AL VIA I PROGRAMMI DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
(Bologna, 8 novembre 2000) - Il Consiglio ha approvato (voto favorevole di ds, ppi, i democratici, prc, pdci, riformisti pri-sdi, verdi; astensione di an, fi, ccd, per l'Emilia-Romagna; voto contrario della lega) i criteri di ripartizione delle risorse per i programmi di riqualificazione urbana.
I fondi regionali (in tutto 177,6 miliardi) sono stati assegnati a 52 comuni, su circa 100 che hanno presentato progetti, in base a una graduatoria che tiene conto: dell'entità del finanziamento richiesto, del punteggio assegnato dal nucleo provinciale di valutazione, della dimensione demografica e della tensione abitativa.
Insieme alla delibera è stato votato un ordine del giorno (voto favorevole da tutti i gruppi, tranne dalla lega che si è astenuta), predisposto da Gian Carlo Muzzarelli e già approvato in commissione "territorio, ambiente, trasporti", che impegna la Giunta a garantire l'operatività dei programmi di riqualificazione, in particolare assicurando le integrazioni finanziarie eventualmente necessarie a questo scopo.
IL DIBATTITO
Marcello Bignami (an) ha osservato tra l'altro che nella definizione dei parametri per la graduatoria si fa riferimento a classificazioni definite su base nazionale e non regionale, con il rischio di inadeguatezza dei criteri alla situazione del territorio emiliano-romagnolo.
Non sono poi abbastanza esplicite, per Bignami, le motivazioni dell'esclusione dal finanziamento di alcuni comuni (ad esempio di Bondeno).
Per Daniela Guerra (verdi), favorevole, la delibera è un atto importante e credibile per avviare la riqualificazione delle città.
I criteri adottati per la graduatoria (in particolare la densità abitativa), ha dichiarato la consigliera, potrebbero favorire i grandi centri a danno dei minori, ma, ha aggiunto, è ancora possibile ovviare a questo problema.
Anche Bruno Carlo Sabbi (pdci), pur favorevole, ha evidenziato la scarsità delle risorse attribuite ai piccoli comuni, ha inoltre insistito sulla necessità di utilizzare i fondi per dare risposta concreta ai bisogni reali delle fasce più deboli della popolazione, in particolare a quello degli alloggi in affitto.
Sabbi infine ha evidenziato che i fondi destinati a Calderara di Reno, per la loro esiguità, contrastano con la volontà più volte espressa dall'assessore Rivola di dare corso al recupero delle aree degradate di quel comune.
Il provvedimento, per Lia Amato (prc), va nella direzione giusta poiché agevola il rilancio delle politiche sociali in questo settore, a cui la nostra Regione, - ha detto la consigliera - deve dedicare non solo risorse finanziarie ma anche adeguati strumenti politico-amministrativi.
La consigliera si è in particolare soffermata sui bisogni abitativi ai quali a cui vanno date risposte, non solo in termini quantitativi ma anche qualitativi (rilancio dell'edilizia residenziale pubblica, recupero del patrimonio edilizio sfitto, risanamento del patrimonio degradato, canoni sociali, ecc).
Secondo Fabio Filippi (fi) sulle modalità di ripartizione dei fondi nella maggioranza non c'è accordo, come testimoniano le diverse posizioni emerse durante l'esame del provvedimento in commissione.
L'esponente di forza italia ha poi contestato l'esiguità dei fondi attribuiti ai piccoli comuni e il finanziamento di opere di immediato impatto visivo, come strade e palazzi, a discapito di opere infrastrutturali di minore visibilità ma di maggiore utilità.
L'assessore Rivola nel suo intervento ha toccato gli argomenti oggetto di rilievi nel corso del dibattito.
Ha evidenziato l'oggettività dei parametri scelti; ha confermato l'impegno per il recupero della zona degradata del comune di Calderara, precisando che per la consistenza degli interventi da effettuare questi sono stati distribuiti su vari progetti; ha chiarito che il provvedimento in discussione non è finalizzato solo a rispondere ai bisogni abitativi ed ha precisato che il 71% delle risorse è stato attribuito ai grandi comuni della regione ed il 29% a quelli di piccole dimensioni.
Le precisazioni dell'assessore hanno soddisfatto Sabbi, in particolare quelle su Calderara, che in dichiarazione di voto ha preannunciato il voto favorevole al provvedimento.
Anche Bignami ha preso atto delle dichiarazioni di Rivola, e, pur esprimendo l'astensione sulla delibera, ha dichiarato voto favorevole all'ordine del giorno che l'accompagna.
Alcune precisazioni di Rivola hanno convinto anche Lamberto Cotti, favorevole al provvedimento, il quale ha però evidenziato l'opportunità che il Consiglio sia coinvolto anche nella scelta dei criteri di applicazione delle leggi regionali.