura del progetto


  5. il Comune di Calderara ha impegnato tantissime risorse finanziarie ed umane per arrivare a questo risultato e avrà in futuro sulle sue spalle una mole di lavoro ancora enorme: il costo totale dell'operazione sarà di 18 milioni di euro, tra investimenti pubblici e privati.


Ma non va dimenticato l'apporto dato dall'ente in cui lavora il direttore di OBIETTIVO:
Il Consiglio Comunale di Bologna il 17 febbraio 2003 ha approvato all'unanimità una convenzione col Comune di Calderara che prevede quanto segue.
Dato che il Comune di Calderara ha bisogno di alloggi temporanei per collocare i residenti del Garibaldi 2 durante i lavori di ristrutturazione e il Comune di Bologna ha in territorio di Calderara una novantina di alloggi di sua proprietà, tra il 2003 e il 2005 gli alloggi che mano a mano si libereranno verranno messi a disposizione del Comune di Calderara.
Gli affitti resteranno al Comune di Bologna, i lavori di manutenzione saranno a carico del Comune di Calderara, il Comune di Bologna non pagherà l'ICI per gli alloggi lasciati in uso al Comune di Calderara.
La delibera del Consiglio Comunale di Bologna condivide il progetto di Calderara perchè i problemi di ordine pubblico che hanno origine nel Garibaldi 2 hanno riflessi sul territorio di Bologna.
L'impegno quindi che ci siamo assunti tutti è grande e, come potete notare, con la collaborazione e il coinvolgimento di tantissimi soggetti.

Angelo Rizzi





Caro Rizzi, come è nostro costume, pubblichiamo integralmente, nonostante l'incredibile lunghezza, la sua lettera, come sempre facciamo con quanti si sentano a qualsiasi titolo ingiustamente colpiti dai nostri articoli.
Però, mi consenta, come direbbe quello: la notizia principale del nostro servizio - lei è un barbone o, più elegantemente, un clochard - ce lo conferma lei stesso e ci perdoni se continuiamo a reputare per lo meno singolare la scelta del Comune di Calderara di sceglierla come interlocutore privilegiato in una tale storia.
In secondo luogo, le nostre fonti sono abitanti del complesso a cui lei si riferisce, per la precisione, gli abitanti italiani in tutto e per tutto e che sono andato personalmente a intervistare sul posto.
Hanno, questi residenti del Bologna Due, una visione parziale delle cose?
Può essere, ma loro pensano lo stesso di lei.
Tanto più che torneremo da loro per verificare tutto quello che afferma e che, lo capisce, non è possibile vagliare ora, in questa sede.

Massimiliano Mazzanti



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25 giugno 2003

IL CASO

Bologna Due, il referente del Comune di Calderara è un "barbone"



Sarà anche povero, come ripete insistentemente a ogni angolo del Quadrilatero, ma non tanto da non avere un tetto sopra la testa e da essere diventato in qualche modo il referente del sindaco di Calderara di Reno per l'annosa querelle del Bologna Due.
Si parla di quel barbone conosciuto da tutti i bolognesi che, usualmente sotto il portico di via dell'Archiginnasio, chiede l'elemosina ai passanti, ripetendo con voce metallica: Sono un povero, aiutatemi, sono un povero!, talmente caratteristico da essere stato inserito - a mo' di tormentone - in un pezzo musicale di Zekkini.
Ebbene, sarebbe lui l'anonimo compilatore delle e-mail con le quali chiunque può tenersi informato sulla situazione del tormentato stabile di Calderara di Reno, da anni al centro di tempeste politiche e giudiziarie.
Non solo: in questi giorni, i proprietari-residenti del Bologna Due italiani denunciano strane manovre tra la società di gestione, la Provincia e il Comune, accusando senza mezzi termini quest'ultimo ente di voler sfacciatamente favorire la società di gestione del Bologna Due e di non fare nulla per sanare il degrado creato dalle centinaia di extracomunitari che lì abitano; chi è che difende, tra gli abitanti del Bologna Due, le posizioni dell'amministrazione comunale di Calderara?
Il barbone, proprio lui, al quale vengono affidate anche le chiavi delle sale comunali messe a disposizione per svolgere le riunioni di condominio.
Insomma, sarà anche povero, il Nostro, ma gode della fiducia dei DS!


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