La Repubblica 2004
30 aprile 2004
Nuovo episodio di violenza nel casermone del Bologna 2
Picchiato dagli ex inquilini
"Vattene o ti uccidiamo"
Dal casermone di Bologna 2, l'alveare di cemento con 194 appartamenti abitati da 700 persone, quasi tutti immigrati e che sorge tra l'aeroporto e Calderara di Reno, gli italiani appena possono se ne vanno.
Tutti. Ma non lui. Riccardo Gamberini, operaio edile di 48 anni, nell'edificio che nel corso del tempo è diventato un po' il simbolo del degrado della periferia, ha invece scelto di viverci.
Perchè lì ha un appartamento e anche perché con la sua presenza ha voluto contribuire al piano di riqualificazione dell'area di via Garibaldi 2 firmato a inizio anno tra i proprietari dell'edificio e le istituzioni.
Per ricominciare senza paura.
Lui di paura non ne ha avuta, un mese fa ha lasciato la sua casa di via Segantini, a Santa Viola, è andato a vivere nel casermone ed è finito all'ospedale.
Lunedì scorso, verso le 22,30 due tunisini, i suoi ex inquilini che gli dovevano circa 9 mila euro per due anni di affitto arretrato e per questo sfrattati, dopo una animata discussione lo hanno gettato a terra e preso a calci e pugni, con una promessa: O te ne vai, o ti facciamo fuori.
Angelo Rizzi, dell'associazione Rinascita area via Garibaldi e presente all'aggressione dice:
Le promesse fatte non sono state mantenute e qui la situazione continua a peggiorare.
11 aprile 2004
APPUNTAMENTI in COMUNE
Calderara di Reno
Il benessere di una comunità parte dall'attenzione ai giovani e alle fasce deboli
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Calderara di Reno si racconta e lo fa proseguendo il percorso di approfondimento avviato sabato 3 aprile su queste pagine.
Ci racconta questi anni di impegno e di attività incessante, ci ricorda le sfide e le conquiste di un paese che ha fatto grandi passi avanti, grazie alla risoluzione di importanti questioni come la viabilità e la condizione di degrado e microcriminalità del Garibaldi 2.
Problemi che hanno impegnato considerevolmente questa giunta e che oggi attraverso l'avvio di progetti di riqualificazione e di interventi strutturali gettano le basi per una vivibilità nel territorio molto più qualificata.
E' tempo quindi di investire ulteriori risorse nel benessere dei suoi cittadini, sviluppando sia il sostegno alle fasce deboli che incrementando gli interventi legati alle politiche giovanili e promuovendo l'agio.
Per fare questo, Calderara prosegue il suo cammino di crescita, attuando politiche innovative e moderne senza perdere di vista le sue radici, che rappresentano ancora oggi il suo tratto distintivo, valorizzando e recuperando la memoria, i valori e il patrimonio culturale di queste terre, con cui accrescere la partecipazione e il senso di appartenenza e di identità.
E proprio al primo cittadino di Calderara di Reno, Matteo Prencipe, chiediamo di spiegarci quali attività ha messo in campo per raggiungere questi obiettivi.
4. Sostenere questo percorso di crescita che rende Calderara sempre meno vicino alla conformazione originaria di comune rurale periurbano e sempre più incentrato sull'assetto produttivo e tecnologico, significa anche erigere solide basi per il futuro del paese e dei suoi abitanti e quindi puntare l'attenzione versi i giovani per conseganre loro un luogo in cui la qualità della vita sia elevata. Quali politiche avete attuato per cogliere e rispondere alle loro esigenze?
I giovani rappresentano una delle nostre principali priorità.
Il fatto di aver istituito una nuova delega alle politiche dell'infanzia, non prevista dal programma di mandato, è un segno inequivocabile dell'impegno assunto per promuovere interventi e iniziative qualificanti e stimolanti per la crescita dei nostri giovani e soprattutto capaci non solo di dare risposte efficaci alle esigenze di oggi, ma di sapersi proiettare nel futuro consegnando nelle loro mani un paese nel quale 'stare bene'.
Siamo, intanto, uno dei pochi comuni ad aver messo a norma e ristrutturato tutte le scuole esistenti, ampliando l'offerta mediante la creazione di 5 sezioni in più tra nido e materna e aprendo il centro giochi - ludoteca di Longara, che accoglie bambini da 0 a 3 anni al mattino e da 0 a 12 nel pomeriggio.
Abbiamo, inoltre, firmato una convenzione con le scuole materne parrocchiali di Longara e Calderara, per dare pari opportunità a tutti e favorire l'integrazione dei saperi, dei programmi e della continuità didattici educativi.
Parallelamente abbiamo dato vita a iniziative che favorissero la riflessione e l'arricchimento del nostro patrimonio culturale e umano, il senso di appartenenza, di aggregazione e la solidarietà, come il progetto Chernobyl, le adozioni a distanza, l'adesione al Centro Regionale "Città amiche dell'infanzia e dell'adolescenza" e il progetto 'Cinescuola' per approfondire lo sguardo, soprattutto dei giovani, sugli eventi locali e sui tragici avvenimenti internazionali durante la II Guerra Mondiale.
Calderara di Reno è uno dei pochi comuni della Provincia che ha investito considrevoli risorse per le politiche giovanili, con particolare attenzione alla fascia degli adolescenti.
Abbiamo avviato un progetto biennale integrato tra COPAS, scuola media e Centro Giovani "anni verdi" e assegnato due spazi per i giovani nelle frazioni di Lippo e Longara.
Ma per i nostri giovani c'è ancora tanto da fare, vanno potenziate le occasioni che favoriscano l'incontro e il lavoro su obiettivi comuni, coinvolgendo il volontariato, i cittadini ... E questa sarà certamente una priorità del prossimo mandato.
E siccome lo sport è un importante stumento di socializzazione e conosenza di sè, nell'anno dedicato allo sport, precisamente ad aprile, grazie ad un accordo sottoscritto con privati, partiremo con i lavori di ampliamento di tutta l'impiantistica sportiva del territorio, con un investimento di 4 miliardi e 200 di vecchie lire.
5. Cosa ci può dire invece in merito alle politiche sociali e alle altre fasce deboli: disabili, anziani e in materia di tutela dei minori?
Abbiamo istituito un nuovo servizio di tutela dei minori e delle famiglie mediante un accordo di programma con Zola Predosa ed Anzola dell'Emilia; sperimentando, inoltre, il ritiro della delega ad AUSL per una gestione diretta di tali problematiche.
Con il privato sociale abbiamo progettato e finanziato iniziative come il "Progetto Giovani", "Dall'accoglienza all'orientamento", "interventi educativi di gruppo".
Abbiamo sistemato il Centro Diurno, che può ospitare 15 persone e potenziato il servizio di assistenza domiciliare, partecipando all'erogazione degli assegni di cura a favore di anziani assistiti a domicilio.
Ci siamo attivati per promuovere iniziative legate all'inserimento degli stranieri, con particolare riferimento ai minori del Garibaldi 2 e del Bargellino e questo ha condotto di fatto ad avviare percorsi di interazione e collaborazione con il gruppo di islamici e la nascita del centro culturale multietnico all'interno del Garibaldi 2.
Sono stati realizzzati progetti individuali per l'accesso al lavoro e ai mutui per l'acquisto della casa, oltre a progetti di intervento nelle tossicodipendenze e alla compartecipazione al fondo sociale per l'affitto.
E' nata, inoltre, la consulta per l'associazionismo e il volontariato.
Sono stati istituiti: un fondo sociale per la non autosufficienza per aiutare le famiglie con parenti non autosufficienti o cittadini con gravi problemi di disabilità; un primo piano sociale di zona con i comuni del distretto di Casalecchio di Reno e attività di supporto alle famiglie, che devono trovare un altro alloggio a seguito della riqualificazione del Garibaldi 2.
6. Qualità della vita significa anche attenzione all'ambiente. Cosa avete fatto in proposito?
Sono diverse le iniziative messe in campo per salvaguardare l'ambiente e sensibilizzare i cittadini ad un suo uso consapevole e rispettoso 'utilizzo', che favorisca il benessere dei luoghi in cui viviamo e di noi stessi.
Abbiamo aderito ad "Agenda 21", avviando la raccolta differenziata dei rifiuti con un incremento del 23% circa e affidando alla società pubblica "Geovest" in ambito persicetano-modenese la gestione diretta dei servizi legati ai rifiuti.
Abbiamo aderito al progetto "Una soluzione chiave per i rifiuti", svolgendo azioni di tutela e salvaguardia dell'inquinamento elettromagnetico e monitoraggio del territorio, curando i parchi e le oasi e lavorando al Piano energetico provinciale.
Abbiamo, inoltre, potenziato l'attività di protezione civile, attraverso l'acquisto di equipaggiamento, la stipula di convenzioni con organizzazioni di volontariato, il servizio di monitoraggio del territorio per 5 giorni alla settimana, l'assegnazione di una sede ai volontari di Protezione civile, vigilanza ambientale e la predisposizione del nuovo piano di protezione civile.
7. Tutto questo in termini di bilancio cosa ha comportato?
La struttura del bilancio, pur con i consistenti investimenti e gli interventi realizzati per migliorare la qualità della vita di Calderara, è rimasta stabile, soprattuto se pensiamo che in questi cinque anni l'aumento di spesa corrente è stata pari al 5%.
Le tariffe non hanno subito incrementi e la pressione tributaria si è mantenuta su livelli equilibrati.
Calderara di Reno, infatti, è uno dei comuni con l'aliquota Ici sulla prima casa più bassa (4,8 per mille) e uno dei pochi ad aver applicato lo 0,10 di addizionale Irpef.
Tutto questo in un quadro complessivo difficile, in cui sono stati ridotti i trasferimenti agli enti locali, mettendo a dura prova il mantenimento dei servizi erogati e limitando fortemente la capacità di autonomia impositiva degli Enti.
3 aprile 2004
APPUNTAMENTI in COMUNE
Calderara di Reno
Il percorso di crescita di Calderara di Reno attraverso la risoluzione di importanti questioni
INFORMAZIONE PUBBLICITARIA
Si apre con questa pagina - per proseguire domenica 11 aprile - uno spazio di approfondimento per conoscere meglio Calderara di Reno, un comune che per la sua vicinanza a Bologna, è sempre più collegato alla realtà cittadina, e che in questi trent'anni è cresciuto notevolmente sia dal punto di vista residenziale, grazie anche al livello dell'offerta abitativa, che dal punto di vista produttivo.
Un Comune che, per la posizione strategica che riveste il suo territorio, ha dovuto fare i conti con alcune problematiche, oggi in fase di risoluzione grazie all'impegno e all'attività di questa Amministrazione comunale.
Il problema della viabilità, per esempio, dovuta anche alla vicinanza dell'aeroporto e la situazione di degrado e di criminalità in cui versava lo stabile del Garibaldi 2, oggi interessato dal piano di recupero urbanistico che, grazie agli accordi di programma tra Comune di Calderara di Reno, Regione, Provincia e Prefettura di Bologna, entro il 2007 consegnerà nelle mani dei cittadini una struttura completamente riqualificata.
Rivolgiamo alcune domande al sindaco, Matteo Prencipe, che in questi cinque anni di attività amministrativa ha dovuto caricarsi sulle spalle le 'difficoltà' di questo paese, trovando le soluzioni - ma soprattutto impegnandosi per sostenerle e renderle concrete! - con cui consegnare ai cittadini calderaresi una realtà nella quale vivere sotto l'egida della qualita e del benessere.
Anni senza dubbio impegnativi e importanti, perché interessati da un processo di riqualificazione di Calderara di Reno, che da un lato ha previsto consistenti interventi infrastrutturali e dall'altra ha reso urgente la risoluzione di alcune problematiche che impedivano, di fatto, il raggiungimento di una buona vivibilità come, appunto, la questione Garibaldi 2 e la viabilità.
1. Sta volgendo al termine il mandato amministrativo, che ha preso il via, peraltro, attraverso un grande consenso elettrale nel '99, cosa può dirci di questi anni di attività, qual'è il bilancio rispetto alle cose promesse in campagna elettorale?
Questi anni di attività amministrativa hanno rappresentato per me una sfida impegnativa e complessa.
Mi trovavo dinanzi un territorio con un grande potenziale, ma con tanto da fare per migliorare la qualità della vita dei suoi abitanti.
La situazione del Garibaldi 2 aveva minato il clima di sicurezza e di decoro dei calderaresi e il nostro paese era percepito come un posto di passaggio, contrassegnato da un'immagine di squallido degrado, sul quale prontamente, con determinazione e rigore, siamo intervenuti.
Oggi il programma di riqualificazione di quello stabile è partito, attraverso la ristrutturazione degli alloggi, la collocazione della nuova stazione dei Carabinieri e della polizia municipale nell'ambito della struttura, allontanando coloro che avevano determinato situazioni di micro e macro criminalità al suo interno e intervenendo attraverso progetti di socializzazione, tesi a favorire le relazioni interpersonali, soprattutto con le donne straniere e i loro bambini, contribuendo a creare un clima di serena convivenza e di scambio reciproco di esperienze e saperi.
La viabilità era ed è ancora la nota dolente di questo territorio; interessato dalla vicinanza dell'aeroporto, il cui progetto di allungamento della pista ha previsto cantieri e chiusura di strade che hanno creato disagi alla mobilità.
Possiamo però dire di essere giunti alla fase finale di questo percorso critico; che vedrà tra i vari interventi, l'ampliamento della Persicetana, con il tombamento del fosso di via del Vivaio e via Turrini e i lavori sulla via Finelli, che sarà riaperta in questi giorni e su via della Salute, pronta invece nella primavera del 2005.
Sono al via anche i lavori della nuova viabilità che, dalla Persicetana si congiungerà alla circonvallazione evitando finalmente i due passaggi a livello di via Roma, che hanno determinato negli ultimi decenni una barriera quasi insormontabile per raggiungere Calderara.
Abbiamo ampliato via Stelloni Ponente da Sala Bolognese a Longara; realizzato il sottoferrovia e la rotonda di via San Vitalino e ,ancora, la sottoferrovia di via Pradazzo, mettendo, inoltre, in sicurezza via Longarola, da Longara a Castel Campeggi.
Intanto, stiamo portando avanti la riqualificazione del tratto centrale di via Roma, che consentirà spazi di incontro e di aggregazione, creando un cuore pulsante all'interno del paese, che dia vitalità alle attività produttive e alla vita stessa di Calderara di Reno.
Questi due temi hanno richiesto all'Ammministrazione un impegno considerevole, ma è altrettanto vero che rappresentano traguardi importantantissimi per la vivibilità del nostro territorio, di cui oggi siamo particolarmente fieri.
Ad alcuni interventi si poteva forse dare più attenzione, ma è pur vero che i problemi erano davvero complessi.
Per questo, riteniamo di meritare la comprensione dei cittadini per l'intenso lavoro svolto per il bene della comunità in questi anni, pur scusandoci per i disagi che i cantieri hanno comportato, ma sicuri di aver dato un buon contributo a sciogliere quei nodi che da tempo erano irrisolti.
2. Ma a fronte della realizzazione di nuovi spazi, quindi in un certo senso di contenitori, è necessario dare vita a politiche che consentano a tali spazi di riempirsi di contenuti. Compito di una Amministrazione comunale è quindi quello di fsvorire progetti, relazioni e tutto ciò che rappresenta la vita vera di un paese. Cosa ha fatto in questo senso, questa Amministrazione?
Il nostro lavoro è stato sempre teso ad affiancare alla realizzazione di opere pubbliche, la concretezza di progetti che ne favorissero la vera fuizione, affinché i cittadini si sentissero e fossero realmente i veri protagonisti di questa realtà.
Per tale motivo, abbiamo puntato l'attenzione sulle loro specifiche esigenze.
Lo abbiamo fatto creando una sorta di circolo virtuoso dell'ascolto, che ci consentisse di metterci realmente al servizio dle cittadino, attraverso assemblee pubbliche, ricevimento dei cittadini anche nelle frazioni, ampliamento dei servizi erogati dall'URP (Ufficio Relazioni con il pubblico) e avvio del SUAP (sportello unico per le attività produttive).
Questo paese è oggi costituito in larga maggioranza da neo residenti che provengono dalla città, quindi di un comune che possiamo definire di 'nuova formazione' con radici ereditarie molto deboli.
E' allora più che mai importante favorire spazi e momenti di incontro e interazione, che conducano alla condivisione dei valori e degli obiettivi per il miglioramento di questa realtà, valorizzandone le peculiarità e le tradizioni, per essere percepita e vissuta come luogo di 'appartenenza'.
Alcune iniziative tese a favorire questi spazi di incontro sono: il Carnevale, la festa di Primavera, la Settimana Calderarese, la rassegna estiva di cinema, Ottobre Calderarese, il Natale per i bambini, le sagre e le feste delle frazioni.
Quest'anno, tra l'altro, abbiamo organizzato le celebrazioni del Bicententenario della nascita del Comune di Calderara di Reno, in collaborazione con il gruppo di Ricerca Storica: un percorso di conoscenza attraverso i duecento anni di storia e di eventi del nostro comune per recuperare le nostre radici e comprendere il nostro presente.
3. Aprirsi ai cittadini, in una logica innovativa, è per un Comune segno di competenza e capacità, significa per chi amministra, sapere assumersi le responsabilità insite in ogni scelta, con coerenza, cogliendo il cambiamento che in questi anni ha investito la pubblica amministrazione e sapendola rinnovare pur nel rispetto delle peculiarietà di ogni singola realtà e persona. In questo senso, come avete agito?
Abbiamo dato spazio all'ascolto dell'esterno, ma con la stessa attenzione abbiamo cercato di cogliere quanto proveniva dall'interno della struttura, qualificando il personale e investendo maggiori risorse sulla formazione professionale, rivedendo le modalità operative e gestionali per sviluppare un nuovo assetto organizzativo capace di rispondere al meglio alle mutate esigenze del Comune e dei cittadini, anche attraverso un sistema di monitoraggio in grado di verificare l'efficacia del percorso intrapreso.
Per fare questo è stato necessario dotarsi di un nuovo sistema informativo-informatico, che ha condotto al miglioramento della gestione software, Internet, posta elettronica, banche dati on line.
E' stato creato uno spazio web presso il server della Provincia per facilitare il reperimento della modulistica necessaria al SUAP, e predisposto il sito comunale al fine di facilitare l'accesso dei cittadini ai procedimenti, riorganizzato l'assetto informatico della biblioteca comunale, realizzato il SIT (Sistema Informativo Territoriale), che pochi comuni possono vantare e che supporta l'attività di pianificazione generale (viabilità - programmazione scolastica - attività commeraciali ed elaborazione PRG)).
E ancora l'adesione al progetto SAIA che consente lo scambio di dati istituzionali tra comuni ed altri Enti.
Abbiamo cercato, attraverso queste molteplici attività, di anticipare le esigenze e comunque di fornire tutti i supporti possibili per migliorare le condizioni di vita delle persone.
Per esempio, abbiamo attivato presso l'Urp l'Informagiovani, istituendo una apposita bacheca con dati sulle opportunità lavorative e formative; abbiamo realizzato corsi rivolti alla cittadinanza, istituito il Comitato Aziendale alle Pari Opportunità con un suo regolamento e organizzato un corso di orientamento al lavoro per donne straniere; aderito al progetto regionale 'Oltre la strada' per la lotta alla tratta degli esseri umani e per interventi sulla prostituzione sulla strada e stipulato la convenzione con il centro di ascolto Udi per l'ausilio e la consulenza legale di donne in condizioni di difficoltà.
6 gennaio 2004
Tante le apparizioni della "vecchia" in città. Sala Borsa Ragazzi aperta
L'Epifania
Piovono i doni tra aeroporto e condominio
La Befana quest'anno porterà una pioggia di doni in tanti luoghi, dagli ospedali fino al condominio Bologna 2 di Calderara, dall'aeroporto all'Antoniano dove Lucio Dalla canta per i bambini dei poliziotti
Corteo coi Re Magi
Invasioni di Befane
Gran festa in piazza
Dalle 15 sfilano in via Indipendenza bambini e adulti in costume, cammelli e greggi
Arriva su una slitta accompagnata dagli spazzacamini per una grande festa in piazza Nettuno.
Appare in ospedale, prima al Rizzoli e poi al Gozzadini.
Porta regali ai bambini presenti in aeroporto per raccogliere fondi per l'Africa.
Approda al circo tra clows ed elefanti.
Fa la sua comparsa all'ex Bologna 2, al centro Meridiana e in tante festicciole in provincia.
E' la Befana, la vecchina tanto amata dai bambini.
Ma l'Epifania quest'anno fa rivivere anche la sacra rappresentazione dell'arrivo dei Re Magi, una parata religiosa e spettacolare lungo via Indipendenza, voluta dal Comune e inserita in Viva Bologna.
Ecco una guida agli eventi della giornata.
Befana del Comune. Si inizia alle 10 in piazza Nettuno con l'arrivo della vecchietta su una slitta originale dell'Ottocento, accompagnata da due spazzacamini su trampoli che si esibiranno in giocolerie e arti da mangiafuoco.
La festa si sposta alle 11,30 nella piazza coperta della Sala Borsa dove la compagnia teatrale Girovago e Rondella farà divertire i bambini con il circo ecologico.
Per l'occasione la biblioteca ragazzi resta aperta tutta la mattina, offrendo la possibilità a bambini, ragazzi e genitori, di conoscerla.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15, c'è l'arrivo dei Re Magi.
La rappresentazione, che riprende una tradizione introdotta nel 1955 dal Cardinal Lercaro, è organizzata dall'Agio, l'Associazione Giovani per l'Oratorio, che gestisce le attività dell'Isola Montagnola.
La sfilata, la cui ultima edizione si è tenuta nel 1971, partiva dall'Istituto Salesiani di via Matteotti, proseguiva per via Indipendenza e si concludeva in San Petronio, coinvolgendo decine e decine di figuranti in costume nonché cammelli e altri animali (un anno i cammelli furono sostituiti addirittura da tre elefanti).
Alle 15 di oggi oltre duecento bambini e adulti in costume si mettono in marcia dal parco della Montagnola, percorrono via Indipendenza e giungono sul sagrato di San Petronio dove, verso le 17, i Magi donano oro, incenso e mirra al Gesù Bambino.
Illuminati da una stella cometa sorretta da tanti bambini vestiti da angeli, pastori, viandanti affiancati dai loro asinelli, soldati romani a cavallo, zampognari e suonatori di chiarine, mescolati a un gregge di cento pecore, accompagnano i tre Re Magi sui cammelli (sono quelli del circo Embell Riva)
Befana in Ospedale. E' dal 1985 che il cardinale Giacomo Biffi visita i reparti pediatrici degli Istituti Ortopedici Rizzoli in occasione dell'Epifania, un'occasione per rendere felici i piccoli ospiti costretti a trascorrere queste giornate di festa in ospedale.
Alle 10 il cardinale celebra la messa nella chiesa dell'antico cenobio poi visita i reparti insieme al commissario straordinario dell'Istituto Danilo Morini.
Alle 17,30 messa di Biffi in San Pietro.
La Befana va in visita anche nei reparti di Neurologia e Chirurgia del Gozzadini grazie alla Fanep.
Impersonata da Giuseppina Calzati, la Befana arriva tra i bambini alle 11, portando allegria, doni e divertimento.
Oltre ad Emilio Franzoni, presidente della Fanep, sarà presente il cantante Andrea Mingardi.
Befana del Poliziotto. All'Antoniano dalle 10 spettacolo per bambini e distribuzione doni ai figli dei poliziotti. Interviene anche Lucio Dalla.
Befana all'Aeroporto. Alle 1,30 nell'area arrivi internazionali del Marcini, vicino alla Parete della Cultura, il Coro Voci Bianche di Ozzano Emilia diretta da Ida Del Verme e Silvia Telloli, esegue alcuni brani del suo repertorio.
Un'occasione per ascoltare musica, assaggiare dolci e acquistare i poster della mostra della fotografa bolognese Anna Rosati, "Il colore dell'acqua", dedicata all'omonimo progetto di cooperazione, realizzata dal Cefa in Africa, a cui andranno i contributi raccolti.
Befana al Circo e altrove. Ad accogliere i bambini al circo Embell Riva, in corso al Parco Nord, sarà oggi la Befana (orari spettacoli 10,30, 15,30 e 18,30), che offrirà pandoro, caramelle e altri cotillons.
Dalle 10 festa della Befana nell'atrio del condominio ex Bologna 2 di Calderara di Reno (via Garibaldi 2) che sta faticosamente uscendo dallo stato di degrado in cui versava.
Befana in festa dalle 17 all'associazione "Noi donne insieme" di via Decumana 52 con pasticcini e spettacolo di danza del ventre.
Alle 17,15 nella parrocchia di San Ruffillo rappresentazione del Presepe Vivente, mentre dalle 15 spettacoli e dolciumi per l'Epifania al centro Meridiana di Casalecchio di Reno.
E' invece annullata, per lo sciopero a oltranza delle corse dei cavalli, la "Festa della Befana" all'Ippodromo Arcoveggio.