PRU Garibaldi 2 Calderara di Reno
Allegato IE.001
all'Accordo di programma
per la realizzazione degli interventi nelle porzioni private
(approvato con DCC di Calderara di Reno n. 33/2003)
PIANO DI RIQUALIFICAZIONE URBANA "GARIBALDI 2"
Progetto preliminare ed estimativo degli interventi sulle parti comuni
PROGETTO PRELIMINARE IMPIANTI ELETTRICI
RELAZIONE TECNICA
1 PREMESSA
La presente relazione tecnica descrittiva è relativa all'impianto elettrico previsto per la ristrutturazione del complesso edilizio, limitatamente ai blocchi 3-4-5-6, denominato "GARIBALDI 2", ubicato a Calderara di Reno (BO).
Il complesso in esame è distribuito su sei livelli fuori terra ed un piano interrato destinato a cantine e garage.
Nel fabbricato è prevista un'area condominiale comune, costituita da androni, corridoi, vani scala, ascensori e relativi locati macchine, ripostigli, area cortilizia esterna di pertinenza, ecc.
E' prevista una fornitura ENEL per ciascun appartamento (130 utenze) ed una fornitura ENEL per ciascun vano scala, relativa ai servizi condominiali comuni.
2 OGGETTO
Scopo del presente progetto di massima, è fornire una descrizione della tipologia degli interventi che sono previsti per la ristrutturazione del fabbricato e la sua suddivisione in 4 blocchi autonomi, ciascuno dotato di vano scala ed ascensore ad uso esclusivo.
A tale scopo, sono previsti i seguenti impianti:
- alimentazione dal punto di fornitura ENEL;
- distribuzione luce e forza motrice;
- impianto di alimentazione ascensore;
- impianto citofonico e apriporta;
- impianto di ricezione segnali TV terrestri e satellitari;
- impianto di illuminazione aree condominiali comuni con adozione di apparecchi di illuminazione dei vani scala e delle altre aree comuni;
- impianto telefonico;
- impianto di terra.
Non sono compresi, nel presente progetto, gli interventi da realizzare all'interno delle singole unità immobiliari, a carico dei singoli utenti.
3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO
La normativa CEI e di legge di riferimento per gli impianti elettrici in oggetto è quella in vigore alla data di redazione della presente, con particolare riferimento a:
- Norme CEI 103-1, 103-1/1, /2, /4, /7, /8, /9, /10, /11, /12, /13, /14 "Impianti telefonici interni. Generalità/ Dimensionamento degli impianti telefonici interni/ Procedure per i servizi di tipo telefonico/ Segnalazioni/ Terminazioni/ Qualità di trasmissione/ Caratteristiche strutturali/ Alimentazione/ Protezione degli impianti telefonici interni/ Criteri di installazione e reti/ Collegamento alla rete in servizio pubblico", fascicoli 302, 1331, 1332, 1446, 1447, 1448, 1449, 1333, 1307, 1308, 1334, 1309, quarta edizione (1990-1991);
- Norme CEI 70-1 "Gradi di protezione degli involucri (codice IP)", fascicolo 1915 E, seconda edizione (1992);
- Norme CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua" fascicoli 4131 - 4132 -4133 - 4134 - 4135 - 4136 - 4137, quarta edizione (1998);
- Norme CEI 34-21 "Apparecchi di illuminazione - Parte 1a: Prescrizioni generali e prove", fascicolo 1348, terza edizione (1990) e successive varianti ed ampliamenti;
- Norme CEI 12-15 "Impianti centralizzati d'antenna", fascicolo 432, prima edizione (1977) e successive varianti;
- Norme CEI 17-13/1 "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)", fascicolo 2463E, terza edizione (1995);
- Norme CEI 17-13/3 "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT)", fascicolo 1926, prima edizione (1992);
- Norme CEI 17-11/1 "Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Norme generali", fascicolo 1003, ottava edizione (1987);
- Norme CEI 11-17 "Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo" fascicolo 1890, seconda edizione (1992);
- Tabelle UNEL relative a "Cavi per energia con conduttori di rame con isolante elastomerico o termoplastico ed aventi grado di isolamento non superiore a 4":
- N. 35011-87 "Cavi per energia e segnalamento - Sigle di designazione";
- N. 35023-70 "Cadute di tensione";
- N. 35025-80 "Tensioni nominali Uo/U di identificazione dei cavi e relativi simboli di
designazione in sostituzione dei gradi di isolamento";
- N. 35026-82 "Portate di corrente in regime permanente - Posa in aria ed interrata";
- N. 35027-82 "Portate di corrente in regime permanente - Generalità";
- Norme CEI-UNEL 35024/1 "Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali non superiori a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua - Portate di corrente in regime permanente per posa in aria", fascicolo 3516 del giugno 1997;
- Prescrizioni degli Enti preposti al controllo degli impianti nella zona in cui si eseguiranno i lavori, ed in particolare: Ispettorato del Lavoro, Vigili del Fuoco, A.U.S.L., ISPESL
- D.P.R. 27 aprile 1955, n. 547 "Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro"
- D.P.R. 19 marzo 1956, n. 303 "Norme generali per l'igiene del lavoro";
- Legge 1 marzo 1968, n. 186 "Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici";
- Legge 18 ottobre 1977, n. 791 "Attuazione delle Direttive del Consiglio della Comunità Europea relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico";
- Legge 5 marzo 1990, n. 46 "Norme per la sicurezza degli impianti";
- D.P.R. 6 dicembre 1991, n. 447 "Regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990, n. 46 in materia di sicurezza degli impianti";
- D. Lgs. 19 settembre 1994, n. 626 "Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE, riguardanti i miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori, nel luogo di lavoro";
- D. Lgs. 25 novembre 1996, n. 626 "Attuazione delle direttive 93/68/CEE in materia di marcatura CE del materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro taluni limiti di tensione".
4 DATI DI PROGETTO
Si riportano di seguito le indicazioni a base del progetto, in fase di redazione del progetto esecutivo.
La tipologia impiantistica adottata (descritta nei capitoli successivi) sarà quella adatta per luoghi rispondenti a tali indicazioni.
Ogni successiva modifica dei dati di progetto comunicati o l'omissione di ulteriori indicazioni non di seguito riportate, comporterà una necessaria riverifica della congruità dell'impiantistica progettata, da realizzare.
- Le destinazioni d'uso dei locali sono quelle riportate nelle piante del progetto edile, cui si rimanda
- Le forniture ENEL in bassa tensione, per ciascun appartamento, (totale 130 forniture) saranno tutte con limitatore ed avranno le seguenti principali caratteristiche:
- tensione: 220 V- (F+N) - 50 Hz
- corrente presunta di corto circuito: 4.5 kA (dato indicativo fornito da ENEL; da richiedere conferma ufficiale in fase realizzativa)
- classificazione del sistema: TT - 1° categoria;
- potenza elettrica impegnata prevista: 25 kW
5 PRESCRIZIONI GENERALI PER LA SICUREZZA
5.1 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
La protezione contro i contatti diretti sarà realizzata secondo quanto riportato nella sezione 412 delle norme CEI 64-8.
La misura di protezione adottata nell'impianto elettrico da realizzare sarà di tipo totale, e sarà attuata mediante:
- isolamento delle parti attive (articolo 412.1 CEI 64-8/4) per i conduttori elettrici;
- mediante involucri e barriere (articolo 412.2 CEI 64-8/4) per i quadri e le altre apparecchiature
elettriche.
Il grado di protezione elettrico, degli involucri e/o barriere utilizzati dovrà essere in generale minimo IPXXB; IPXXD per le superfici superiori orizzontali degli involucri.
In aggiunta ai provvedimenti essenziali per la protezione contro i contatti diretti, si prevede l'installazione di dispositivi di protezione addizionale, costituiti da interruttori differenziali con corrente differenziale ld=0,03A (articolo 412.5 CEI 64-8/4).
5.2 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
Per la protezione contro i contatti indiretti negli impianti elettrici in oggetto, vale quanto segue:
- l'impianto è di tipo TT;
- la protezione sarà realizzata mediante interruzione automatica dell'alimentazione con utilizzo di interruttori differenziali; per alcune parti di impianto si potrà realizzare la protezione mediante impiego di componenti di classe II (CEI64-8/4, articolo 413.2).
Tenuto conto delle caratteristiche dei dispositivi di protezione differenziale da impiegare (Id massima 1 A) e della prevedibile resistenza di terra ottenibile con l'impianto dispersore di terra da realizzare (dell'ordine di massimo 10 ohm, da verificare con opportuna misura), sarà sicuramente soddisfatta con buon margine la condizione imposta dall'articolo 413.1.4.2 della norma CEI 64-8 (RA x la < 50).
Dovranno essere realizzati i collegamenti equipotenziali principali per tutte le masse estranee entranti nell'edificio ed i collegamenti equipotenziali supplementari nei locali contenenti bagni o docce (vedi paragrafo impianto di terra).
5.3 PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
La protezione contro le sovracorrenti sarà realizzata dagli interruttori posti sui quadri elettrici.
Gli interruttori automatici da utilizzarsi saranno in generale conformi alla edizione vigente della norma CEI 23-3.
I dispositivi di cui sopra, posti a monte delle linee, proteggono le linee stesse sia dal sovraccarico che dal cortocircuito.
5.4 SEZIONAMENTO
Le varie linee dovranno essere sezionabili (singolarmente o a gruppi) mediante gli interruttori di protezione (o altri dispositivi adatti) posti sui quadri elettrici, che dovranno essere idonei a svolgere tale funzione.
I circuiti dovranno essere chiaramente identificabili.
5.5 COMANDO DI EMERGENZA IMPIANTO ASCENSORE
Dovrà essere realizzato un comando generale di emergenza, per l'interruzione della linea forza motrice di alimentazione dell'ascensore, anche se non più obbligatori secondo l'attuale normativa.
Tale comando di emergenza sarà costituito da un interruttore magnetotermico ubicato entro cassetta incassata a parete, dotata di vetro frangibile, posizionata al piano terra.
Il comando di emergenza e la sua funzione dovranno essere chiaramente identificabili a mezzo di adeguata cartellonistica.
6 TIPOLOGIA IMPIANTISTICA E DEI MATERIALI
Nell'esecuzione dell'impianto elettrico in oggetto, i materiali da utilizzarsi dovranno essere di primaria casa costruttrice, dotati, ove previsto, di:
- marchio IMQ (o altre certificazioni ammesse dalla Legge n. 46/1990);
- marcatura CE, come previsto dal D.Lgs. n. 626/1996.
6.1 TIPOLOGIA IMPIANTISTICA
Le tipologie impiantistiche adottate nel fabbricato in oggetto saranno le seguenti:
- Zone esterne con esposizione alla pioggia e a getti d'acqua (illuminazione area posti auto
scoperti):
- impianti con grado di protezione minimo IP55 alimentati da tubazioni interrate (lampioni, eventuale motorizzazione cancello, etc.);
- Zone con esposizione all'umidità ma non a getti d'acqua (piano terra e balconi e logge):
- impianti con grado di protezione minimo IP44 realizzati con tubazioni esterne posate a parete (piano terra, locale autoclave e locale macchine ascensore);
- impianti con grado di protezione minimo IP44 realizzati con tubazioni annegate nella muratura (cantine ed autorimesse, balconi o logge, area posti auto coperti).
- Locali di civile abitazione (appartamenti, vani scale):
- impianti ordinali minimo IP20 realizzati con tubazioni annegate nella muratura o canaletta in pvc a vista, con apparecchiature di comando luce e prese forza motrice della serie civile componibili.
6.2 TIPI DI CONDUTTURE
Le condutture saranno realizzate mediante conduttori in rame del tipo non propaganti l'incendio in conformità alle norme CEI20-22.
Le caratteristiche dei conduttori da impiegare sono, le seguenti:
Cavi di bassa tensione con isolamento termoplastico
- marca: Pirelli, Ceat o equivalente
sigla di designazione: NO7V-K
tensione nominale Uo/U: 450/750 V
grado di isolamento: 3 kV
norme di riferimento: CEI Unel 35752/55/56/57 - CEI 20-22II: altre normative CEI e di Legge (ove applicabili)
- marca: Pirelli, Ceat o equivalente
sigla di designazione: N1VV-K
tensione nominale Uo/U: 0,6/1 kV
grado di isolamento: 4 kV
norme di riferimento: CEI Unel 35752/55/56/57 - CEI 20-22II: altre normative CEI e di Legge (ove applicabili)
- marca: Pirelli, Ceat o equivalente
sigla di designazione: FG7R-FG7OR
tensione nominale Uo/U: 0,6/1 kV
grado di isolamento: 4 kV
norme di riferimento: CEI Unel 35375/76/77 - CEI 20-22II: altre normative CEI e di Legge (ove applicabili)
I cavi saranno posati come di seguito specificati:
- Cavi tipo NO7V-K 450/750 V
- in tubo o canaletta in PVC serie pesante per posa a parete, conforme a norme CEI 23-8 a marchio IMQ, completo di giunti e raccordi per rendere la conduttura minimo IP44 (piano terra e locale macchine ascensore);
- in tubo corrugato in PVC, serie pesante, per posa annegata nella muratura e/o nel calcestruzzo, conforme a norme CEI 23-14 a marchio IMQ (appartamenti, vano scale, autorimesse, cantine ecc);
- Cavi tipo N1VV-K 0.6/1 KV o FG7R 0.6/1kV
- in cavidotti interrati impiegando tubi in PVC serie pesante conformi a norme CEI 23-29 (resistenza allo schiacciamento 750 N) a marchio IMQ (collegamento con vano contatori ENEL, illuminazione area posti auto esterni, eventuale motorizzazione cancello, ecc.) - posa tipo 61;
- in tubo o canaletta in PVC serie pesante per posa a parete, conforme a norme CEI 23-8 a marchio IMQ, completo di giunti e raccordi per rendere la conduttura minimo IP44 (piano terra e locale macchine ascensore);
I cavi di tipo N1VV-K ed FG7R in linea di massima saranno di tipo unipolare per sezioni di fase maggiore o uguale a 25 mm2 e multipolare per sezioni di fase inferiore 25 mm2.
Le sezioni minime dei conduttori da utilizzare saranno conformi a quanto riportato nella tabella 52E della norma CEI 64-8/5 in particolare:
- circuiti di potenza sez. min. conduttori 1,5 mm2
- circuiti segnalazione comando sez.min. conduttori 0.75 mm2
Il conduttore di neutro avrà sempre sezione pari a quella della fase.
I conduttori dovranno essere identificabili mediante la colorazione dell'isolante conformemente a quanto prescritto dalle norme CE116-4, in particolare:
- colore blu chiaro conduttore di neutro
- bicolore giallo verde conduttori di protezione, conduttori equipotenziali, conduttori di terra
Le cadute di tensione tra l'origine dell'impianto utilizzatore e qualunque apparecchio non dovranno superare il 4% della tensione nominale dell'impianto (norme CEI 64-8/5 articolo 525);
Il numero massimo dei circuiti affiancati in fascio e le modalità di posa considerate per il calcolo
delle portate dei conduttori e che quindi vanno rispettate in sede di installazione, sono indicate al relativo
paragrafo di cui sopra (5.3).
I tubi dovranno essere dimensionati in modo da garantire la sfilabilità dei cavi.
Per quanto riguarda i cavidotti interrati, si adotteranno i seguenti distanziamenti (cautelativi, tenuto conto del tipo di cavidotto da realizzare - vedi tipico allegato) da eventuali tubazioni di altri servizi (gas, acqua):
- nei tratti di parallelismo: almeno 50 cm in pianta;
- negli incroci: almeno 30 cm in verticale; la conduttura elettrica va posata sottostante alle altre; nel raggio di 1 m dal punto di incrocio, il cavo non deve presentare giunzioni
Per i distanziamenti tra i cavidotti di energia e i cavidotti telefonici dovranno essere presi opportuni accordi con la Telecom.
Le eventuali giunzioni e le derivazioni dei conduttori, nei tratti interrati, dovranno essere eseguite entro pozzetti, mediante l'utilizzo di apposite muffole stagne all'immersione.
Tutte le tubazioni portacavi, le cassette di derivazione e le cassette di infilaggio, di ciascuno dei seguenti impianti dovranno essere, tra loro, completamente distinte:
- impianto luce e forza motrice;
- impianto citofonico;
- impianto distribuzione segnali TV;
- impianto telefonico;
NOTA: eventuali attraversamenti di strutture con requisiti di resistenza al fuoco, dovranno essere otturati a mezzo di opportune barriere tagliafiamma, in accordo con il grado di resistenza all'incendio prescritto per il rispettivo elemento costruttivo dell'edificio prima dell'attraversamento; il tutto in base alle indicazioni fornite in corso d'opera dalla Direzione Lavori.
6.3 QUADRI ELETTRICI
II progetto di massima in oggetto, prevede la realizzazione al piano terra di ciascuno dei quattro blocchi, all'interno del vano scala di un quadro contatori appartamenti, di un quadro servizi condominiali comuni e di un quadro garage/cantine.
Inoltre, per ciascuno dei quattro elevatori, all'interno del locale macchine, sarà posto il quadro ascensore.
Tutti i quadri dovranno essere realizzati in conformità alle norme CEI ed antinfortunistiche vigenti, con particolare riferimento al D.P.R. 547/55 e alle norme CEI 17-13.
Tutti i quadri saranno realizzati con carpenteria a doppio isolamento.
Tutti i quadri saranno dei tipo esterno per posa a parete, ad eccezione dei centralini installati all'interno degli appartamenti, i quali saranno del tipo da incasso nella muratura.
I quadri saranno realizzati dotandoli di porta esterna trasparente chiudibile a chiave (la chiusura a chiave non è necessaria per i centralini entro gli appartamenti) e controporta e/o portelle modulari, apribili con attrezzo.
Il grado di protezione dei quadri a porte chiuse dovrà essere conforme al luogo di installazione pertanto tutti i quadri installati all'esterno dei fabbricato, ed il quadro ascensore dovranno avere un grado di protezione minimo IP44.
Tutti gli altri quadri ed i centralini all'interno degli appartamenti potranno avere un grado di protezione minimo IP40.
Le apparecchiature utilizzate all'interno dei quadri (interruttori, contattori ecc), dovranno essere di tipo conforme alle norme CEI, coordinati tra loro ove richiesto, secondo le indicazioni dei costruttori.
6.4 PRESE E UTENZE FORZA MOTRICE, APPARECCHI DI COMANDO LUCE
Gli apparecchi di comando luce e le prese a spina previsti nel presente progetto, per l'installazione ove non richiesto un particolare grado di protezione (appartamenti, vani scale ecc.) saranno del tipo civile, componibile.
Nelle aree dove è richiesto un grado di protezione particolare (aree esterne, locale macchine ascensore, garage, cantine ecc), si dovranno utilizzare apparecchiature installate entro scatole per posa a parete e/o incassata, dotate di portello completo di guaina cedevole, minimo IP44.
Tutte le prese a spina della serie civile, da installare, saranno del tipo bipasso italiano 2P+T 10/16A.
L'installatore elettrico dovrà fornire ogni onere ed accessorio per l'alimentazione elettrica degli impianti ascensore e autoclave.
6.5 IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE
Nel progetto in esame, nelle aree comuni, è prevista l'installazione dei seguenti apparecchi di
illuminatone:
- area posti auto scoperti: apparecchio di illuminazione per posa su palo (diametro 60 mm), costituito da base in tecnopolimero con fibra di vetro autoestinguente, diffusore sferico (diametro 200 mm) in acrilico antiurto opale, a doppio isolamento, minimo IP55, completo di lampada fluorescente compatta da 9 W, a marchio IMQ completo di palo di supporto in fiberglass di altezza complessiva minima 2300 mm
- aree posti auto coperti e perimetro fabbricato: apparecchio di illuminazione per posa a parete, costituito da corpo in tecnopolimero autoestinguente e diffusore in vetro lavorato e satinato internamente, a doppio isolamento, minimo IP44, completo di lampada fluorescente compatta da 11 W, a marchio IMQ;
- locale macchine ascensore e locali assemblee condominiali: apparecchio di illuminazione per posa a parete e/o a soffitto, con corpo e schermo in policarbonato, minimo IP44, completo di reattore e di lampade tubolari fluorescenti, a marchio IMQ, da 36W o 58W;
- androne ingresso principale e porticati: apparecchio di illuminazione per posa a soffitto, costituito da corpo in tecnopolimero autoestinguente e diffusore in vetro pressato e satinato internamente, a
doppio isolamento, minimo IP44, completo di lampada fluorescente compatta da 9 W, a marchio IMQ;
- vani scala, corridoi ecc: apparecchio di illuminazione per posa a soffitto e/o a parete, con diffusore in vetro, minimo IP20, completo di lampada fluorescente compatta, massimo 24 W, a marchio IMQ;
L'accensione degli apparecchi di illuminazione esterni al fabbricato (posti auto coperti e scoperti, androne ingresso principale ecc), avverrà a mezzo di interruttore crepuscolare installato sul quadro servizi condominiali comuni.
L'accensione degli apparecchi di illuminazione del vano scala condominiale e del corridoio cantine/autorimesse, avverrà a mezzo di pulsanti locali.
Per l'area in prossimità dei quadri elettrici, per i vani scala, per il locale macchine ascensore e per i percorsi comuni dei garage, è prevista la realizzazione di un impianto di illuminazione di emergenza.
Tale impianto sarà realizzato, in parte dotando di gruppi di emergenza, costituiti da inverter + batterie, alcuni degli apparecchi di illuminazione con lampade fluorescenti, impiegati per l'illuminazione ordinaria, ed in parte mediante apparecchi di illuminazione autoalimentati dotati di lampade fluorescenti 1 x 24 W, in funzione solo emergenza (SE), minimo 1P40, conforme a norme CEI 34-21 e CEI 34-22 a marchio IMQ.
Il complesso apparecchio di illuminazione ordinaria con gruppo di emergenza dovrà essere conforme alle norme CEI 34-21 e CEI 34-22.
L'impianto di illuminazione di emergenza, da realizzare dovrà avere i seguenti requisiti:
- intervento immediato in caso di mancanza tensione della rete;
- autonomia minima di un'ora
6.6 ILLUMINAZIONE VANO CORSA ASCENSORE
E' prevista la fornitura e posa in opera di ogni onere ed accessorio per la realizzazione dell'impianto di illuminazione del vano corsa ascensore.
Il vano corsa, di tipo chiuso, deve essere munito di impianto di illuminazione fisso corredato con almeno 4 apparecchi di illuminazione minimo IP44, dotati di lampade ad incandescenza massimo da 60 W, installati a meno di 7 m l'uno dall'altro e con apparecchi di illuminazione installati nella fossa e nella testata, poste a non più di 0,5 m dalle estremità del vano.
7 IMPIANTO CITOFONICO E APRIPORTA
E' prevista l'installazione di un impianto citofonico comune, uno per ciascun blocco scala, alimentato dal relativo quadro elettrico servizi condominiali comuni.
La porta di accesso al vano scala sarà dotata di elettroserratura, comandata dall'impianto citofonico degli appartamenti.
In prossimità della porta di accesso al vano scala sarà installato un posto esterno di chiamata, con pulsantiera multichiamata e contatto per comando elettroserratura (porta accesso al vano scala).
All'interno di ciascun appartamento sarà installato un posto interno di risposta, dotato di suoneria supplementare, completo di due pulsanti, rispettivamente per l'apertura della porta di accesso al vano scala e per l'accensione della luce del vano scala.
Per ciascuna porta di accesso agli appartamenti è prevista l'installazione di un pulsante di chiamata (senza gruppo fonico, solo pulsante) per il comando di una suoneria di tonalità diversa dalla suoneria dell'impianto citofonico.
In prossimità della porta di accesso al vano scala è prevista l'installazione del comando di apertura della porta del vano scala stesso.
8 IMPIANTO TELEFONICO
Per l'impianto telefonico è previsto il rifacimento degli impianti di distribuzione utilizzando, ove possibile, le condutture esistenti e/o modificandole.
La posa dei cavi e delle apparecchiature sarà realizzata da parte della Telecom.
9 IMPIANTO RICEZIONE SEGNALI TV
E' prevista per ciascun blocco scala, la realizzazione di un impianto centralizzato di ricezione segnali TV terrestri e satellitari, in grado di ricevere le reti nazionali ed i più diffusi canali di emittenti private.
Il centralino degli impianti TV, per l'amplificazione dei segnali, sarà da installare in copertura.
Il centralino sarà alimentato dal quadro servizi condominiali comuni, attraverso una presa a spina.
La descrizione delle apparecchiature impiegate per la realizzazione dell'impianto in oggetto è riportata nel computo metrico allegato.
Lo schermo di tutti i cavi dovrà essere collegato a terra.
L'impianto ed i materiali dovranno essere conformi alle norme CEI 12-15.
Per il fabbricato in esame, risulta necessario proteggere il sistema di antenne contro le scariche atmosferiche collegando a terra il palo di sostegno, in quanto tali antenne, poste del tetto dell'edificio, superano l'altezza massima di 23,5 m rispetto al terreno.
10 IMPIANTO DI TERRA
L'impianto di terra esistente a servizio del complesso edilizio sarà mantenuto, previa verìfica preliminare dei valori di resistenza di terra.
Dai disperSori di terra esistenti sarà derivato, mediante opportuno conduttore di terra (CT), il collettore generale di terra (MT) installato entro idonea cassetta a parete e/o incassata, in prossimità del quadro servizi condominiali comuni.
Al collettore di terra suddetto faranno capo i conduttori di protezione (PE) delle utenze condominiali comuni, i conduttori equipotenziali principali (EQP) delle masse estranee entranti nel fabbricato ed i collettori di terra di ciascun appartamento (tramite idoneo conduttore di protezione), ai quali saranno collegati i conduttori di protezione (PE) delle masse ed i conduttori equipotenziali supplementari (EQS) dei locali contenenti bagni o docce (del rispettivo appartamento).
Dovranno essere realizzati i collegamenti equipotenziali principali per:
- tubazioni gas, acqua
- parti strutturali metalliche;
- eventuali schermi di cavi trasmissione dati e/o segnali entranti nell'edificio;
- masse estranee diverse dalle precedenti.
Successivamente, non facendo parte del presente progetto, dovranno essere realizzati i collegamenti equipotenziali supplementari nei locali con bagni o docce.
Per le varie parti dell'impianto di terra si utilizzeranno conduttori in rame aventi le seguenti sezioni:
- CT conduttore di terra (dal dispersore al collettore di terra): 35 mm2 (corda di rame isolata tipo N07V-K di colore giallo/verde).
- EQP conduttori equipotenziali principali (dal collettore di terra alle masse estranee): 16 mm2 (corda di rame isolata tipo N07V-K di colore giallo/verde).
- EQS conduttori equipotenziali supplementari bagni: 6 mm2 (corda di rame isolata tipo N07V-K di colore giallo/verde).
- PE conduttori di protezione: sezione pari a quella del conduttore di fase (S) per S < 16 mm2, pari a 16 mm2 per S fino a 35 mm2, pari a S/2 per S > 35 mm2 (corda di rame isolata tipo N07V-K di colore giallo/verde) (tabella 54F CEI 64-8/5).
L'impianto di terra dovrà essere realizzato nel rispetto di quanto prescritto dalle norme CEI 64-8.
11 ALLEGATI
- Computo metrico di massima degli impianti elettrici aree comuni.
- Tavola IE 101 - Pianta piano terra e sesto con posizionamento indicativo quadri elettrici e apparecchi di illuminazione area parcheggio.