SICUREZZA: OLTRE 6 MILIARDI DALLA REGIONE A BOLOGNA E PROVINCIA. NEL CAPOLUOGO FINANZIATI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE NELLE AREE DI PIAZZA VERDI, DELLA STAZIONE E DELLA MONTAGNOLA. INTERVENTI ANCHE A CALDERARA. COMPLESSIVAMENTE IN EMILIA ROMAGNA STANZIATI OLTRE 40 MILIARDI.
ERRANI: L'IMPEGNO DELLA REGIONE PER LA SICUREZZA A FIANCO DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI E DEI CITTADINI
Sei miliardi e 151 milioni per la sicurezza urbana tra Bologna e provincia.
Sono i contributi che la Regione Emilia Romagna ha concesso per sostenere progetti di riqualificazione, recupero e messa in sicurezza di aree cittadine.
Complessivamente su scala regionale la Regione ha stanziato oltre 40 miliardi.
Di questi 32 miliardi e 770 milioni serviranno per finanziare, con contributi al 50%, 13 progetti pilota presentati da altrettanti comuni (tra cui quelli di Bologna e Calderara), mentre 7 miliardi e 230 milioni andranno a sostenere interventi di coordinamento delle polizie municipali con quelle nazionali secondo quanto sarà previsto da una specifica convenzione tra la Regione Emilia Romagna e il Governo.
Del "pacchetto sicurezza" fanno infine parte 800 milioni a favore di 33 progetti contro il degrado e la microcriminalità presentati da enti locali e associazioni.
Illustrando l'iniziativa il presidente della Regione Vasco Errani ha detto: questo intervento dimostra con i fatti l'impegno della Regione sul fronte della sicurezza e della lotta al degrado urbano. Ritengo che il compito della Regione debba essere quello di affiancarsi alle città sulla base dei problemi, delle priorità e delle modalità da loro stesse indicate, valorizzando l’azione degli amministratori e dei cittadini.
A Bologna gli interventi più rilevanti riguardano alcuni spazi pubblici del centro storico cittadino che versano in particolari condizioni di degrado e insicurezza: piazza Verdi e le strade adiacenti, la zona della stazione, piazza 8 Agosto e il parco della Montagnola, oltre a piazza XX Settembre.
In queste zone è prevista la realizzazione di un diffuso sistema di videosorveglianza e telesoccorso, insieme all'attivazione di un sistema di radiolocalizzazione per le auto della polizia municipale.
Verranno attivati inoltre "sportelli sicurezza" per le richieste e le segnalazioni dei cittadini.
Gli sportelli dovranno operare in modo integrato con i settori della polizia amministrativa, della manutenzione e del sociale.
Questo progetto, presentato dal Comune di Bologna, prevede un costo di 4 miliardi e 531 milioni di cui 2 miliardi e 265 milioni, verranno finanziati dalla Regione.
Sempre nel bolognese, a Calderara di Reno il progetto attivato prevede la radicale trasformazione del residence Bologna 2, uno dei punti di maggior sofferenza in termini di sicurezza, disordine ed emarginazione sociale dell'intero territorio regionale, in 4 corpi verticali delle dimensioni di un normale condominio.
Il primo sarà destinato ai proprietari residenti, il secondo all'edilizia residenziale pubblica e in particolare per le famiglie immigrate presenti nel complesso, il terzo sarà un foresteria per le forze dell'ordine, il quarto un albergo/residence.
Questa azione di riqualificazione, che comprende anche gli spazi comuni ERP, l'illuminazione, i parcheggi e piste ciclabili costerà 7 miliardi 440 milioni di cui il 50%, pari a 3 miliardi 720 milioni, a carico della Regione.
Sempre nel bolognese la Regione ha stanziato oltre 129 milioni a favore dei Comuni di Bologna, Monzuno, Casalecchio di Reno e Malalbergo per progetti relativi alla sicurezza.
A Bologna verrà realizzato un progetto per il controllo e la sorveglianza del Parco della Montagnola (costo 130 milioni, contributo 40); a Monzuno l'intervento ( costo 23 milioni, contributo 9) prevede azioni nella località Brento per ridurre l'isolamento dei residenti, mentre a Casalecchio saranno realizzati interventi per attenuare la conflittualità sociale tra Rom e residenti (costo 102 milioni contributo 40) .
Infine a Malalbergo verrà affrontato il problema della sicurezza e dei suoi aspetti collegati all'immigrazione attraverso la conoscenza reciproca tra cittadini di diverse nazionalità.
Sono previste, anche in collaborazione con i Comuni circostanti, mostre fotografiche, concorsi letterari, trasmissioni radiofoniche e un corso di lingua araba rivolto agli operatori di polizia (costo 130 milioni contributo regionale 40).
Altri finanziamenti sono stati destinati a progetti per la sicurezza curati da associazioni e organizzazioni di volontariato per un totale di quasi 38 milioni: si tratta di Noi Donne Insieme (circa 8 milioni), il Gruppo di lavoro e ricerca sulla violenza alle donne (10 milioni), Gruppo San Bernardo (10 milioni), Comitato Piazza Verdi (10 milioni).
È un ulteriore importante passo in avanti – ha detto l'assessore regionale alla riqualificazione urbana Pier Antonio Rivola – sulla strada del recupero urbano, sulla base di criteri di qualità, fattibilità e coerenza dei progetti presentati.
L'assessore alle autonomie locali Luciano Vandelli ha sottolineato l'importanza della collaborazione tra la Regione e gli Enti locali.
Questo intervento - ha detto - dimostra che anche nelle politiche della sicurezza in Emilia Romagna si è ormai raggiunto un alto livello di integrazione tra Regione, Comuni e Province. Si tratta di continuare in questa direzione all'insegna del decentramento e della valorizzazione dell'iniziativa locale.