Asian food


PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
"GARIBALDI 2"



PROGETTO PILOTA SUL MIGLIORAMENTO DELLA
SICUREZZA DEGLI SPAZI DELLA CITTÀ



4       L'analisi del problema

4.1      Il casamento

Il casamento destinato a "casa albergo" è stato edificato sul finire degli anni '70.
Le cellule abitative, consistenti ciascuna di un monolocale con angolo cottura, bagno e balcone, occupano i piani dal l° al 6°.
Al piano interrato erano previsti i servizi generali (posti auto, cabina Enel, centrale termica, ecc.), al piano terra locali di uso comune e interesse collettivo e ampi spazi porticati.
Attualmente, salvo la cabina Enel e la centrale termica, tutti i locali destinati a servizi generali, usati impropriamente o in disuso, non risultano essere parti comuni, ma sono accatastati a nome di privati, singoli e società, più o meno coinvolti nella proprietà e nella gestione della parte abitativa.
Ai primi due livelli sopra il piano terra, si hanno due file di cellule affacciate su di un corridoio comune di distribuzione, mentre ai quattro livelli superiori si ha un unica fila che affaccia su ballatoio aperto verso l'esterno.
La distribuzione verticale avviene a mezzo di un corpo centrale comprendente una scala e quattro impianti ascensore.
Un blocco scala secondario si trova all'altra estremità di ciascuno dei tre corpi di fabbrica in cui il complesso si articola.
L'intero immobile si sviluppa attorno al blocco centrale, diramandosi in tre ali7 con corridoi e ballatoi per oltre un chilometro di sviluppo.
Il riscaldamento è centralizzato e così l'impianto per l'acqua calda.
Ogni unità è allacciata, con proprio contatore, alla rete del gas per uso di cucina.
Tutte le unità sono individualmente allacciate alla rete elettrica e telefonica.
La raccolta acque nere ha come recapito la fognatura pubblica.
La copertura è piana e non praticabile.


4.2      Problemi di ordine edilizio

L'immobile è stato realizzato in calcestruzzo a vista, secondo la tecnica "tunnel".
Nonostante la sua costruzione sia relativamente recente, il complesso presenta gravissimi problemi che richiedono interventi pesanti, quando non radicali.
Lo stato dell'immobile è rilevabile a vista, ed è documentato dalla lunga serie di rapporti ufficiali e di petizioni che nel tempo si sono susseguiti.
La condizione delle singole unità abitative varia dal buono stato di manutenzione alla fatiscenza.
Tra le parti a uso collettivo del piano terra, bisogna distinguere il locale destinato a pubblico esercizio (attualmente in attività), dai locali originariamente destinati a portineria e sale comuni (attualmente utilizzati come uffici dalle pseudo gestioni alberghiere), da quelli, infine, originariamente destinati a scuola materna, in stato di totale abbandono.
Tutte queste parti sono censite come autonome unità immobiliari e non rientrano quindi tra le parti comuni.
L'interrato è attualmente utilizzato per l'accatastamento di masserizie varie, e solo in parte per la prevista funzione di autorimessa8.
Grave e, in alcune situazioni, gravissima, è la condizione degli impianti.
Gli scarichi hanno numerose perdite, continua causa di danni sia agli appartamenti che alle parti comuni, e vi proliferano insetti e ratti che attraverso le stesse tubazioni e i cavedi che le contengono, risalgono fino ai piani superiori.
Anche gli impianti sanitari hanno numerose e diffuse perdite; l'impianto centralizzato di produzione acqua calda e riscaldamento funziona precariamente, impropriamente alimentato con olio pesante; non si hanno notizie certe sulle condizioni della rete di distribuzione dell'acqua e del gas e sulla produzione autonoma di acqua calda - che supplisce quasi ovunque alla disfunzione dell'impianto centrale -, ma, per analogia con tutto il resto, è ragionevole pensare che siano tutt'altro che buone.
Gli ascensori sono allo sfascio.
Attualmente solo uno su quattro esistenti è ancora in funzione.
Gravi le deficienze dell'impianto elettrico nelle parti comuni, ma presumibilmente anche in larga parte degli alloggi.
L'impianto antincendio è pressoché scomparso, essendo stata asportata gran parte degli estintori e delle manichette degli idranti.
Nelle scale mancano parte degli infissi interni ed esterni, anche ai livelli più alti, con grave rischio per le persone, che possono ferirsi o precipitare nel vuoto.
Dal punto di vista strutturale si notano importanti fessurazioni che interessano eminentemente le estremità dei fabbricati.
La copertura principale e il grande ballatoio del terzo piano sono diffusamente rappezzati per arginare le infiltrazioni di acqua piovana.
Non esiste una documentazione che permetta di verificare se le dispersioni termiche siano o meno conformi alla legge.
La corte centrale, della quale il progetto prevedeva la sistemazione a verde, si presenta attualmente come terreno incolto, luogo di accumulo delle immondizie che vi vengono sistematicamente gettate dai ballatoi.
Analoga è la condizione del parcheggio esterno, sul lato ovest.
La vastità e la gravità dei problemi sono in gran parte da imputare, oltre che all'assoluta mancanza di un'adeguata manutenzione, all'elevato carico abitativo che il complesso deve sostenere, sicuramente non previsto all'atto della progettazione che era stata pensata in funzione dell'uso alberghiero.
Se ne è consolidata invece l'utilizzazione residenziale intensiva permanente, con un grado di affollamento largamente superiore non solo a quello originariamente previsto, ma addirittura alle capacità fisiche degli alloggi.
A questo si aggiunge che comportamenti asociali, a volte criminali, disadattamento ed emarginazione, sono fenomeni molto diffusi tra la popolazione del Bologna 2 e che tali comportamenti hanno effetti deleteri sull'immobile.


4.3      Situazione sociale

Lo stato del complesso edilizio è di grave degrado sociale, oltre che fisico.
La disgregazione dei nuclei familiari che lo occupano, l'assenza di una gestione globale e civile dell'immobile, l'interesse di alcuni soggetti, economicamente i più forti, al mantenimento dell'attuale stato di cose, ne hanno gradualmente peggiorato le condizioni.
Le numerose famiglie di extracomunitari residenti nel Bologna 2, prevalentemente maghrebine e monoreddito, fanno grande fatica a sostenere le ordinarie spese di sopravvivenza e la situazione diventa drammatica quando viene a mancare l'unico reddito familiare.
Molte di loro, con un numero di figli che varia da due a sei, sono seguite dal Comune e dall'AUSL, che le sostengono normalmente con appoggi indiretti, come l'esenzione dalle rette scolastiche e dalle spese per i trasporti e, nei casi più gravi, anche con un servizio di mensa e con aiuti in denaro.
Su questo fronte si è fatto via via sempre più massiccio l'intervento del Comune, tramite i servizi sociali, con interventi a sostegno delle famiglie: esenzione delle rette e delle imposte comunali, inserimento di bambini in nidi e materne, azioni di inserimento nel mondo del lavoro (in particolare per le donne).
L'azione dei servizi sociali ha permesso anche di arginare l'emergenza sanitaria, di confinare e controllare, con buoni risultati, le gravi situazioni sanitarie presenti nel complesso.
Su questo fronte è stato fatto un notevole sforzo (economico e umano) del Comune con campagne di prevenzione e di vaccinazione9.
La situazione, per ragioni che sono insieme culturali e di oggettiva difficoltà, dove solo il capofamiglia lavora mentre la moglie e i bambini restano in casa, costantemente confinati negli angusti spazi dei monolocali, comporta l'oggettiva segregazione, di fatto, di mogli e figli nelle anguste abitazioni, con un ulteriore effetto aggravante: i bimbi in età prescolare, non frequentano (salvo deroghe forzose del Comune) le scuole materne e i nidi, potendo le madri accudirli.
È nei confronti di questi nuclei familiari che si verifica il maggior numero di sfratti per morosità.
Per questa ragione l'assistenza viene spesso fornita nel quadro di una collaborazione tra la famiglia e il Comune, il quale esercita un rigido controllo sul rispetto degli impegni dai singoli nuclei (pagamento dell'affitto, delle bollette), favorendo, quando possibile, anche l'inserimento delle madri nel mondo del lavoro.
L'intervento pubblico si rivela spesso insufficiente, e quasi mai tempestivo.
Nonostante l'AUSL, che assiste i minori, intervenga anche con sostegno economico diretto, le limitate risorse disponibili non consentono di affrontare le numerose situazioni di emergenza.
In tali casi si attiva tuttavia una fattiva collaborazione con la Caritas locale.
Si aggiungono i casi, diversi, ma ugualmente gravi, di cittadini stranieri - donne soprattutto - a volte irregolari, prevalentemente slavi, che, per cattiva condotta, si vedono allontanare i figli dai giudici preposti.
Si tratta infatti di persone dedite alla prostituzione, sia direttamente che come sfruttatori, la cui presenza è ormai consolidata e tende sempre ad aumentare, senza che i frequenti interventi delle forze dell'ordine riescano a porvi rimedio10.
Inoltre sono stati segnalati frequenti sparizioni di neonati, figli di prostitute dei quali si perdono le tracce spesso subito dopo il parto.
Elevata è la presenza di altri emarginati, come tossicodipendenti, disadattati e persone bisognose di assistenza psichiatrica.
Si consideri che, mancando qualsiasi forma di controllo dell'accesso al complesso, in esso vivono anche persone senza fissa dimora - la cui presenza è più alta nella stagione invernale - che cercano riparo nelle parti comuni, nei corridoi, nelle scale, nell'interrato, dove soddisfano i bisogni fisiologici convivendo con i propri e altrui escrementi.
La situazione generale è in costante peggioramento.
Negli anni trascorsi le famiglie bisognose erano prevalentemente costituite da cittadini italiani in temporanea difficoltà, la cui presenza nel complesso era provvisoria, mentre ora, per le numerose famiglie extracomunitarie che non sono assolutamente in grado di uscire dalla provvisorietà, la condizione tende a diventare definitiva.
Non è un caso se, grazie alle precarie condizioni economiche e familiari, questi nuclei sono diventati i soggetti privilegiati nell'assegnazione di alloggi pubblici, alterando drasticamente il mercato degli alloggi ERP del Comune, assegnati quasi esclusivamente ad abitanti del Bologna 2, che vengono prontamente sostituiti all'interno del complesso senza soluzioni di continuità, rigenerando di continuo i potenziali assegnatari.
D'altra parte è proprio il forte degrado del complesso a fare sì che all'offerta di alloggi in locazione rispondano ormai solo soggetti in precarie condizioni: extracomunitari, irregolari ed emarginati e così il circolo vizioso si avvolge a spirale, senza prospettive di salvezza.
Quello che è forse, nella Regione Emilia-Romagna, il più grave caso conosciuto di concentrazione di degrado ambientale e di emarginazione, di problemi sociali e di situazioni criminose che vanno anche oltre lo sfruttamento della prostituzione e lo spaccio di droga, riguarda uno stabile dove con la popolazione illegale ed emarginata convivono ancora, in proprietà o in affitto, altri cittadini che, in buona fede, avevano creduto di trovare nel Bologna 2, il tranquillo appartamentino a buon mercato che cercavano per sé e per la propria famiglia.
Sul fronte sociale sono stati e sono in corso i maggiori investimenti di mezzi e persone, per far fronte alle continue emergenze, sono anche stati raggiunti risultati importanti, ma l'azione di sostegno, non porta, né può portare, alla soluzione del problema Bologna 2 nel suo complesso, che deve essere affrontato in maniera unitaria e globale.


4.4      Situazione demografica

La situazione demografica è in continua evoluzione.
L'analisi dei dati sui residenti iscritti all'anagrafe, incrociati con altri disponibili grazie al monitoraggio continuo esercitato dalla Polizia Municipale11, dà un quadro complessivo sufficientemente chiaro e permette, dal confronto con dati storici, di individuare alcune linee di tendenza.
I dati indicati nelle tabelle danno il quadro della situazione aggiornata alla primavera 200012 13.
La tabella 1 evidenzia come esista un gran numero di unità, prive per l'anagrafe di popolazione residente (47%), di cui solo una piccola parte (7%) è in realtà vuota.
La maggior parte14 delle unità senza popolazione residente è occupata da persone in larga parte straniere: si tratta quasi sempre di ragazze provenienti da ex Urss, ex Jugoslavia, Albania e Nigeria, in genere dedite alla prostituzione.


TABELLA 1      la situazione abitativa nel complesso
n. unità totali 194
unità con residenti 103
unità senza residenti 91
unità senza residenti, ma occupate 77
unità vuote 14
percentuale sul totale 7%
unità con residenti che ospitano altre persone domiciliate 48
percentuale unità che ospitano altre persone 47%


La maggior parte di queste unità occupate da non residenti risulta essere stata affidata dai proprietari alle agenzie di gestione pseudo-alberghiera alle quali fa di fatto capo quasi tutto il movimento di ospiti precari.
Gran parte di codeste unità risulta occupata da una sola persona - la titolare del contratto d'affitto o, più in generale, di "cessione del fabbricato" denunciato alla questura - ma nella realtà ne ospita molte di più15.
Questi ospiti non registrati, solitamente dediti ad attività illegali o al limite della legalità, sono quelli che, con il loro va e vieni, assicurano il più elevato margine di rendita (in nero) e sono difatti i clienti preferiti delle gestioni organizzate che operano nell'immobile.
Il fenomeno dell'ospitalità16 è largamente diffuso ad ogni livello, anche semplicemente per abbattere le spese, creando nuclei più o meno omogenei, che sono spesso generatori di tensioni all'interno dei nuclei stessi.
Anche tra i residenti è diffuso ospitare altre persone, tenuto conto che su 103 unità con residenti in 48 (pari al 47%) sono ospitati a vario titolo, e per periodi più o meno lunghi, altre persone.
Queste pratiche hanno spesso ricadute negative sul sociale: infatti le persone ospitate, quando la convivenza diventa difficile, vengono espulse e spesso si trovano in forti difficoltà.
La tabella 2 permette un confronto tra residenti e domiciliati ufficiali, ma, lo ripetiamo, è praticamente impossibile la reale quantificazione delle persone presenti, sia perché la situazione è in continuo movimento, sia perché parte di loro è dedita ad attività illegali o criminose e tende a sfuggire ad ogni possibile controllo.
Circostanza questa favorita dalla conformazione e articolazione dell'immobile che non permettono di sorvegliare gli accessi e gli spostamenti all'interno di esso.
A questa popolazione in qualche modo identificata o individuabile, bisogna poi aggiungere, come già detto, gli sbandati che si rifugiano, specie in inverno, nelle parti comuni e nell'interrato.


TABELLA 2      la situazione demografica complessiva
  Residenti Domiciliati
abitanti residenti totali 229
domiciliati non residenti 196
abitanti totali 425
percentuale residenti 54%
percentuale non residenti 46%
stranieri residenti 137
percentuale su totale residenti 60%
stranieri non residenti 134
percentuale su totale non residenti 68%
stranieri totali 271
percentuale sul totale 64%
numero di stranieri residenti nel comune al 31/12/1999 361
percentuale di stranieri residenti sulla popolazione totale di Calderara 3,0%


Comunque l'analisi dei dati certi indica che solo il 54% degli occupanti l'immobile è costituito da residenti iscritti all'anagrafe.
Quale che sia la forma di godimento dell'alloggio, altissima è sempre la percentuale di stranieri, quasi totalmente extracomunitari, che rappresentano 60% dei residenti e ben il 68% dei non residenti.
Considerando che gli stranieri costituiscono il 3,0% della popolazione residente nell'intero Comune di Calderara di Reno, il 38% di essi risulta essere pertanto concentrato nel Bologna 2.
Tale presenza risulta ancora pił massiccia se si considerano anche i domiciliati17.
La percentuale di minori sul totale risulta sensibilmente superiore alla media comunale (tabella 3).
I bambini in tenera età (prescolare) rappresentano il 60% dei minori che abitano al Bologna 2.
Per le degradate condizioni di vita sono loro i principali soggetti delle gravi patologie cui si è già accennato in precedenza.

TABELLA 3      la situazione dei minori
n. unità abitative con residenti 120
n. residenti totali 229
n. residenti minori 50
percentuale minori sul totale dei residenti 22%
> 18 anni 179
11 < anni < 18 8
6 < anni < 11 12
anni < 6 3018


La comparazione dei dati recenti con quelli storici19 evidenzia alcuni fenomeni:

4.5      La dimensione oggettiva

La dimensione oggettiva del problema viene analizzata con i dati sia forniti dalle forze dell'ordine che operano sul territorio, sia attraverso la cronaca locale dei giornali.
La tabella 4 riporta i dati resi disponibili dalle forze dell'ordine.
I dati si riferiscono al periodo giugno 1997 - maggio 2000 e descrivono brevemente i reati che i Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno hanno rilevato e l'attività giudiziaria conseguente22.


TABELLA 4      gli interventi dei carabinieri di Calderara di Reno
1997
20/06/1997 Ferimento mediante accoltellamento di un cittadino extracomunitario, il delitto è maturato all'interno dell'ambiente dello sfruttamento della prostituzione: individuati due cittadini albanesi quali autori del fatto.
12/07/1997 Ferito un cittadino extracomunitario da colpi di arma da fuoco; autore del fatto risulta un cittadino italiano. Il crimine è da ricondursi all'ambiente legato allo spaccio di sostanze stupefacenti.
1998
25/02/1998 Ferito un cittadino extracomunitario da colpi di arma da fuoco; autori del fatto risultano quattro cittadini maghrebini. Il crimine è da ricondursi all'ambiente legato allo spaccio di sostanze stupefacenti.
19/03/1998 Arrestati tre cittadini magrebini per spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto abusivo di armi.
24/03/1998 Trovata una pistola con caricatore all'interno dell'area cortiliva dello stabile.
01/04/1998 Accoltellato un cittadino extracomunitario: il movente è legato all'ambiente dello spaccio di sostanze stupefacenti.
06/04/1998 Ferimento con armi da taglio di un cittadino extracomunitario, il movente legato all'ambiente dello spaccio di sostanze stupefacenti; arrestati tre soggetti di nazionalità maghrebina e sono irreperibili cinque cittadini tunisini. L'operazione ha portato al sequestro di coltelli e stupefacenti.
10/04/1998 Denunciati tre soggetti di nazionalità marocchina per porto abusivo di armi.
03/06/1998 Arrestato cittadino marocchino per porto abusivo di armi e resistenza a Pubblico Ufficiale.
02/07/1998 Denunciati due cittadini italiani per sfruttamento della prostituzione.
08/07/1998 Denunciato un cittadino moldavo per sfruttamento della prostituzione.
28/08/1998 Arrestato cittadino italiano per furto, ricettazione e porto di oggetti atti allo scasso.
15/09/1998 Arrestato cittadino moldavo per sfruttamento della prostituzione e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
01/10/1998 Arrestato cittadino albanese per sfruttamento della prostituzione.
06/11/1998 Arrestato un cittadino marocchino per spaccio di sostanze stupefacenti.
22/11/1998 Arrestati perché colpiti da ordine di carcerazione un cittadino di origine italiana ed uno di origine albanese.
30/11/1998 Denunciati in stato di irreperibilità tre cittadini albanesi per sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona, minaccia a mano armata ed estorsione.
1999
07/01/1999 Trovato un fucile Kalashnikov completo di caricatore; l'arma era nascosta nell'aiuola del parcheggio.
22/01/1999 Arrestati cinque cittadini albanesi per sfruttamento della prostituzione.
13/04/1999 Arrestato tre cittadini tunisini per spaccio di sostanze stupefacenti.
21/05/1999 Incendio di origine dolosa di un ufficio posto al piano terra dello stabile.
04/08/1999 Denunciato un cittadino italiano per sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento della permanenza nel territorio italiano di clandestini e mancata comunicazione di cessione di fabbricati all'Autorità di P.S.
04/08/1999 Arrestato un cittadino italiano per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
2000
18/01/2000 Denunciati due cittadini moldavi e un marocchino per lesioni aggravate e minacce.
25/01/2000 Arrestato un cittadino italiano per rapina ai danni di una prostituta domiciliata in un miniappartamento dello stabile.
24/02/2000 Denunciato un cittadino italiano per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento alla permanenza nel territorio italiano di clandestini.
11/03/2000 Denunciati due cittadini serbi per rapina e sequestro di persona.
17/03/2000 Denunciato un cittadino italiano per violenza sessuale e violenza privata ai danni di una prostituta alloggiata nello stabile.
15/05/2000 Arrestato un cittadino magrebino per spaccio di sostanze stupefacenti.


I dati della tabella 4 sono particolarmente interessanti se confrontati - tabella 5 - con l'attività complessiva dei Carabinieri in territorio di Calderara23.
A titolo di esempio nell'anno l998 su 13 arresti complessivi effettuati a Calderara, per vari reati o in ottemperanza a ordini dell'attività giudiziaria, 13, pari al 100%, sono legati a persone del complesso.
Lo stesso dato si ripete nell'anno successivo 8 arresti nel complesso su 8 totali, con identica esaustiva percentuale.
Percentuali comunque importanti sono riferibili anche ad altra attività, ad esempio oltre il 50% delle denuncie a piede libero dell'intero territorio di Calderara sono riconducibili al Bologna 2, ugualmente oltre il 50% dei sequestri di armi e di stupefacenti effettuati nel comune è riconducibile al complesso.


TABELLA 5      gli interventi dei carabinieri nel complesso rispetto al totale nel Comune di Calderara di Reno
Reato Legati al Bologna 2 Complessivi a Calderara di Reno Percentuale
1998
Arresti 13 13 100%
Denunce a piede libero 17 31 55%
Sequestri di armi e droga 3 5 60%
1999
Arresti 8 8 100%
Denunce a piede libero 27 41 66%
Sequestri di armi e droga 1 2 50%


Per valutare appieno la concentrazione del fenomeno si ricorda che la popolazione residente nell'immobile24 corrisponde al meno del 2% della popolazione comunale.
A maggior completezza della dimensione oggettiva di fenomeni delittuosi ed illegali concentrati nel complesso, sono riportati nella tabella 6 tutti i fatti di sangue o di illegalità, riferiti al complesso, riportati dalla stampa nel periodo dal 1997 fino ad oggi25.
Naturalmente quello documentabile è solo quello emerso, ma è ragionevole ritenere che la quantità di reati e di violenze che si perpetrano nel complesso sia sensibilmente maggiore.


TABELLA 6      rassegna stampa
1997
22/02/1997 È stato soccorso dall'ambulanza un marocchino trovato a terra, davanti al residence "Bologna Due", con numerose ferite da taglio; si sospetta un regolamento di conti.
28/03/1997 È stata pestata a sangue dai suoi protettori una ragazza slava che voleva abbandonare il marciapiede: il tutto si è svolto al "Bologna Due" sotto gli occhi delle altre compagne per scoraggiarle in caso di eventuali ripensamenti di altre ragazze.
28/03/1997 Arrestati i componenti della banda che teneva sotto controllo circa trentacinque ragazze dedite alla prostituzione.
30/03/1997 Albanese che era fuggito dagli arresti domiciliari in cui era stato relegato dal giudice nel suo alloggio del "Bologna Due", preso in un appartamento del Pilastro.
15/04/1997 Cliente è stato picchiato, derubato dei soldi e pestato a sangue da alcuni albanesi mentre ancora si rivestiva dopo il rapporto con una giovane prostituta albanese in un alloggio del "Bologna Due".
17/04/1997 Cliente è stato picchiato a sangue da alcuni albanesi subito dopo aver avuto un rapporto con la giovane prostituta albanese al residence "Bologna Due".
18/04/1997 Arrestati dai carabinieri nel loro alloggio del "Bologna Due" tre tunisini e d un israeliano trovati in possesso di alcuni grammi di eroina; nell'appartamento c'erano numerosi oggetti di valore rubati ed altra merce rubata da tossicomani per pagarsi la dose.
23/04/1997 Blitz dei carabinieri al "Bologna Due": numerose le infrazioni registrate e le denunce per resistenza a pubblico ufficiale. Oltre cinquanta alloggi sono risultati occupati da extracomunitarie prostitute clandestine.
26/04/1997 Trovata, durante un blitz al "Bologna Due", una bimba di otto anni. La piccola era segregata in casa mentre la madre lavorava sui viali.
09/05/1997 Ritrovate, davanti al parcheggio del "Bologna Due", dieci automobili che sono state rubate durante la notte a Zola Predosa e a Calderara.
16/06/1997 Assaliti agenti di polizia nel residence di "Bologna Due" mentre avevano sorpreso quattro nordafricani che preparavano dosi di eroina.
20/06/1997 Vittima di un regolamento di conti è un albanese trentenne che è stato accoltellato da due suoi connazionali: in gioco il controllo del racket della prostituzione.
27/07/1997 Un incendio nei pressi di un quadro elettrico lascia al buio una buona parte dei residenti dello stabile "Bologna Due".
13/08/1997 Arrestato ex vigilante che arrotondava lo stipendio di buttafuori sfruttando alcune prostitute dell'est: aveva preso in affitto due appartamenti al "Bologna Due" per le ragazze.
27/08/1997 Negli alloggi del residence "Bologna Due" di otto nordafricani è stata trovata merce rubata. Il valore della merce si aggirava intorno alla decina di milioni.
27/08/1997 Scoperta una tratta di tre giovani ucraine vendute per dieci milioni, protagonista una donna serba che ha picchiato una prostituta albanese rea di non lasciare libero il posto sul marciapiede alle nuove arrivate.
13/09/1997 Gambizzato con due colpi di pistola un albanese nell'androne del "Bologna Due": probabile regolamento di conti tra bande.
14/09/1997 Espulsi sette albanesi identificati durante una retata al "Bologna Due" e alla stazione centrale delle ferrovie.
14/09/1997 Identificato l'autore che ha sparato cinque colpi di pistola ad un tunisino che risiedeva al "Bologna Due".
16/09/1997 È stato sorpreso un africano agli arresti domiciliari mentre abbandonava il suo alloggio: l'evasore era in possesso di un coltello.
19/09/1997 Arrestata una coppia di manager del sesso dopo un lungo inseguimento iniziato a Calderara, davanti al "Bologna Due" e finito a Lido di Dante.
20/09/1997 Stroncato sul nascere uno sfruttamento di giovanissime lucciole: scoperte dai carabinieri in un alloggio del "Bologna Due", le giovani dovevano essere iniziate alla vita da tre esponenti dell'organizzazione del sesso.
29/09/1997 Arrestata una prostituta slava perché trovata in possesso di una pistola nel suo alloggio al "Bologna Due", la ragazza si ritiene possa essere collegata con l'omicidio di una prostituta nigeriana trovata nel quartiere S.Viola. Nella stesa indagine è finita un'altra slava per sfruttamento ed induzione alla prostituzione.
01/10/1997 Arrestati due manager della prostituzione nel loro appartamento del "Bologna Due" mentre controllavano gli incassi ed annotavano i guadagni delle ragazze in un'agenda.
08/10/1997 Arrestati i quattro componenti di una banda di slavi che gestivano una decina di prostitute ucraine; il capo era imprendibile grazie alla capacità di cambiare frequentemente dimora, dai campi nomadi agli appartamenti del "Bologna Due".
14/10/1997 Evaso un marocchino che era agli arresti domiciliari nell'alloggio del "Bologna Due"; vane le ricerche dei carabinieri per trovarlo.
16/11/1997 Sfregiata in volto ha rischiato di morire dissanguata la prostituta bosniaca che è stata aggredita nei pressi di Bargellino: la donna risiedeva al "Bologna Due" dove gli uomini dell'arma si sono subito recati subito dopo in cerca dell'aggressore.
21/11/1997 Trovate in tre appartamenti del "Bologna Due" trenta giovanissime ucraine che erano state rapite dalla mafia russa e vendute agli slavi in cambio di armi e dollari. Le ragazze erano segregate e seviziate nei tre appartamenti finché non si decidevano a prostituirsi.
25/11/1997 Derubata una prostituta serba in via Rigosa da un pakistano in seguito arrestato; la giovane donna è domiciliata al residence del "Bologna Due".
29/11/1997 Arrestato al "Bologna Due" un serbo che controllava una decina di ragazze destinate ai marciapiedi. I metodi usati per convincerle a tacere e a prostituirsi vanno dallo stupro alle sevizie. Il serbo era stato denunciato da una ragazza ucraina dopo che aveva ricevuto un trattamento speciale.
02/12/1997 Una telefonata anonima rivendicata dai Nar segnala una bomba al "Bologna Due": la notizia risulta uno scherzo.
24/12/1997 Maxi retata dei carabinieri per i luoghi più frequentati dalle lucciole: trovate cinquantasei ragazze tutte con base al residence "Bologna Due".
25/12/1997 Raid di alcuni vandali al "Bologna Due" i quali mandano in frantumi alcune vetrate dello stabile e messo fuori uso l'unico ascensore funzionante. Mentre al secondo piano dello stesso stabile scoppiava una rissa a colpi di coltello tra bande di spacciatori.
25/12/1997 Un giovane tunisino si butta dalla finestra dell'appartamento situato al secondo piano del residence Bologna Due per sfuggire ai suoi inseguitori che lo braccavano per un regolamento di conti legato nell'ambito dello spaccio di droga.
29/12/1997 Arrestato sfruttatore di Belgrado: era stato denunciato da una giovane ucraina che era stata stuprata per essere costretta alla prostituzione. L'uomo gestiva una decina di ragazze in tutto.
1998
07/02/1998 Arrestato al "Bologna Due" boss albanese della prostituzione ricercato dalla Procura di Brescia.
10/02/1998 Arrestato al "Bologna Due" cittadino rumeno dedito all'importazione di ragazze da avviare alla prostituzione.
11/02/1998 Atti vandalici, scaturiti da risse tra spacciatori ed emissari del sesso, mettono fuori servizio ascensori ed impianto elettrico al residence "Bologna Due".
25/02/1998 Regolamento di conti: gambizzato da due connazionali nel monolocale del "Bologna Due" un cittadino tunisino, già noto alle forze dell'ordine per reati legati allo spaccio di droga.
26/02/1998 Un tossicodipendente è morto arso vivo nel suo camper di fortuna, bivaccato davanti al residence "Bologna Due": il rogo sembra essersi sviluppato in modo accidentale.
27/02/1998 Accoltellato a morte un marocchino di 26 anni nella zona dell'Arcoveggio, i due aggressori risiedevano nel residence di Calderara "Bologna Due".
28/02/1998 Un esercito di 200 carabinieri passa al setaccio il residence "Bologna Due": trovate coltelli dalle lunghe lame, droga e denaro.
28/02/1998 Fermati cinque tunisini di età compresa tra i 24 e 25 anni armati di coltelli in un garage di "Bologna Due".
02/03/1998 Scattano i presidi anticrimine al Bologna Due. Una pattuglia resterà di ronda 24 ore su 24.
03/03/1998 Sospettato scontro tra prostitute dell'est europeo che ha portato al ferimento al braccio di una di loro. A insospettire i carabinieri è stata l'inusuale pulizia delle scale dove, invece, c'era la presenza di tracce di sangue.
04/03/1998 Sventato un regolamento di conti tra albanesi e marocchini: due albanesi che armati di coltellacci erano decisi ad aggredire tre marocchini mentre nel parcheggio del "Bologna Due" consegnavano quantitativi di droga destinati alla spaccio in città.
06/03/1998 Rispediti in Albania 17 clandestini ospiti del residence " Bologna Due" fermati in seguito al blitz alle prime luci dell'alba dalla Polizia: i clandestini risultavano prostitute e relativi sfruttatori.
11/03/1998 Inizia nel parcheggio del "Bologna Due" l'inseguimento ad una Lancia Thema rubata a zola Predosa, fermato l'autista e la compagna nel centro di Calderara.
19/03/1998 Blitz di 100 carabinieri al residence "Bologna Due". Scoperti 12 appartamenti prigioni, ragazzine ucraine pronte per essere mandate sui viali, 13 maghrebini clandestini, 50 prostitute dell'est, pistole coltelli e mannaie.
24/03/1998 Setacciato il residence del Bologna Due, il risultato è che un appartamento è stato trasformato in prigione per sei ragazzine ucraine; le giovani ragazze erano costrette ad iniziare la vita da marciapiede. Arrestate le due ragazze slave che facevano da kapò.
24/03/1998 Arrestati a Loiano tre extracomunitari trovati in possesso di droga, soldi e di un fucile che presumibilmente è lo stesso che è servito alla gambizzazione di un tunisino al "Bologna Due" avvenuta il 25 febbraio.
01/04/1998 Ferito a coltellate un marocchino mentre rientrava nel monolocale in affitto al "Bologna Due": alla base dell'aggressione ci sarebbe un regolamento di conti nell'ambiente dello spaccio della droga.
07/04/1998 Commando di almeno cinque immigrati ha assalito nel residence "Bologna Due" un tunisino di 36 anni infliggendogli una serie di fendenti agli arti superiori ed inferiori.
11/04/1998 Arrestata una gang di tunisini accusati del tentato omicidio di un loro connazionale avvenuto qualche giorno prima al residence "Bologna Due".
23/04/1998 Trovato davanti al parcheggio del "Bologna Due" un automezzo che potrebbe essere lo stesso utilizzato nell'aggressione davanti alla stazione.
24/04/1998 Ucciso in cella con un'overdose un giovane tunisino: il tunisino era stato arrestato perché autore dell'accoltellamento di via dell'Arcoveggio e trovato su una Tipo al "Bologna Due".
28/04/1998 Aggredito tunisino ventitreenne da due connazionali nel cuore della notte nell'androne del "Bologna Due".
13/05/1998 Prostituta macedone residente al "Bologna Due" aggredita pugnalata e rapinata da un cliente, nei pressi del quartiere Fiera.
16/05/1998 Retata e setaccio al "Bologna Due" da parte dell'Arma dei carabinieri.
05/06/1998 Setaccio al "Bologna Due": arrestato un marocchino per resistenza a pubblico ufficiale e identificate una trentina di albanesi e ragazze clandestine dell'est europeo.
07/06/1998 Scatta una maxirissa al "Bologna Due" che coinvolge i militari dell'Arma e gli extracomunitari residenti al "Bologna Due", durante un controllo da parte dei carabinieri di un motorino con alla guida un extracomunitario.
07/07/1998 Aggressione e regolamento di conti nell'androne di "Bologna Due", dove un tunisino di 29 anni è stato aggredito e accoltellato da connazionali.
16/09/1998 Blitz al "Bologna Due" delle forze dell'ordine con rinvenimento di svariate dosi di droga, una pistola e una ventina di clandestini.
21/09/1998 Trovato morto nel monolocale in cui era in affitto un marocchino al "Bologna Due": la causa del decesso sarebbe un'overdose.
30/09/1998 Stroncato da un'overdose un tunisino residente al "Bologna Due".
01/10/1998 Durante un maxi setaccio al "Bologna Due", le forze dell'ordine sequestrano un ingente arsenale di armi bianche, qualche pistola e diverse dosi di eroina e cocaina.
29/10/1998 Blitz dei carabinieri al "Bologna Due", clandestini e prostitute portate in centrale per l'identificazione.
07/11/1998 Scontri tra forze dell'ordine e prostitute del "Bologna Due" in seguito ad un controllo di routine nei pressi dello stabile di Calderara: l'azione era mirata a coprire un traffico di spaccio.
09/11/1998 Accoltellato immigrato clandestino del Marocco al "Bologna Due" per regolamento di conti in odore di spaccio.
22/11/1998 Sorpreso dai carabinieri commando di tunisini armati di coltelli pronti a sferrare un'aggressione ad un occupante dei monolocali di "Bologna Due".
24/11/1998 Arrestati tre tunisini intenti a saccheggiare alcune auto parcheggiate al "Bologna Due".
29/11/1998 In seguito alla retata dei carabinieri al palazzone del "Bologna Due", fermati trentuno clandestini.
06/12/1998 Fermati dai carabinieri una dozzina di prostitute, sette clandestini tunisini e marocchini e sequestrati alcuni grammi di droga.
15/12/1998 Arrestato un algerino mentre consegnava le dosi a dei tossicodipendenti nel parcheggio del "Bologna Due".
21/12/1998 Rintracciato ed identificato un magrebino sospettato di essere l'autore dello scasso e del furto ai danni di un negozio di telefoni cellulari avvenuto durante la notte a Calderara. Il sospettato vive al palazzone del "Bologna Due".
1999
03/01/1999 Una giovane moldava fugge dall'appartamento del "Bologna Due", dove era segregata per poi essere avviata alla prostituzione; denuncia i capi dell'organizzazione che avevano la sede nello stesso residence.
05/01/1999 Blitz dei carabinieri al "Bologna Due": denunciati 12 spacciatori, due arrestati perché trovati in possesso di più di un etto di eroina purissima, e 24 prostitute clandestine espulse.
08/01/1999 Alloggiavano al "Bologna Due" le ragazze rumene e moldave, che erano reclutate col miraggio di un lavoro, da una coppia dell'ex Jugoslavia che è stata denunciata dalle stesse ragazze.
09/01/1999 Trovato un mitra, da alcuni passanti, nel prato che circonda il residence del "Bologna Due".
24/01/1999 Liberate dalla morsa della prostituzione ragazze slave residenti nel residence "Bologna Due"; con loro sono stati arrestati i capi dell'organizzazione: cinque connazionali.
30/01/1999 Sfregiate con un taglierino due prostitute ed un'altra picchiata all'interno degli appartamenti del "Bologna Due".
04/03/1999 Rintracciati nel residence "Bologna Due" i soldi sottratti con inganno ad un giovane bolognese infatuato della bella prostituta, la quale al giovane spillava milioni in continuazione fino all'ultima esosa richiesta di 180 milioni.
16/04/1999 Trovati una scimitarra, un coltello, un randello ed alcuni grammi di eroina nell'appartamento del "Bologna Due" occupato da tre tunisini.
17/04/1999 Arrestati dalla polizia un bolognese e due extracomunitari, residenti al "Bologna Due", dediti allo spaccio di droga e di banconote false.
09/05/1999 Denunciati e arrestati due rumeni per sfruttamento della prostituzione: la denuncia è partita dalla vittima, una ragazza rumena, alloggiata al "Bologna Due".
13/05/1999 Sequestrate una partita di eroina ed una di hascisc nel parcheggio del "Bologna Due" nascoste nella portiera di un'auto Nissan.
18/05/1999 Attentato al "Bologna Due"; incendiato un ufficio della società che è proprietaria di numerosi appartamenti del residence.
01/07/1999 Picchiata da un cliente una prostituta che alloggia al "Bologna Due"; la ragazza chiama il protettore che a sua volta picchia selvaggiamente l'uomo, riducendolo in fin di vita.
02/07/1999 Muore l'uomo picchiato a sangue dal protettore della prostituta residente al "Bologna Due".
14/07/1999 Furto d'auto nel parcheggio del "Bologna Due"; scomparsa una Fiat 126.
16/07/1999 Blitz al "Bologna Due": trovate una decina di prostitute clandestine.
22/07/1999 Fermati quaranta tra clandestini e prostitute e spacciatori in seguito ad una retata delle forze dell'ordine al "Bologna Due".
14/08/1999 Trovato dalla polizia tunisino, residente al complesso di "Bologna Due", con addosso alcune decine di grammi di cocaina ed un coltello a serramanico.
24/08/1999 Atto teppistico al "Bologna Due"; incendiati i cassonetti dell'immondizia in via Garibaldi 2.
27/08/1999 Due cassonetti dell'immondizia incendiati, buchette della posta fatte saltare con petardi, un'auto danneggiata e altre due con gomme tagliate è il risultato di un'ondata di atti di vandalismo al "Bologna Due".
10/11/1999 Scontro tra bande nelle vie del residence "Bologna Due"; le strade erano impercorribili tra inseguimenti e assedi.
30/11/1999 Retata eseguita al "Bologna Due" da carabinieri e vigili urbani che hanno trovato una ventina di ragazze dell'est non in regola con il permesso di soggiorno.
17/12/1999 Risolto l'omicidio della prostituta ucraina trovata bruciata alla periferia di Crevalcore; gli assassini sarebbero due connazionali della vittima che insieme erano dediti allo spaccio di droga e al racket della prostituzione al "Boloqna Due".
2000
14/01/2000 Due giovani coniugi protestavano per il troppo chiasso che veniva dall'appartamento attiguo e sono stati aggrediti da un marocchino: il giovane sposo ha rimediato la rottura del setto nasale.
17/01/2000 Giovane prostituta ventenne si getta dal balcone del quinto piano inseguita dal protettore. È salvata da un residente e da un carabiniere.
28/01/2000 Retata al "Bologna Due"; identificate venticinque giovanissime lucciole clandestine di origine moldava; le ragazze sono state rimpatriate.
05/02/2000 Giovane commerciante bolognese denuncia la scomparsa di una giovanissima prostituta moldava di cui si era invaghito e che stava aiutando a lasciare il giro. La ragazza alloggiava al "Bologna Due".
11/02/2000 Tre ragazze rumene denunciano i loro protettori e scappano dal residence del "Bologna Due" per rifarsi una vita.
16/02/2000 Intervento dei carabinieri al "Bologna Due", il risultato è l'identificazione di decine di prostitute e qualche espulsione.
05/03/2000 Retata al "Bologna Due" della polizia che ha scoperto 66 prostitute dell'Est le quali sono state raggiunte da decreto di espulsione.
10/03/2000 Scoperte durante un controllo al "Bologna Due" quattordici ragazze clandestine dell'Est.
15/03/2000 Arrestato mentre spacciava hascisc e in possesso di quattro grammi di cocaina un giovane originario di Napoli ma residente al "Bologna Due".
31/03/2000 Scatta all'alba il blitz delle forze dell'ordine che inducono le occupanti dei trentacinque appartamenti a lasciare le dimore. 35 alloggi sotto sequestro. Accusato anche il gestore degli appartamenti.
03/04/2000 La ronda dei carabinieri registra la violazione dei sigilli agli appartamenti del "Bologna Due", quasi tutti ad opera degli extracomunitari, marocchini e tunisini.


4.6      La dimensione soggettiva

La dimensione soggettiva del problema del complesso in sé e del complesso inserito nel contesto che lo circonda, è noto a chiunque abiti o operi nell'area bolognese.
L'immobile vive in un oggettivo stato di isolamento:


L'immobile vive in un oggettivo stato di insicurezza:


4.7      La diversità uomo-donna

Questo aspetto ha almeno due elementi di grande importanza nel complesso, entrambi comunque collegati alla popolazione straniera, che come detto è presente in forte concentrazione nel complesso.



Premessa Le azioni sul
fronte sicurezza
La rilevanza
del problema
L'analisi
del problema
Integrazione degli
interventi
Congruenza tra le caratteristiche
del problema che si vuole affrontare
e le azioni in cui
si articola il progetto
Ampiezza e intensità
della compartecipazione
di altri soggetti
Adeguatezza del
sistema organizzativo
individuato
Fattibilità
del programma
Sistema di valutazione
del programma
Note



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