Il Domani di Bologna 2003
27 novembre 2003
La firma al Garibaldi 2: il nuovo volto nel 2007
Mancava solo l'ultima firma.
Ora nulla fermerà l'avvio della riqualificazione del Garibaldi 2, i cui lavori partiranno in primavera.
La prima pietra "simbolica" è stata posata ieri all'interno dello stabile quando è stato firmato il secondo e ultimo accordo di programma fra Comune, Regione e Provincia.
A testimoniare l'inizio di una nuova era c'erano l'assessore regionale all'urbanistica Rivola, il vicepresidente della Provincia Rabboni e il sindaco di Calderara Prencipe.
Il megaintervento di riqualificazione, che porterà al primo piano dello stabile anche la nuova caserma dei carabinieri e il comando della polizia municipale oltre che una separazione in sei condomini distinti del grande edificio, è stato già finanziato per un importo di 18 milioni di euro.
Già avviati anche i lavori per la realizzazione delle 70 case parcheggio, 25 a Longara e 45 a Calderara, che ospiteranno i residenti.
26 novembre 2003
CALDERARA Alle 12 la firma dell'ultimo accordo di programma per la riqualificazione
Garibaldi 2, ora i fatti
Ultimo passo ufficiale per l'intervento che alla Regione costerà 6 milioni di euro
I cantieri saranno aperti in primavera
La "rinascita" iniziò nel 2001 quando l'assessore Rivola visitò lo stabile
Dopo quasi tre anni dalle parole si passa finalmente ai fatti.
Sarà la saletta condominiale dello stabile di via Garibaldi 2 il luogo che ospiterà questa mattina la "simbolica" posa della prima pietra del tanto atteso piano di riqualificazione urbana.
Sarà firmato oggi alle 12, infatti, il secondo accordo di programma fra Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna e Comune di Calderara di Reno che darà il via al corposo intervento di rinascita dell'immobile che per anni ha rappresentato il "ghetto del degrado" bolognese per antonomasia.
I lavori, che prevedono la realizzazione di sei distinti condomini e di una serie di opere per migliorare le condizioni di vivibilità e di sicurezza dei suoi abitanti, inizieranno nella primavera del 2004 grazie al consistente finanziamento della Regione, che da tempo ha messo in campo 6 milioni di euro, e al contributo, anche questo messo a bilancio, di 9 milioni di euro da parte del Comune di Calderara.
Dopo la firma del primo accordo relativo alla parte pubblica, avvenuto nel mese di luglio e che ha dato il là per la creazione della nuova stazione dei carabinieri, dei nuovi uffici della polizia municipale e di appartamenti di edilizia residenziale pubblica, oggi è il giorno della riqualificazione strutturale del residence che dirà definitivamente stop al degrado dell'area.
Testimoni di questo importante risultato saranno l'assessore regionale alle politiche abitative e alla riqualificazione urbana Pier Antonio Rivola, che si prese a cuore le sorti di quello che allora era il Bologna 2 già dal gennaio 2001, il vicepresidente della Provincia Tiberio Rabboni, il sindaco di Calderara di Reno Matteo Prencipe e il portavoce dell'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2 Angelo Rizzi.
Il Comune intanto ha già garantito ai proprietari, attraverso le cosidette case parcheggio, la disponibilità di un alloggio in cui vivere fino alla conclusione dei lavori.
Dopo la sottoscrizione dell'accordo, verranno illustrati nel dettaglio gli interventi in programma.
Questa ulteriore tappa del percorso di "rinascita" dello stabile di via Garibaldi - commenta soddisfatto Matteo Prencipe - è un passo decisivo per la qualificazione del vivere a Calderara. Il progetto, decollato anche grazie al coinvolgimento della prefettura e del Comando provinciale dei carabinieri, è stato condiviso, come anche conferma il sondaggio realizzato dal Medec, dalla maggioranza dei nostri cittadini che si è espresso per il 93,8% a favore della riqualificazione.
Parole di soddisfazione anche da parte dell'associazione di Angelo Rizzi.
Oggi è davvero un giorno storico per questo palazzo e per tutto il nostro territorio - dichiara - e in attesa di dire davvero basta al degrado invitiamo tutta la cittadinanza, a lavori conclusi, a festeggiare assieme a noi la restituzione di quest'area al territorio.
L'INTEGRAZIONE È GIÀ INIZIATA
Tante le iniziative per mamme e bambini
Chi riferendosi al Garibaldi 2 pensa solamente al degrado sbaglia di grosso.
Da settembre lo stabile ospita un nuovo luogo riservato ai bambini e alle mamme pensato per le numerose famiglie straniere che ci vivono, spazio nel quale anche dopo la "rinascita" saranno portati avanti i progetti di integrazione e di confronto tra culture diverse a cui l'amministrazione comunale lavora per creare nuove opportunità di apertura e scambio tra i calderaresi doc e i sempre più numerosi residenti stranieri.
Gradualmente si stanno aprendo gli spazi di incontro e la voglia di condivisione - precisa l'assessore alla scuola, cultura e tempo libero e beni architettonici Paola Poli - anche grazie ad iniziative, come per esempio un torneo di calcetto che ha visto la partecipazione di giocatori di diverse nazionalità residenti nel nostro comune, o l'organizzazione di cene dove le donne straniere cucinano i loro piatti tipici e si creano importanti momenti conviviali tra calderaresi e stranieri. Questi momenti che intendiamo incrementare, rappresentano una grande occasione di crescita per la nostra comunità, importanti opportunità di dialogo che valorizzano e arricchiscono l'esperienza e la vita di ognuno di noi
25 novembre 2003
CALDERARA L'ultima firma
Ex Bologna 2 è rinascita
Ora si parte
Atteso da anni, soprattutto dagli abitanti dell'edificio di via Garibaldi, parte il corposo programma di riqualificazione urbana del complesso ex Bologna 2 di Calderara di Reno.
Verrà firmato domani l'ultimo dei due accordi che definiscono nel dettaglio gli interventi, le risorse e le modalità con cui verrà realizzato l'importante progetto che prevede la realizzazione, al posto dell'attuale residence, di sei distinti condomini, oltre ad una serie di opere per migliorare le condizioni di vivibilità e di sicurezza.
I dettagli dell'operazione saranno illustrati mercoledì mettina alle 12 nella saletta condominiale a piano terra del complesso di via Garibaldi 2.
Interverranno l'assessore regionale alle politiche abitative e riqualificazione urbana Pier Antonio Rivola, l'assessore alla programmazione e pianificazione territoriale della Provincia di Bologna, Tiberio Rabboni, il sindaco Matteo Prencipe, e Angelo Rizzi dell'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2.
27 agosto 2003
CALDERARA Le rassicurazioni dell'assessore regionale Rivola
L'ex Bologna 2 è un "Bronx" ma è gia partita la riqualificazione
In quell'area verrà costruita anche una caserma della polizia municipale
Sono quattro i "Bronx" in Emilia-Romagna, e uno sarebbe a Calderara di Reno.
Si tratta dell'ex residence Bologna 2, situato in via Garibaldi, ma anche dell'area Compagnoni di Reggio Emilia, della zona della stazione di Imola e di alcune porzioni delle aree attorno alla strada ferrata di Modena.
Ad indicare le quattro aree degradate è l'assessore regionale alla programmazione territoriale, Pier Antonio Rivola, che però precisa che la strada intrapresa è quella della riqualificazione.
La Regione sta puntando alla ristrutturazione delle zone degradate - spiega - al fine di migliorare la qualità della vita sociale.
La Giunta regionale dell'Emilia-Romagna, infatti, è una delle prime in Italia ad aver emesso, in giugno, un bando di circa 80 milioni di euro per il recupero urbanistico dei quartieri con problemi di degrado urbanistico e sociale.
Il 40%: del totale dei fondi - spiega l'assessore Rivola - va per le opere di nuova costruzione, ma il 60% è per la riqualificazione delle strutture.
Inoltre, ci sono 20 milioni di euro che vanno alle città per i programmi per la sicurezza.
Con un occhio alla microcriminalità. A Calderara, infatti, dove è già stato approvato un piano di risanamento dell'area - prosegue Rivola - verrà costruita anche la nuova caserma della polizia muncipale.
27 luglio 2003
I Comuni verso il 2004
CALDERARA
LA MAGGIORANZA Il Passante serve se gli si affianca la ferrovia
"Programma completato
Ora allarghiamo l'Ulivo"
Il capogruppo Pancaldi traccia il bilancio del mandato Prencipe
Calderara verso il 2004.
A quattro anni dall'insediamento della giunta guidata dal sindaco Matteo Prencipe, al suo primo mandato, abbiamo chiesto a Vanni Pancaldi, capogruppo per il centrosinistra l'Ulivo di Calderara di Reno e segretario Unione Comunale DS, di fare il punto su quella che è la situazione del Comune e su quelle che sono le prime mosse della coalizione di maggioranza in vista dell'appuntamento elettorale della prossima primavera.
In questi quattro anni sono stati realizzati tutti quegli interventi previsti dal nostro programma di mandato - risponde Pancaldi - Abbiamo mantenuto le promesse e cantierato tutti i progetti annunciati in campagna elettorale. Solo pe citarne alcuni, sono partiti il piano di riqualificazione per l'area dell'ex Bologna 2, i lavori per il superamento dei passaggi a livello su via Roma e la riqualificazione del centro di Calderara oltre che sistemata la viabilità su via Stelloni e gli aggiustamenti vari nelle frazioni.
Calderara quindi è cambiata molto in questi anni. Quali le esigenze più urgenti del territorio?
Il nostro è un territorio che registra un forte aumento della popolazione e delle attività produttiva e per il quale assumono sempre più importanza la politica della viabilità e della tutela ambientale. Tra le esigenze principali anche la necessità di creare nuovi punti di aggregazione sociali, soprattutto per i giovani, e di rispondere ai bisogni degli anziani che, seppur Calderara sia il più giovane dei Comuni della provincia, sono in progressivo aumento.
Ha parlato di viabilità, quali le vostre posizioni riguardo al passante autostradale a nord?
Il passante è una necessità del territorio ma non per questo deve aprire una ferita. A nostro avviso deve essere garantita la migliore progettualità possibile e, in particolare, abbiamo inoltrato le nostre osservazioni in merito al progetto alla Provincia di Bologna. Insistiamo sulla necessità di estendere le fasce boscate e di utilizzare tecnologie il più possibile innovative e poco impattanti per ridurre tempi di manutenzione e inquinamento ma soprattutto sull'esigenza di portare avanti assieme al progetto dell'autostrada quello per il potenziamento del servizio ferroviario metropolitano. Altrimenti tra 10 anni saremo nuovamente in crisi.
Come sono stati in questi anni i rapporti tra maggioranza e opposizioni?
"Dialoganti". Non ci sono stati particolari problemi se non le polemiche normali che caratterizzano tutti i rapporti tra maggioranze e opposizione. Se SinistraReno si è posta sempre in un'ottica di opposizione costruttiva e propositiva, soprattutto sulla questione della gestione del territorio, il Polo, soprattutto ultimamente, si è trincerato dietro posizioni strumentali e di mera propaganda. E mi riferisco, per esempio, alle ricorrente polemiche sullo "spettro" del Comunismo, Cuba e le foibe. Sinceramente ci aspettavamo un Polo più incalzante e propositivo sulle questioni locali, un atteggiamento che avrebbe potuto essere utile alle nostre scelte politiche.
Guardando al futuro: come si sta muovendo il centrosinisra a Calderara? Pensate di presentarvi assieme a SinistraReno? Se sì, a quali condizioni?
Stiamo cercando di creare il cosiddetto Ulivo allargato, anche se non si possono inventare le forze politiche che non ci sono. A Calderara, infatti, mancano i Verdi e i Dipietristi che invece sono presenti negli altri Comuni del persicetano. SinistraReno, benché sia rappresentata da un solo consigliere ha un buon seguito di elettori e merita un particolare rispetto. Anche per questo motivo abbiamo avviato con loro un confronto su quello che è il progetto per la Calderara del 2004 soprattutto sui grandi temi della valorizzazione del terziario, anche in coordinamento con Terre d'Acqua e il confinante Comune di Sala Bolognese, e sull'aumento del capitale sociale, intendendo per esso la creazione di centri di aggregazione per i giovani e l'aumento dei servizi alla persona. temi su cui vorremmo convogliare una maggiore partecipazione non solo dei partiti ma anche da parte dei cittadini. Entro la fine di luglio pensiamo di poter definire il percorso per costruire la coalizione 2004. E SinistraReno ha dato la sua disponibilità al confronto.
Il sindaco Prencipe è solo al primo mandato. Come vi state muovendo, verso una riconferma del candidato o circolano nell'aria nomi nuovi?
Per il momento stiamo lavorando sui contenuti e sul metodo. Poi penseremo ai nomi e cognomi. Come Ulivo tendiamo a confermare i sindaci che sono al primo mandato e che hanno ottenuto i risultati annunciati. Per ora non circolano nomi nuovi, nel caso emergeranno sarà il confronto della coalizione a decidere.
Un commento sulla candidatura di Sergio Cofferati al Comune di Bologna ed eventuali rimpasti in provincia.
Con Guazzaloca stiamo attraversando una fase avvilente. Il suo punto forte era la tanto sbandierata "bolognesità". Peccato che io a questo punto non sappia più cosa sia questa "bolognesità". Il traffico, il degrado e il commercio non hanno ottenuto miglioramenti e non si è stato in grado di sfruttare positivamente le energie positive che esistono sul territorio. Cofferati potrebbe essere un potente catalizzatore in grado di creare quelle reazioni chimiche di cui la città ha bisogno oltre ad essere un candidato eccellente anche a livello nazionale. Contro il "bolognacentrismo" di Guazzaloca, Cofferati dovrà operare in un'ottica di città metropolitana. Su questo versante non si può che riconoscere alla Provincia il ruolo positivo che ha saputo svolgere per supplire alle mancanze del Comune capoluogo, con azioni quali il PTCP, la gestione delle acque, il piano energetico e le scelte sulla viabilità e facendo da camera di compensazione ra i vari Comuni. Cofferati dovrà saper dialogare con la Provincia, che spero sarà sorretta da quegli uomini che al suo interno, in questi anni, hanno saputo dare veramente qualosa di positivo per il territorio.
IL CENTRODESTRA Il capogruppo Lucchesi
"Hanno fatto troppi stradoni senza ascoltare i loro elettori"
Amministrative 2004? Maurizio Lucchesi, consigliere di Forza Italia e capogruppo per il Polo per le Libertà a Calderara di Reno, non si sbilancia.
E' ancora presto e la coalizione non si è ancora pronunciata a proposito - spiega - anche se la candidatura di Sergio Cofferati ha accellerato decisamente i tempi.
Niente ancora da svelare quindi fra i banchi di colore azzurro del consiglio comunale calderarese, anche se non si nasconde l'eventualità che per il 2004 una delle alternative potrebbe essere una lista civica guidata da un cittadino in grado di raccogliere quel consenso e quella partecipazione dei cittadini mancata in questi quattro anni di mandato del centrosinistra.
E' indubbiamente prematuro parlare oggi di campagna elettorale - chiarisce - se non altroperché siamo ad un anno dalle elezioni. Ed è proprio perchè siamo ad un anno dalle elezioni che la questione della lista civica o della lista di coalizione è del tutto aperta. Non tanto perchè le forze del centro destra non abbiano le idee chiare, qaunto perché credono nel continuo confronto con le esigenze dei cittadini. Cittadini che stanno capendo, al di là di tutto, di aver avuto a Calderara un sindaco-notaio di decisioni prese in altre sedi.
Entrando più nello specifico, il capogruppo del Polo parla di una certa confusione, di una serie di progetti avviati, ma mai compiuti.
E ad essere passate al setaccio sono ancora una volta le scelte di viabilità.
L'adeguamento di via Stelloni Ponente, tra i primi ad essere avviati, per noi non erano certo una priorità mentre su questioni molto più urgenti come il superamento dei passaggi a livello su via Roma, la riapertura di via della Salute o il secondo stralcio di via Stelloni Levante, a cui preferivamo senz'altro la riqualificazione di via Guardatello, pesano notevoli ritardi che non è nemmeno giusto ad imputare ad altri. Troppi stradoni, insomma, che portano sì sviluppo ma anche tante ripercussioni sul territorio.
Grande pecca dell'amministrazione è secondo Lucchesi quella di non aver coinvolto la cittadinanza su temi importanti come la bretella autostradale o la centrale elettrica a biomasse che potrebbe sorgere sul territorio al confine con Sala Bolognese.
Il Polo riconosce però gli sforzi messi in campo per la riqualificazione dell'ex Bologna 2, pur polemizzando sulle scelte riguardanti le cosidette case parcheggio di Longara dove abiteranno una ventina di famiglie di via Garibaldi in attesa che i loro appartamenti siano sistemati, così come plaude agli investimenti per il miglioramento del settore scolastico.
Quanto alla candidatura di Sergio Cofferati a Palazzo d'Accursio, Lucchesi la ritiene avvilente.
Avvilente perché - argomenta - è la prova che la sinistra non ha trovato un candidato serio, affidabile, di livello accettabile da opporre a Guazzaloca.
PRC-NEW GLOBAL Bonomi di SinistraReno
"Pronti alla sfida comune partendo da scuola e servizi"
SinistraReno, il gruppo indipendente seduto nei banchi dell'opposizione rappresentato dal solo Antonio Bonomi e che fa riferimento a Rifondazione Comunista ma anche ai movimenti new global, guarda alla sfida del 2004 soprattutto come una battaglia contro Silvio Berlusconi da giocarsi in vista delle politiche del 2006.
La cosa ideale sarebbe un centrosinistra unito, allargato in grado di attuare quel rinnovamento necessario anche se localmente - precisa - la situazione è un po' più complicata. Le azioni dell'attuale amministrazione che ho più apprezzato - dice entrando nello specifico di Calderara, dove raccoglie il 12% dei consensi - sono quelle che attuano linee avviate dalla precedente giunta di sinistra: gli investimenti per l'edilizia scolastica e la promozione di iniziative per i giovani, l'adozione del PUT, la rinascita dell'ex Bologna 2 che in quest'ultimo periodo ha superato alcune pericolose secche, soprattutto per l'impegno dell'assessore regionale Pier Antonio Rivola, e le tante iniziative sociali.
Promettente è secondo Bonomi anche l'associazione intercomunale Terre d'Acqua.
Su queste iniziative SinistraReno non ha fatto mancare l'appoggio e anche, dove è stato possibile, suggerimenti positivi.
Pollice verso però sulle questioni del carico fiscale e dell'indebitamento dell'ente così come su molte decisioni considerate irreversibili.
E' il caso dello spostamento della Coop fuori dall'abitato e della viabilità.
A livello di area più vasta, se passerà il progetto del Passante autostradale a nord sarà un vero disastro per il territorio.
Critico anche sulle scelte fatte dagli enti locali in merito ad Hera e alla privatizzazione di beni pubblici come l'acqua e la sanità.
Quanto ai rapporti intercorsi con la maggioranza in questi anni, abbiamo dimostrato appoggio incondizionato alle scelte che condividiamo ed opposizione ragionata mai di principio su ciò che riteniamo dannoso. in molti casi abbiamo anche proposto emendamenti per "la riduzione del danno", troppo spesso inascoltati. I rapporti umani sono cordiali - aggiunge - quelli politici un po' meno anche se un'interessante esperienza è stata quella dei movimenti per la pace e no global, che ha portato alla fondazione del social forum Terre d'Acqua con la confluenza anche di componenti de l'Ulivo. La convergenza di tutte le forze contrarie alla destra è un obiettivo anche per SinistraReno. La partecipazione a un'amministrazione è però condizionata alla stesura comune di programmi che non contrastino con le richieste dei movimenti ambientalisti, mondialisti e partecipativi. Programmi che segnino una decisa inversione di tendenza, verso nuovi stili di vita e di uso delle risorse. E purtroppo di una simile svolta, finora, nel bolognese, non c'è segnale.
Scettico, infine, anche sulla candidatura del Cinese sotto le due Torri.
A parte l'effetto mediatico e l'iniezione di energia per i diessini, non si vede ancora come si possa sviluppare la lunga marcia del Cinese verso palazzo d'Accursio.
Cavalcherà la "nuova città possibile" - si chiede il consigliere - oppure infonderà fiducia nei tradizionali poteri forti, vecchi e nuovi, del panorama cittadino i cui esponenti già gli si assiepano attorno speranzosi? Confermerà o annullerà scelte azzardate e bipolari come la bretella nord di Rabboni e la Metropolitina di Crocioni? Ci chiamerà ad un'entusiasmante battaglia o saremo invitati ancora una volta a "votare turandoci il naso"?
5 luglio 2003
È successo l'altra sera al "Bologna 2" di Calderara di Reno
Due feriti dopo una rissa tra pakistani
Calci e pugni in strada, quattro denunciati
Si è conclusa con il ferimento di due persone una violenta rissa tra extracomunitari scoppiata nella prima serata di giovedì a Calderara di Reno, all'interno del condominio Bologna 2.
Due cittadini pakistani sono stati aggrediti da quattro loro connazionali nei pressi del giardino condominiale mentre stavano facendo ritorno a casa.
Durante una violenta zuffa, i due pakistani sono stati raggiunti da calci e pugni che hanno provocato loro numerose ferite lacero-contuse.
Dopo il ferimento, i quattro aggressori si sono dati alla fuga lasciando a terra i due connazionali privi di sensi.
Avvertiti da alcuni cittadini che avevano assistito alla scena, sul posto sono arrivati i carabinieri della stazione di Calderara e gli uomini del 118 che hanno provveduto a soccorrere i due uomini feriti.
All'origine della zuffa pare ci siano delle vecchie questioni mai del tutto chiarite tra gli extracomunitari.
I due pakistani, che sono stati medicati al pronto soccorso dell'ospedale Maggiore, hanno denunciato i loro aggressori, che sono stati tutti già identificati dai carabinieri.
4 giugno 2003
Al "Calderara 2"
Rissa tra romeni
Quella che ufficialmente è stata archiviata come una caduta accidentale dalle scale, per gli abitanti di Bologna 2, a Calderara di Reno, altro non è stata che una rissa tra due gruppi di romeni che si sono affrontati l'altra sera verso le 20.
Sarebbero volati calci e pugni e un giovane sarebbe stato trasportato all'ospedale Maggiore con una gamba fuori uso.
1 giugno 2003
CALDERARA Il consiglio comunale ha dato il via libera definitivo al piano di riqualificazione
Ex Bologna 2, è davvero rinascita
A breve la firma per l'accordo di programma fra Comune, Regione e proprietà
Il sindaco: "Ci siamo. L'immobile cambierà volto"
Il grosso è fatto.
E finalmente dopo mesi di parole spese per raggiungere un accordo, finalmente è davvero il caso di parlare di rinascita per il condominio dell'ex Bologna 2, in via Garibaldi a Calderara di Reno.
L'ultimo cavillo burocratico è stato superato venerdì sera in consiglio comunale quando è stato approvata, con l'astensione del Polo, la delibera che ratifica definitivamente gli accordi sottoscritti tra i soggetti privati e l'amministrazione comunale.
Un'adesione al piano che porterà alla riqualificazione urbana dell'immobile che è stata davvero massiccia, anche se sofferta, e per la quale sono già stati siglati gli accordi con l'85% dei proprietari.
Entro il 30 giugno saranno chiusi gli accordi bilaterali rimanenti e poi, in pieno rispetto dei tempi previsti così come l'amministrazione si era impegnata a fare davanti all'assessore regionale Pier Antonio Rivola, che segue il caso dal gennaio 2001, sara posta la sospirata firma sull'accordo di programma fra Comune, Provincia e Regione Emilia-Romagna che darà il via libera definitivo ai lavori.
La seduta di consiglio di venerdì sera ha rappresentato un passaggio determinante per il proseguimento del progetto - dichiara soddisfatto il sindaco di Calderara Matteo Prencipe - Ancora una volta abbiamo dimostrato che facciamo seriamente e che il piano di recupero dell'area di via Garibaldi non era solo una promessa elettorale. Sono stati mesi faticosi per riuscire a far condividere da tutte le parti il progetto ma ora ci siamo. E andremo avanti speditamente
Il primo ad essere partito, ed è gia sotto gli occhi di tutti, è il microintervento per mettere in sicurezza il condominio e la risistemazione del parco, che finalmente è diventato fruibile dai bambini.
Quanto agli interventi più massicci, tre i blocchi principali su cui verterà il piano, per una spesa totale di 48 miliardi di vecchie lire: la Regione stanzierà 6 milioni di euro, il Comune di Calderara 9 milioni e la cifra restante sarà a carico dei proprietari.
In tre mesi abbiamo bruciato le tappe - sottolinea l'assessore all'urbanistica Giancarlo Lanzarini - e per la fine del 2004 contiamo di realizzare le case parcheggio che serviranno ad ospitare gli inquilini le cui abitazioni saranno sottoposte a ristrutturazione. Alloggi che saranno ospitati a Calderara, nel lotto fra via Matteotti e via del Bracciante, e a Longara, tra via Marchesini e via del Guardatello (in zona Laghetto). Ma la prima fase dell'intervento, quella che riguarderà gli appartamenti pubblici, partirà molto prima, così come, già a inizio del 2004, la realizzazione della Caserma dei Carabinieri e della sede della Polizia Municipale.
I primi interventi nell'atrio principale, intanto, cominciano a prefigurare la futura porzione pubblica, in cui troveranno spazio anche le case popolari.
A breve, saranno sistemate anche le porte di ingresso, gli ascensori, l'impianto citofonico, l'impianto antincendio e l'impianto di illuminazione.
Soddisfazione da parte di tutti, insomma, a dispetto dei contrasti che erano sorti nei mesi scorsi fra i proprietari: sono contenti i residenti e lo è anche l'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2 che apprezza l'operato dell'amministrazione e il fatto che le garanzie da noi richieste sono state in buona parte accolte, soprattutto in merito alla tempistica. Nella fase esecutiva vigileremo sull'attuazione del programma per migliorare il più possibile la realizzazione degli impianti. Abbiamo dato fiducia all'amministrazione comunale, e abbiamo fatto bene. Ora auspichiamo che questa fiducia non venga disattesa.
Per i più scettici e per chi riteneva la riqualificazione quasi una virtuale neverending story , quindi l'ex Bologna 2 cambierà davvero volto e sovrappolamento, criminalità e prostituzione rimarranno solo un antico ricordo.
Costruito negli anni Settanta, lo stabile diventa presto un luogo malfamato e da evitare. Poi nel 2001 la svolta
Quel "ghetto" sarà solo un ricordo
Si chiude un ciclo.
Quello di un condominio passato alla cronaca per le sue vicende di droga, prostituzione e microcriminalità e sul quale ancora pesano le leggende metropolitane di "ghetto", "casermone", "covo di lucciole e spacciatori".
Una connotazione negativa che spesso ha preso di mira, come comodo capro espiatorio, la massiccia presenza di extracomunitari che in quel residence ci vivono.
Quando invece è da tempo risaputo che la maggior parte dei "giri sporchi" che ruotano intorno all'area di via Garibaldi sono da attribuire a bande di nazionalità italiana.
Una storia che risale alla fine degli anni Settanta, quando il palazzo sorge fra campi di grano e attività industriali.
Una convenzione siglata nel 1979 destina lo stabile a residence con l'obbligo di una gestione unitaria che, affidata ad una società siciliana, fallisce nella prima metà degli anni Ottanta.
Comincia il dramma dei disagi, con gli abitanti che vivono spesso in condizioni disumane, senz'acqua, senza luce e senza riscaldamento.
Nel febbraio del 1985 il più grave fatto di sangue: un giovane tossicodipendente è ucciso a coltellate da alcuni complici.
E' il momento peggiore della storia del condominio, che comincia ad essere mal visto e isolato.
Il tribunale nomina un curatore fallimentare e lo stabile diventa un condominio, con la riattivazione di tutti i servizi.
L'insegna Bologna 2, il nome del residence, viene rimossa e le varie società di gestione che si susseguiranno, gestiranno in maniera disinvolta i contratti di locazione: gli appartamenti cominciano a popolarsi di prostitute, spacciatori e protettori con relativi disagi per gli altri abitanti.
Si organizzano i primi gruppi di residenti, esasperati dalla grave situazione di ordine pubblico e iniziano i primi contatti con l'amministrazione comunale.
Nel 1997 il Comune elabora il primo piano di fattibilità, che sarà il primo vero passo verso la ristrutturazione dello stabile.
Nel 1998 si vota anche una variante al piano regolatore ma la Regione boccia l'intervento.
Inizia la mobilitazione politica e lo sforzo di ravvivare lo stabile attraverso iniziative culturali.
Nasce l'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2 che cura anche il sito www.bolognadue.it e nel 1999 viene organizzata, insieme alla banca del tempo locale, la prima festa della befana per i bambini.
Continuano però a susseguirsi fatti di sangue e droga, nonostante il presidio dei carabinieri che pattuglia in quegli anni 24 ore su 24 il condominio.
La svolta avviene solo nel 2001 quando inizia l'iter per il piano di riqualificazione del condominio e l'assessore regionale all'urbanistica Pier Antonio Rivola, dopo aver visitato lo stabile, si prende a cuore la questione.
25 maggio 2003
CALDERARA Al via ventitreesima Settimana Calderarese
Tutto il paese in strada
Mostre, musica e sport per vivere il territorio
Alla scoperta di ville e antichi pozzi
Si è aperta ieri la Settimana Calderarese, che quest'anno spegne 23 anni e prosegue i festeggiamenti, aperti lo scorso anno, per le celebrazioni del bicentenario della fondazione del comune.
Tra Piazza Marconi, il parco Morello e l'area dell'ex Bologna 2, sono molteplici le iniziative sul territorio.
Oltre al consueto stand gastronomico in piazza 2 agosto, non mancheranno divertimento, mostre e sport con i ragazzi dei centri giovanili "I Covi" che hanno già fatto del parco Morello la loro base operativa e integrazione sociale con "co-Esistenze", le iniziative promosse dall'assessorato alla cultura (oggi alle 16 vi sarà il primo laboratorio di lingua araba per bambini) per favorire l'incontro fra residenti italiani e stranieri.
La Settimana Calderarese, realizzata grazie al coinvolgimento delle associazioni coordinate dall'esperta regia della Pro loco Calderara Viva, prosegue fino al giorno della festa della Repubblica.
Tante le mostre che vivacizzeranno il comune: hanno già aperto allo Spazio Reno, la mostra minerali e fossili del gruppo Avis, la mostra fotografica della Podistica di Longara dedicata ai bambini ospitati con il progetto Chernobyl, "Scorci di Bologna" del gruppo fotografico locale, quella sui costumi tradizionali del Marocco presentata dall'associazione Al Atlass, "I giocattoli in soffitta" del centro giochi "Il Rifugio di Emilio" e "rEsistenze", la mostra fotografica su tolleranza e convivenza a cura del servizio Cultura e Servizi sociali.
La biblioteca ospita invece l'esposizione sulle mine anti-uomo "Emergency...come e perché" mentre nei locali della parrocchia da martedì sera ci sarà la mostra degli artisti locali di CalderArte e in municipio "La grafica di Carlo Leoni", realizzata dall'associazione San Filippo Neri in collaborazione con l'Uildm.
La giornata si apre alle 9,30 con una biciclettata, organizzata dal Gruppo di Ricerca Storica, lungo le strade del territorio alla scoperta delle antiche ville, tra cui Villa Terracini e Villa Bassi, e dei monumenti di Tavernelle.
Parallelamente, in piazza della Resistenza si terrà una mostra di moto d'epoca e una sfilata lungo le vie del centro mentre dalle 14 la Polisportiva organizza, si parte da via Roma, tre gare ciclistiche per i suoi giovani atleti.
Alle 15,30 da piazza Marconi, la Podistica Longara, in collaborazione con il professor Rino Battistini del Gruppo di Ricerca Storica, invita ad una passeggiata ecologica sul territorio con visita guidata agli antichi pozzi dell'acquedotto.
Alle 21 in piazza 2 agosto concerto "Choror" con l'associazione senegalese "Kocc Barma".
Si conclude, infine, a partire dalle 20, lo spettacolo itinerante di "Fuochi" realizzato dal Teatro Reon e che fa risorgere gli eventi storici dell'età napoleonica che hanno toccata il territorio calderarese dall'oasi del Wwf di via Aldina al maneggio, dal podere Villa Flora di via Rizzola Ponente alla Tomba Magna, sede storica del primo municipio di Calderara.
24 maggio 2003
Settimana Calderarese
Si comincia oggi
Tra storia e mille iniziative torna come di consueto la massima manifestazione del comune: la Settimana Calderarese che quest'anno giunge alla sua ventitreesima edizione.
Parecchie le novità.
Oltre al proseguimento delle celebrazioni del bicentenario della fondazione del Comune, il teatro della kermesse si dipana attorno a tre punti strategici del territorio: piazza Marconi, a ridosso del municipio, dove come sempre ci saranno gli stand gastronomici, concerti e proposte ludiche ma anche mostre e conferenze; il parco Morello dove, grazie alla vivacità dei centri giovanili "I Covi", musica e sport saranno gli ospiti fissi (si inizia già oggi alle 14) e il condominio ex Bologna 2, dove l'assessorato alla cultura promuove "co-Esistenze", una serie di mostre, un laboratorio di scrittura araba per bambini (domenica alle 16), un torneo di calcetto con squadre di diversa nazionalità e spettacoli per favorire l'integrazione e l'incontro fra residenti italiani e stranieri.
La sette giorni calderarese si apre oggi e prosegue fino al giorno della festa della Repubblica, lunedì prossimo.
24 febbraio 2003
CALDERARA Il 5 aprile è il termine per siglare l'accordo di programma fra Regione, Comune e proprietà
Recupero del Garibaldi 2
È iniziato il countdown
L'assessore Rivola: 'I Finanziamenti ci sono, ora si deve decidere e dare il via ai lavori'
L'Emilia-Romagna ha già impegnato oltre 11 miliardi di vecchie lire nel piano di riqualificazione dell'immobile
Piano di riqualificazione dell'area di via Garibaldi 2: è iniziato il countdown.
È fissato al 5 aprile il termine ultimo per siglare l'accordo di programma fra le parti, Regione, Comune di Calderara e proprietari degli appartamenti, per rendere possibile gli interventi per il recupero dello stabile, che rappresenta un caso unico nel panorama regionale e nazionale (in quanto caso privato sul quale a intervenire è il pubblico), e l'utilizzazione dei fondi che la Regione ha, inserendoli a bilancio, già vincolato da due anni.
Nel caso non si riuscisse a trovare l'accordo, gli 11 miliardi e mezzo di vecchie lire già impegnate dall'ente regionale rischierebbero di essere revocati.
La Regione sta impegnando fondi pubblici - ha sottolineato l'assessore regionale alla programmazione territoriale, alle politiche abitative e alla riqualificazione urbana Pier Antonio Rivola la causa nel gennaio 2001 dopo aver visitato i locali dell'ex Bologna 2, durante l'incontro di sabato mattina con i proprietari e i residenti dell'immobile e l'amministrazione comunale di Calderara - per intervenire in maniera unitaria sul residence e per creare le condizioni adeguate alle famiglie residenti.
È arrivato il momento di stringere e dare il via ai lavori - ha poi precisato - Non sono possibili ulteriori proroghe.
Come a dire che, senza le firme dei proprietari entro il termine stabilito, si rischia che salti l'intera riqualificazione.
Una riqualificazione auspicata da anni e che si è rivelata estremamente difficoltosa tanto che sono state diverse le modifiche apportate al progetto di recupero originario, al fine di ottimizzare i risultati e ridurre al minimo le spese pe ri proprietari.
Oltre 11 miliardi di vecchie lire, quindi, per realizzare una quarantina di appartamenti Erp, concretizzare il progetto pilota per la sicurezza, costruendo all'interno dello stabile una caserma dei Carabinieri e un comando della polizia municipale, nonché dare il via alla ristrutturazione delle cosidette parti comuni, quelle su cui cioè i singoli proprietari dovranno contribuire in millesimi.
Una ristrutturazione che prevede quattro blocchi di condomini, pubblici e privati, più piccoli e più gestibili, servizi commerciali nonché il rifacimento dei vani scale, degli ascensori e dell'intera impiantistica gas, acqua e riscaldamento oltre che la riqualificazione della cantine, dei garages e la manutenzione delle aree verdi.
Entro il 5 aprile, dunque, la partita, dato per scontato il ruolo finanziatore della Regione, si giocherà fra l'amministrazione comunale di Calderara, ente attuatore, e le singole proprietà.
Sono già iniziati, e dovrebbero concludersi entro una quindicina di giorni, gli incontri tra i tecnici del Comune e le singole unità - ha spiegato il sindaco Matteo Prencipe - per illustrare il percorso di riqualificazione e raccogliere la disponibilità dei proprietari ad aderire individualmente al Pru.
Un percorso in cui, a seconda delle esigenze personali, i proprietari si trovano in concreto a risolvere il dilemma tra vendere il proprio appartamento o restare al Garibaldi 2 e fare la propria parte per contribuire alla riqualificazione.
Una volta chiarito il da farsi con le singole proprietà, l'amministrazione potrà definire esattamente i costi a cui ognuno dovrà far fronte e le tempistiche dell'intervento.
Tempi che però, a sentire parte dei proprietari, si stanno dilatando troppo, rendendo sempre più difficile, a scadenze così ravvicinate, una decisione.
Non possiamo decidere - è una delle voci alzate sabato mattina - se non conosciamo esattamente le cifre, le modalità e i tempi di intervento.
In attesa della riqualificazione è necessario poi rendere più vivibile la situazione - aggiunge qualcuno - andando a risolvere in maniera radicale il problema del sovrappopolamento (ci sono appartamenti n cui abitano anche 20 persone), della pulizia e delle famiglie 'malavitose'. Perchè la vera riqualificazione si fa prima sulle persone e poi sui muri.
1 febbraio 2003
CALDERARA Parla il sindaco
Telecamere al Bologna 2
"Serve una mediazione"
Il comitato: "Sì unanime al progetto"
Sulla questione della videosorveglianza al Bologna 2 cercheremo di arrivare ad una mediazione fra le parti.
È il commento del sindaco di Calderara Matteo Prencipe alla votazione tenutasi nei giorni scorsi tra i proprietari degli appartamenti dello stabile che avrebbero votato all'unanimità il progetto Ricominciare in sicurezza per crescere senza paura, intervento che rappresenta il primo step per la realizzazione del piano di riqualificazione dell'area di via Garibaldi, ma, anche se per una manciata di voti, messo il veto sull'installazione di un circuito di telecamere, da collegare eventualmente alle forze dell'ordine per monitorare la sicurezza del condominio, ritenuto indispensabile dall'amministrazione comunale.
La bocciatura alla videosorveglianza arriva da una trentina di proprietari stranieri e dal portavoce del comitato per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2, Angelo Rizzi che, facendo propria l'esperienza di Bologna dove in zone come la stazione o l'Università le telecamere non hanno portato ad una riduzione del degrado, ritiene che al Garibaldi 2 le telecamere risulterebbero inutili visto che attualmente gli spacciatori non presidiano l'atrio dello stabile ma usano come proprie basi, gli angoli più nascosti del palazzo quali appartamenti interni o sottoscala.
Secondo Rizzi il grande risultato dell'assemblea di condominio dell'altra sera sarebbe invece un altro.
È la prima volta che il Bologna 2 dice un sì ufficiale ad un progetto del Comune - sottolinea Rizzi - e non era per nulla scontato vista la storica diffidenza nei confronti dell'amministrazione.
I proprietari hanno dato infatti via libera, e lo hanno fatto all'unanimità, ad una serie di manutenzioni fondamentali per la sicurezza dell'immobile.
Tra i più importanti, il ripristino dell'impianto antincendio, la messa in funzione del portone di ingresso, citofoni, campanelli, porte antipanico, nonchè la sistemazione degli ascensori, dell'impianto di illuminazione e delle aree verdi per i bambini residenti.
30 gennaio 2003
CALDERARA Il piano di riqualificazione dell'area di via Garibaldi all'assemblea di condominio
Telecamere vietate a Bologna 2
La videosorveglianza è stata bocciata solo per una manciata di voti
"Ma i proprietari sono a favore dell'intervento"
Il sistema di videosorveglianza pensato per il "nuovo" Bologna 2 rischia di non passare per una manciata di voti.
L'intervento Ricominciare in sicurezza per crescere senza paura, che rappresenta il primo step da approvare per consentire l'apertura dei cantieri per il piano di riqualificazione dell'area di via Garibaldi e all'interno del quale rientra anche l'installazione delle telecamere per controllare i movimenti all'interno e all'esterno dello stabile, è stato infatti votato martedì sera dai proprietari degli appartamenti dell'immobile.
La maggioranza dei presenti all'assemblea di condominio, erano in 86 in rappresentanza dei 700 millesimi della proprietà, era a favore dell'installazione delle telecamere ma per un cavillo tecnico potrebbero spuntarla quei trenta proprietari contrari.
La votazione riguardava infatti l'intervento in toto, un corollario di azioni di manutenzioni (e cioè il ripristino di porte antincendio, ascensori, la sistemazione muraria e delle aree verdi) sul quale tutti concordano e per la cui realizzazione è sufficiente la maggioranza dei consensi, e il sistema di videosorveglianza che, in quanto considerato "innovazione", necessita per passare della maggioranza dei 2/3.
Ecco allora che un intervento fortemente auspicato dalla maggioranza dei proprietari, di cui una buona parte è formata da stranieri, e dall'amministrazione comunale proponente il piano di riqualificazione potrebbe saltare per la presa di posizione di pochi, molti fra l'altro non presenti all'assemblea e rappresentati da una serie di deleghe.
Il progetto di videosorveglianza - spiega rammaricato Ugo Domenichini, rapppresentante di un comitato improvvisato di proprietari che da tempo si è preso a cuore l'intervento e che si è anche fatto promotore di una raccolta di firme a favore dell'installazione delle videocamere - l'unica azione per la quale si sarebbe potuto veramente parlare di sicurezza e di tutela dell'ordine pubblico.
È inutile dire che siamo rimasti molto delusi - continua - soprattutto perchè lo stop arriva da chi spesso ha reclamato, anche attraverso la stampa, una maggiore protezione dell'immobile e poi boccia degli interventi proposti dalle istituzioni per migliorare davvero la situazione.
E a parlare sono quei proprietari, italiani e stranieri, che hanno scelto di rimanere al Bologna 2 e di contribuire rapportandosi con il sindaco e l'amministrazione in un rapporto di dialettica costruttiva grazie al quale hanno anche ottenuto piccole modifiche all'originaria stesura del piano di riqualificazione, alla trasformazione di "quel ghetto", in cui non si riconoscono, in un residence sicuro e in cui sia piacevole vivere.
Senza le videocamere si rischia di snaturare persino il principio per il quale era stato concepito anche il progetto di riqualificazione urbana del complesso - aggiunge Domenichini - Ecco perchè non demorderemo e spingeremo affinchè sia possibile una nuova assenblea ed una nuova votazione.
Non ci possiamo permettere il lusso di fare politica - conclude - noi stiamo e continueremo a stare dalla parte del condominio.
5 gennaio 2003
CALDERARA Alle 10 la nonnina farà visita a una settantina di bambini residenti nell'immobile
La "strega" è multietnica
Iniziativa solidale al Garibaldi 2
Dopo la visibile assenza dello scorso anno, la Befana torna al centro multietnico ex Bologna 2.
A grande richiesta, tante erano state le lamentele da parte dell'associazione per la rinascita dell'area di via Garibaldi 2 e dei piccoli stranieri che frequentano le scuole del territorio, la vecchina farà visita domani alle 10 ad una settantina di bambini residenti nell'immobile e per lo più originari del Marocco, del Magreb e del Pakistan.
Organizzata dalla Banca del Tempo "Tempo per Noi" in collaborazione con l'associazione per la rinascita di via Garibaldi e l'assessorato alla cultura del Comune, sarà un'ottima occasione per finire in serenità le feste e per contribuire ad avvicinare la popolazione locale agli immigrati che vivono nello stabile di via Garibaldi, oggi oggetto di un piano di riqualificazione da milioni di euro.
La simpatica strega armata di scopa porterà ai bambini le tradizionali calze e i piccoli regali acquistati con il contributo dell'amministrazione comunale.
Per l'occasione, come avveniva gli anni scorsi prima che l'iniziativa fosse sospesa, le madri dei bimbi stranieri prepareranno i dolci tipici delle proprie terre.
La stessa cosa sarà fatta dalle donne iscritte alla Banca del Tempo di Longara che si cimenteranno ai fornelli nella preparazione dei dolci della tradizione bolognese e non.