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PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
"GARIBALDI 2"



PROGETTO PILOTA SUL MIGLIORAMENTO DELLA
SICUREZZA DEGLI SPAZI DELLA CITTÀ



2       Le azioni sul fronte sicurezza

Come richiamato in premessa, le azioni sul fronte sicurezza non sono a se stanti, ma strettamente connesse all'intera opera di riqualificazione.
Infatti, le azioni che si intendono mettere in atto sono attive su vari aspetti.
L'operazione sul complesso si articola su vari fronti:

  1. urbanistico;
  2. edilizio;
  3. sociale;
  4. demografico;
  5. la sicurezza pubblica

Le azioni, che hanno molteplici risvolti e hanno tutte ricadute sulla sicurezza, sono interconnesse tra loro, e non possono essere sviluppate singolarmente, ma solo nella loro globalità in quanto cause, azioni ed effetti sono strettamente correlati.
La scomposizione delle singole azioni è tuttavia necessaria per definire le stesse, gli attori che le esercitano e le risorse che si intende attivare.

2.1      Il fronte urbanistico

Sul fronte urbanistico il Programma di riqualificazione prevede di spezzare l'isolarnento del complesso, agendo su vari elementi.
Favorire lo scambio bidirezionale tra il complesso e il restante territorio del comune, oggi quasi inesistente.
Detto obiettivo viene perseguito con varie azioni, che in prima sintesi possiamo indicare nella collocazione all'interno del complesso di attività e servizi pubblici che favoriscano la frequentazione verso il complesso; nel potenziamento dell'adiacente centro sportivo e nella realizzazione delle case parcheggio2 in via preferenziale in posizione adiacente al complesso.
Intervenire sulla viabilità, in particolare verso le fasce più deboli.
Sono previsti: la realizzazione di una pista ciclabile, (quasi totalmente in sede propria), che colleghi il capoluogo (Calderara), alla frazione di Lippo (e poi a Bologna), che transita davanti al complesso; il potenziamento del servizio pubblico, che privilegia l'asse di via Garibaldi come asse principale per il collegamento verso la città del trasporto pubblico su gomma; inoltre il complesso viene a trovarsi a fregio della nuova viabilità in progetto, che collega Calderara con la nuova stazione del Servizio Ferroviario Metropolitano (SFM).
Ridurre drasticamente il carico urbanistico, recuperando parte dell'immobile ad usi non residenziali e accorpando le attuali cellule abitative, riducendo il numero complessivo delle abitazioni.

2.2      Il fronte edilizio

Sul fronte edilizio il programma prevede la drastica ristrutturazione del complesso, ristrutturazione che opera su tutti gli elementi dello stesso.
Dal numero e dalla distribuzione delle unità immobiliari, alla loro geometria, al contenitore, agli usi, agli impianti, tutte azioni tese a riqualificare il complesso nel suo insieme per portarlo dagli attuali livelli al limite (o oltre!) della fatiscenza alle condizioni di un normale organismo edilizio.
Il progetto predisposto prevede inoltre di spezzare il complesso, oggi di fatto interconnesso, sia dalla comunicazione orizzontale e verticale, con oltre un chilometro di corridoi e una serie di scale, che, di fatto, impediscono qualsiasi controllo (anche inteso nella sua accezione più normale di normale controllo condominiale) sulle persone che lo frequentano.


2.3      Il fronte sociale

Quello sociale è uno degli aspetti più delicati del degrado, nel complesso sono concentrati la maggior parte dei casi di famiglie in difficoltà del Comune, con la concentrazione delle situazioni più gravi.
Nel complesso è concentrata circa il 50% della popolazione straniera del Comune, popolazione rappresentata in larga misura dalle categorie più deboli.
Inoltre le precarie condizioni delle unità immobiliari, la densità abitativa e la promiscuità, hanno favorito la diffusione di patologie, che normalmente riteniamo scomparse dal nostro vivere civile.
Le azioni su questo fronte intendono realizzare alloggi adeguati alla dimensione delle famiglie che li occupano, la creazione di alloggi ERP, permette di assegnare unità immobiliari alle utenze più deboli, inoltre le azioni parallele su fronte edilizio, permettono di affrontare i problemi sanitari.
Le azioni su questo fronte intendono favorire il recupero di una parte di persone del complesso, oggi dedite alla prostituzione, operando sull'aspetto del recupero, del reinserimento e non solo su quello dell'allontanamento.
Inoltre dette azioni devono operare nei confronti di quei casi, che genericamente possiamo riassumere come di emarginazione (tossicodipendenti, disadattati, persone bisognose di assistenza psichiatrica), nonché sulle persone che senza fissa dimora spesso soggiornano (!) negli spazi comuni dello stabile.


2.4      Il fronte demografico

La situazione demografica è in costante evoluzione e di
fatto impossibile da fotografare.
Sono tuttavia individuabili alcuni elementi costanti.
In primo luogo l'elevato carico urbanistico rappresentato dalle 194 cellule abitative, tutte riconducibile alla tipologia del monolocale, utilizzate da famiglie anche numerose.
L'elevata presenza di una gran parte di persone non residenti, in prevalenza stranieri, che usualmente ospitano ulteriori persone spesso irregolari.
Le azioni su questo fronte prevedono di ridurre drasticamente il numero delle unità destinate alla residenza.
La trasformazione di parte del complesso per usi non residenziali, la riduzione delle unità abitative per la residenza, con accorpamento di unità, per offrire alloggi di dimensioni più adeguate ai nuclei familiari.
La ricollocazione al di fuori del complesso di parte della popolazione oggi insediata.


2.5      Il fronte sicurezza pubblica

Su questo aspetto, la proposta di riqualificazione, prevede di affrontare e risolvere esigenze presenti nel Comune e di favorirne la soluzione all'interno del complesso ottenendo significative sinergie.
Nello specifico è pressante l'esigenza di realizzare una nuova stazione per i carabinieri, oggi collocati in edificio comunale assolutamente insufficiente3 e di realizzare a margine, anche adeguati spazi per i militari in servizio, in sostanza una foresteria adeguata alle esigenze del personale della stazione.
Analogamente è necessario realizzare un nuovo spazio per il Comando di Polizia Municipale, che il Comune ha negli ultimi anni fortemente potenziato nell'organico e nella dotazione, ma, di fatto, si trova confinato negli stessi spazi che ospitavano la P.M. quanto la dimensione umana era inferiore alla metà.
La collocazione delle forze dell'ordine nell'ambito del complesso, utilizzando gli spazi oggi porticati al piano terra, ha quindi il doppio scopo di fornire adeguata sistemazione a dette forze, ma contemporaneamente quello di attivare una massiccia e costante azione di controllo sul complesso, al fine di, in concorso con le altre azioni, allontanare e dissuadere la concentrazione di una significativa fetta dell'attuale popolazione oggi impegnata a delinquere.
Nonché mantenere nel tempo le condizioni raggiunte con l'operazione di riqualificazione.
A corollario di queste azioni il piano di riqualificazione prevede di destinare una parte dell'immobile ad uso foresteria per forze dell'ordine, oltre a quelle strettamente connesse ai comandi da insediare, in particolare una foresteria per agenti della Polizia di Stato, utilizzo che aumenta l'azione di presidio sul complesso.


2.6      Le azioni complessive

Come già accennato le azioni che si intendono porre in opera, che operano sui vari fronti sopra illustrati sono strettamente interconnesse tra loro.
Con l'intenzione di agire principalmente sul fronte della prevenzione, ma con la coscienza di operare su di una situazione fortemente degradata e per molto aspetti in forma cronica.
Il progetto prevede questo largo spettro di azioni nella convinzione che non può risolversi la situazione in essere agendo, anche massicciamente, solo su di un aspetto del problema4.
L'integrazione delle azioni a livello ambientale, operando sull'ambiente urbano per la prevenzione del prodursi dei crimini e per la rassicurazione della popolazione; a livello sociale, agendo sui fattori di disagio sociale che possono favorire la criminalità; e a livello di ordine pubblico in azioni repressive, ma soprattutto preventive, intese come di presidio.


Premessa Le azioni sul
fronte sicurezza
La rilevanza
del problema
L'analisi
del problema
Integrazione degli
interventi
Congruenza tra le caratteristiche
del problema che si vuole affrontare
e le azioni in cui
si articola il progetto
Ampiezza e intensità
della compartecipazione
di altri soggetti
Adeguatezza del
sistema organizzativo
individuato
Fattibilità
del programma
Sistema di valutazione
del programma
Note



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