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PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
"GARIBALDI 2"


PROGETTO PILOTA
PER LA SICUREZZA URBANA


Il progetto preliminare
aggiornamento 2003


3. Le componenti del Progetto Sicurezza

3.1  La sede della Polizia Municipale

Il trasferimento della sede della Polizia Municipale all'interno del complesso di Via Garibaldi 2 è una delle operazioni principali a fronte del miglioramento delle condizioni della sicurezza degli spazi della città.
La presenza di questo servizio nel complesso del Garibaldi 2 è finalizzata a costruire una relazione di fiducia e di cooperazione con i cittadini, partendo dalla misurazione della domanda di sicurezza di questi ultimi e dall'interazione con i servizi forniti dagli altri Enti locali.

  3.1.1  Il progetto architettonico preliminare

Il primo degli interventi previsti dal Progetto Sicurezza è quello del trasferimento della sede della Polizia Municipale all'interno del fabbricato di Via Garibaldi.
La localizzazione della sede troverà spazio in una porzione dell'ampio porticato dello stabile attualmente aperto e di uso comune.
Il progetto prevede la chiusura di un'area di circa 200 mq per la realizzazione degli uffici della Polizia Municipale.
Il progetto è organizzato su due livelli: il piano terreno e l'interrato.
Il piano terra è costituito da un ampio vano d'ingresso destinato a sala d'attesa ed alle funzioni di relazioni con il pubblico e di funzioni di reception, da cinque uffici, dai servizi igienici comprensivi di spogliatoi e wc per disabili.
Nella reception dell'ingresso verrà installata la postazione di videosorveglianza relativa alle telecamere installate nelle aree esterne al complesso.
Il piano terreno è collegato con un vano scala interno con i locali del piano interrato destinati alle funzioni di autorimessa per una superficie complessiva di circa 140 mq; l'interrato è collegato con l'esterno con un'opportuna rampa carrabile.
All'esterno della sede della Polizia Municipale verrà predisposto un sistema di videosorveglianza, tale sistema prevede delle installazioni di videocamere che verranno collocate nei punti considerati più idonei a garantire il controllo totale del fronte principale, dell'ingresso e dell'area retrostante alla stazione

  3.1.2  Il sistema organizzativo

Una presenza più sistematica e capillare in grado di garantire un'efficiente funzione di monitoraggio delle azioni di tipo malavitoso all'interno della zona, costituisce di sicuro l'obiettivo immediato della scelta operata.
Tuttavia, ciò sarebbe estremamente limitante se questa azione si configurasse in un'ottica puramente repressiva, si ritiene infatti, che si debba operare nel senso di un accrescimento del senso di cittadinanza, che resta comunque l'obiettivo principale da raggiungere nel medio periodo.
Questo può essere ottenuto facendo sì che la presenza degli operatori di Polizia Municipale assuma primariamente un ruolo sociale ancorché di mero supporto alle Forze dell'Ordine, scopo che può essere ottenuto attraverso un'attiva vicinanza ai problemi dei cittadini, la personalizzazione del rapporto, la tempestività dell'intervento, la capacità di dissuasione al crimine.
Si è convinti infatti che così facendo si favorisca l'idea d'appartenenza alla comunità di quartiere dell'operatore della Polizia Municipale e allo stesso tempo si eviterebbe il rischio dell'insorgenza di un senso di criminalizzazione generalizzata della popolazione residente nel complesso.
Per quanto fin qui affermato, un aspetto di sicuro interesse è quello legato alle competenze della Polizia Municipale legate all'ascolto e alla relazione con i cittadini residenti nel complesso.
Il vigile, infatti, oltre ad essere il primo a monitorare le situazioni complesse e ad aggiornarne gli archivi di dati, svolge sulle fasce più deboli della popolazione l'importante azione di orientamento ai servizi.
Tutto questo si va ad aggiungere alle competenze specifiche della P.M. che sono quelle legate alle attività amministrative, cioè quelle di informazione alla cittadinanza, accertamento di violazioni commesse, di tutela ambientale e della persona.
Alla luce di ciò alla Polizia Municipale viene affidato il compito di contribuire al ricostruirsi dei legami sociali tra la popolazione del Garibaldi 2 alla luce delle effettive competenze che appartengono a questo servizio, inoltre sempre ad essa viene demandata la delicata funzione di ricostruire una rete di contatti con altre organizzazioni pubbliche e private che agiscono sul territorio e con gli Enti locali che soddisfano le richieste del cittadino e adempiono ai doveri istituzionali della solidarietà sociale.
Il presidio dei vigili urbani sarà aperto al pubblico tutti i giorni della settimana, secondo orari e modalità che verranno ritenute più funzionali agli scopi che ci si è prefissi.
Attualmente il Servizio di polizia Municipale è costituito da un organico di n. 5 persone a tempo pieno e n. 4 part-time.
E' intenzione dell'Amministrazione comunale garantire una copertura del servizio quanto più ampia possibile nell'arco della settimana.
A tal fine si provvederà a organizzare una turnazione delle aperture al pubblico, che compatibilmente con l'attuale dotazione di organico, sia in grado di soddisfare le esigenze del pubblico e risponda alle finalità che sono state individuate negli obiettivi del presente progetto.

3.2  La caserma dei Carabinieri

Nel progetto pilota risulta coinvolta anche l'Arma dei Carabinieri nell'idea che la nuova posizione della locale caserma possa accrescere ulteriormente l'efficacia dell'azione di contrasto al crimine che questa già svolge sul territorio coadiuvando la propria attività di presidio e controllo del territorio con il corpo di Polizia e della Guardia di Finanza.
È in quest'ottica, infatti, che il trasferimento della caserma dei Carabinieri assume tutto il valore strategico in funzione del raggiungimento degli obiettivi della sicurezza pubblica e urbana che ci si è prefissi.
Alla base della nuova ubicazione della caserma dei Carabinieri, ci sono i medesimi presupposti che hanno motivato il trasferimento della Polizia Municipale, con l'aggiunta, in questo caso, della possibilità di avvalersi di poteri e competenze specifici.
Da questo punto di vista, infatti, l'Arma dei Carabinieri costituisce il riferimento naturale e istituzionale nella lotta e nella repressione delle attività criminose, grazie ad un'azione di contrasto dell'illegalità diffusa che si sviluppa sostanzialmente in un'attività coordinata di controllo e di monitoraggio attuata mediante un articolato sistema di unità territoriali.
A questa azione è abbinato il monitoraggio investigativo che approfondisce gli aspetti illeciti rilevati perseguendoli sotto l'aspetto associativo secondo modalità e tecniche già consolidate.
Il dosaggio di controllo, monitoraggio ed informazione, rappresenta la strategia attraverso cui supportare una politica di tutela dei cittadini e dell'ambiente, cercando in ogni ambito di coniugare lo sviluppo sociale, la sicurezza urbana e la sostenibilità ambientale.
Le competenze e gli ambiti di azione dei due soggetti (P.M. e Carabinieri) sono, dunque, molto diversificati e la loro stretta vicinanza territoriale favorisce i processi di comunicazione e di interazione tra i due enti.

  3.2.1  Il progetto architettonico preliminare

Il progetto architettonico della caserma dei Carabinieri si realizza attraverso la chiusura del portico dello stabile di Via Garibaldi con le stesse procedure attuate per la realizzazione della sede della Polizia Municipale.
La caserma è organizzata su tre livelli (vedi tavola n. 1): il piano terra in cui ha sede la caserma vera e propria, il piano interrato destinato alle autorimesse dell'Arma, il piano primo in cui sono localizzati due appartamenti per la foresteria dei carabinieri.
Il piano terra occupa un'area di circa 400 mq ed è accessibile dalla rampa dell'ingresso principale sito in corrispondenza del corpo di fabbrica centrale.
L'ingresso alla Caserma si apre in un vano che porta alla caserma vera e propria e all'accesso della scala della foresteria del primo piano.
La caserma è costituita da una parte aperta al pubblico e da una riservata ai funzionari di polizia e a tutte le funzioni che essi devono adempiere.
L'area accessibile al pubblico è costituita dall'atrio d'ingresso in cui si svolgono le operazione di relazioni con questo, reception, controllo e smistamento delle pratiche, da una sala di attesa direttamente comunicante con l'atrio e da un servizio igienico pubblico.
L'area di pertinenza delle forze dell'ordine è costituita da una serie di uffici messi in comunicazione tra loro da un corridoio, da un blocco riservato alla custodia e alla detenzione temporanea di persone in stato di fermo, da un locale di massima sicurezza con annesso deposito armi da flioco e da un archivio.
Unitamente agli spazi lavorativi viene predisposta un'area logistica riservata alle attività di ristorazione e ricreative: una mensa con cucina annessa e veranda, una sala di ritrovo e un locale per l'esercizio fisico, tre camere singole con bagno annesso.
Il piano primo viene destinato agli alloggi per i carabinieri nella misura di due unità per un totale di circa 187 mq.
Gli alloggi sono attrezzati con servizi e veranda e collegati tra loro da un corridoio centrale che si affaccia sul retro del complesso.
Si manterranno, se necessarie, le abitazioni attualmente in uso ed esterne alla caserma per la collocazione delle famiglie dei carabinieri.
Il piano interrato viene destinato ad autorimesse per un'area di circa 540 mq; i box sono accessibili dall'esterno tramite una rampa carrabile che dà sul fronte principale del fabbricato, e dallo stesso corpo scale che arriva fino agli alloggi siti al primo piano.
Si riassumono brevemente nella seguente tabella i parametri dimensionali utilizzati nella progettazione dei singoli vani nel rispetto dei minimi imposti nell'ambito degli Indirizzi per la progettazione di infrastrutture tipo attuativi della L.16/85 che costituiscono un riferimento per l'individuazione delle destinazioni funzionali degli ambienti aggregati per destinazioni d'uso omogenee e per ciò che attiene ai requisiti essenziali di sicurezza.
Il progetto si discosta minimamente dai requisiti per quanto riguarda la metratura degli alloggi situati al primo piano come specificato precedentemente e per quanto riguarda le collocazione del magazzino e del ripostiglio della zona logistica che vengono previsti invece in zona operativa.

Parametri dimensionali per reparto di Stazione Base
Zona operativa
Destinazione Superficie minima di riferimento mq Superficie di progetto mq
Atrio 12 24
Sala d'attesa 9 15
Servizio igienico per il pubblico 4 4
Archivio 10 11,7
Box militare 9 13,8
Ufficio Comandante 16 21,1
1 Ufficio sottufficiale 12 13
1 Ufficio scrivani 9 13
Locale massima sicurezza 10 10,4
Locale depositi artifizi 3 5,7
2 camere di sicurezza con disimpegno e WC annesso 24 24,3
Servizio igienico per la zona 4 8,8
Disimpegno 8 8
Zona logistica
Sala mensa 16 19
Sala ritrovo 12 14
Cucina con dispensa 12 10,4
Ripostiglio 5 5,6 in area operativa
Servizio igienico 4 8
3 camere standard singole con bagno annesso 55 55
Locale lavatoio con stenditoio 6 6
Disimpegno 10 10
Locale per lo sviluppo dell'attività fisica 10 19
Magazzino 12 15,3 in area operativa
In aggiunta è stato previsto un ampio cortile interno con area verde    
Zona servizi
Autorimessa per 2 posti per auto e 1 per moto 45 82,4 auto di cui due posti auto riservati agli alloggi
14,6 per moto
Locale gruppo elettrogeno 8 27
Locale centrale termica 9 22,4
Locale carico e scarico armi 3 21,4
In aggiunta sono stati previsti:
1 magazzino
  41,5
4 cantine   18,9 di cui due cantine per gli alloggi
Zona alloggi
2 alloggi con cantina e garage 1 di circa 110 mq
1 di circa 120 mq
1 alloggio di 112 mq
1 alloggio di 75 mq
eventuali altri alloggi verranno reperiti al di fuori della caserma


Inoltre si precisa che i tre livelli della struttura sono blindati e chiusi verso l'esterno, sia in relazione ai solai che alle tamponature verticali verso l'esterno.
Verranno adottate tutte le precauzioni per la sicurezza e l'antintrusione nel rispetto delle direttive fornite dal Ministero degli Interni.
Le finestre sono antisfondamento e riflettenti, le porte sono blindate.
Nelle aperture previste in corrispondenza delle due camere di sicurezza vengono inserite inferriate di sicurezza e vetrate riflettenti.
Le camere di sicurezza garantiscono i requisiti minimi per la detenzione temporanea.
All'esterno della Casermna, inoltre verrà predisposto un sistema di videosorveglianza con installazioni sulle pareti esterne, così come adottato per la Polizia municipale.

  3.2.2  Il sistema organizzativo

L'obiettivo principale è quello di intervenire su tutte le diverse forme di violazioni per evitare che degenerino in crimini più gravi, rendendo di fatto impossibile il verificarsi di condizioni ambientali funzionali alle attività illecite.
A tale scopo la presenza della stazione dei Carabinieri in stretta aderenza con le residenze di chi accusa disagio ha il doppio ruolo di individuare e reprimere il grande crimine, e quello di controllare e prevenire il disordine sociale.
Alle normali attività proprie dell'azione delle forze dell'ordine si affiancheranno attività di servizio mirate al sostegno ai cittadini contro la criminalità, di aiuto nella compilazione delle denunce a di attivazione di procedure più snelle, quali, ad esempio, l'eventuale raccolta di denunce a domicilio.
Attualmente la Caserma di Calderara presenta un organico di n. 8 persone, ma sono state già sollecitate le autorità competenti a favorire un potenziamento dell'organico e si prevede che questo possa essere integrato con ulteriori unità.

3.3  Il collegamento ciclo-pedonale con il capoluogo

Si ritiene che ulteriori forme di sostegno ed di stimolo alla vitalità del complesso possano essere realizzate mediante interventi atti a favorire la mobilità tra il complesso e il resto del territorio comunale.
La significativa distanza dell'area di Via Garibaldi da gran parte degli esercizi commerciali e dei servizi e l'attuale impossibilità di prevederne l'ubicazione di nuovi, sia all'interno dello stabile sia nella sua area limitrofa, fanno sì che le scelte progettuali siano orientate in prima istanza al miglioramento dei collegamenti tra il Garibaldi 2 e Calderara di Reno.
Una prima risposta a questo tipo di problema può essere ottenuta mediante la realizzazione di una pista ciclo - pedonale, quasi totalmente in sede propria che collega il complesso con l'edificato di Calderara di Reno.
La pista ciclabile avrà una larghezza di 2,5 metri e un tracciato che, per il primo tratto, lungo Via Garibaldi, sarà in sede mista ovvero a lato strada, fino ad attraversare, in corrispondenza della rotatoria di progetto, la circonvallazione del paese.
Dalla circonvallazione il tracciato della pista si divide, da un lato arriva ad inserirsi nell'area verde che fiancheggia la nuova area commerciale Coop e al corridoio ecologico esistente in corrispondenza di Via del Bracciante e, dall'altro lato, si collega con la pista ciclo-pedonale in fase di realizzazione all'interno del comparto di espansione residenziale n. 106 che a sua volta è direttamente collegata con la via Roma e con la Stazione Ferroviaria Metropolitana del Bargellino.
Dal Garibaldi 2 verso Est, verrà previsto, nell'ambito dei piani triennali delle opere pubbliche, il proseguimento della pista fino a collegarsi con l'area industriale San Vitale, con il centro abitato di Lippo e con il percorso lungo Reno.
Sarà competenza del comune di Bologna, inoltre, creare l'ulteriore rete che collega la frazione di Lippo con l'Aeroporto e con la via Emilia
La pista ciclabile di progetto ha un'estensione di circa 800 metri, e organizzata su tre rami principali, quello di Via Garibaldi che si innesta nel territorio agricolo della circonvallazione e i due che si aprono fiancheggiando lo scolo delle acque e si immettono nel contiguo comparto di espansione residenziale n. 106 e nel corridoio ecologico del nuovo comparto commerciale della Coop.
Gli attraversamenti ciclabili e pedonali in corrispondenza della rotatoria di progetto saranno rialzati, opportunamente indicati con segnaletica verticale ed orizzontali.
La pista sarà realizzata in asfalto colorato e, nel tratto di Via Garibaldi, verrà separata dalla carreggiata stradale mediante un cordolo di cemento.
Sull'intero tracciato è prevista l'illuminazione pubblica.
L'attraversamento dello Scolo Peloso verrà eseguito mediante tombamento del tratto di canale interessato, ai lati verranno installate adeguate barriere di protezione.
Questa breve rete di percorsi è stata voluta il più lineare possibile, priva di ostacoli visivi, e illuminata perché possa ulteriormente caratterizzarsi quale spazio sicuro.
L'importanza del collegamento di progetto è determinata dal fatto che esso può costituire un ulteriore spazio per la socialità.
Il percorrere un cammino insieme non rappresenta solo un immagine simbolica nel senso fisico del camminare ma anche quello di superare la diffidenza e l'insicurezza.

3.4  Sistemazione degli spazi esterni e dell'area verde

Il Progetto Sicurezza con gli interventi sopra elencati verrà integrato con la progettazione degli spazi ad uso comune pubblici e privati all'esterno del commplesso di Via Garibaldi.
Gli interventi previsti sono principalmente legati all'accessibilità all'area di intervento dalla viabilità pubblica, la previsione di adeguati spazi per la sosta pubblica, la previsione di adeguati spazi per la sosta pubblica in corrispondenza della Caserma dei Carabinieri e della sede della Polizia Municipale e di parcheggi privati per i condomini pubblici e privati.
Infine sarà curata la progettazione e la manutenzione dell'area verde del cortile interno dotandolo di aree per i giochi, panchine, percorsi ed aree di sosta illuminate.
L'obiettivo generale a cui si mira è quello di concorrere a ripristinare l'identità del luogo attraverso un incremento quantitativo e qualitativo delle dotazioni di standard privato.
Si provvederà alla predisposizione di una pensilina ATC in corrispondenza dell'attuale fermata di Via Garibaldi direzione Calderara di Reno.
Per la sistemazione delle aree esterne si rimanda alle descrizioni riportate nella Tavola n. 3 allegata al presente elaborato.

3.5  Organizzazione degli spazi di socializzazione realizzati

In questa fase di progettazione si sono incontrate oggettive difficoltà per l'acquisizione delle aree porticate dei futuri condomini privati per destinarvi attività mirate alla socializzazione.
La finalità del presente progetto di organizzare al piano terra spazi collettivi per attività di socializzazione rivolte a giovani e adulti viene pertanto posticipata ad un secondo momento quando saranno determinata in via definitiva la situazione proprietaria e si potrà contare sul consenso che il progetto spera di generare.
Rientrando gli spazi in questione nel Programma di Riqualificazione viene comunque fatta salva la prerogativa da parte di questa Amministrazione, di attivare le necessarie procedure di esproprio secondo art. 5 della L.R. 19/98, qualora persistano oggettive condizioni tali da essere considerate cause del degrado edilizio, socialie e funzionale dell'intero complesso.


Premessa Emergenza sicurezza nel Garibaldi 2 Metodi e obiettivi per la sicurezza del Garibaldi 2
Componenti del progetto sicurezza Operatori coinvolti Fasi temporali del progetto
Piano economico finanziario Alcune conclusioni Indice



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