PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE URBANA
"GARIBALDI 2"
PROGETTO PILOTA SUL MIGLIORAMENTO DELLA
SICUREZZA DEGLI SPAZI DELLA CITTÀ
4 L'analisi del problema
4.1 Il casamento
Il casamento destinato a "casa albergo" è stato edificato sul finire degli anni '70.
Le cellule abitative, consistenti ciascuna di un monolocale con angolo cottura, bagno e balcone, occupano i piani dal l° al 6°.
Al piano interrato erano previsti i servizi generali (posti auto, cabina Enel, centrale termica, ecc.), al piano terra locali di uso comune e interesse collettivo e ampi spazi porticati.
Attualmente, salvo la cabina Enel e la centrale termica, tutti i locali destinati a servizi generali, usati impropriamente o in disuso, non risultano essere parti comuni, ma sono accatastati a nome di privati, singoli e società, più o meno coinvolti nella proprietà e nella gestione della parte abitativa.
Ai primi due livelli sopra il piano terra, si hanno due file di cellule affacciate su di un corridoio comune di distribuzione, mentre ai quattro livelli superiori si ha un unica fila che affaccia su ballatoio aperto verso l'esterno.
La distribuzione verticale avviene a mezzo di un corpo centrale comprendente una scala e quattro impianti ascensore.
Un blocco scala secondario si trova all'altra estremità di ciascuno dei tre corpi di fabbrica in cui il complesso si articola.
L'intero immobile si sviluppa attorno al blocco centrale, diramandosi in tre ali
7 con corridoi e ballatoi per oltre un chilometro di sviluppo.
Il riscaldamento è centralizzato e così l'impianto per l'acqua calda.
Ogni unità è allacciata, con proprio contatore, alla rete del gas per uso di cucina.
Tutte le unità sono individualmente allacciate alla rete elettrica e telefonica.
La raccolta acque nere ha come recapito la fognatura pubblica.
La copertura è piana e non praticabile.
4.2 Problemi di ordine edilizio
L'immobile è stato realizzato in calcestruzzo a vista, secondo la tecnica "tunnel".
Nonostante la sua costruzione sia relativamente recente, il complesso presenta gravissimi problemi che richiedono interventi pesanti, quando non radicali.
Lo stato dell'immobile è rilevabile a vista, ed è documentato dalla lunga serie di rapporti ufficiali e di petizioni che nel tempo si sono susseguiti.
La condizione delle singole unità abitative varia dal buono stato di manutenzione alla fatiscenza.
Tra le parti a uso collettivo del piano terra, bisogna distinguere il locale destinato a pubblico esercizio (attualmente in attività), dai locali originariamente destinati a portineria e sale comuni (attualmente utilizzati come uffici dalle pseudo gestioni alberghiere), da quelli, infine, originariamente destinati a scuola materna, in stato di totale abbandono.
Tutte queste parti sono censite come autonome unità immobiliari e non rientrano quindi tra le parti comuni.
L'interrato è attualmente utilizzato per l'accatastamento di masserizie varie, e solo in parte per la prevista funzione di autorimessa
8.
Grave e, in alcune situazioni, gravissima, è la condizione degli impianti.
Gli scarichi hanno numerose perdite, continua causa di danni sia agli appartamenti che alle parti comuni, e vi proliferano insetti e ratti che attraverso le stesse tubazioni e i cavedi che le contengono, risalgono fino ai piani superiori.
Anche gli impianti sanitari hanno numerose e diffuse perdite; l'impianto centralizzato di produzione acqua calda e riscaldamento funziona precariamente, impropriamente alimentato con olio pesante; non si hanno notizie certe sulle condizioni della rete di distribuzione dell'acqua e del gas e sulla produzione autonoma di acqua calda - che supplisce quasi ovunque alla disfunzione dell'impianto centrale -, ma, per analogia con tutto il resto, è ragionevole pensare che siano tutt'altro che buone.
Gli ascensori sono allo sfascio.
Attualmente solo uno su quattro esistenti è ancora in funzione.
Gravi le deficienze dell'impianto elettrico nelle parti comuni, ma presumibilmente anche in larga parte degli alloggi.
L'impianto antincendio è pressoché scomparso, essendo stata asportata gran parte degli estintori e delle manichette degli idranti.
Nelle scale mancano parte degli infissi interni ed esterni, anche ai livelli più alti, con grave rischio per le persone, che possono ferirsi o precipitare nel vuoto.
Dal punto di vista strutturale si notano importanti fessurazioni che interessano eminentemente le estremità dei fabbricati.
La copertura principale e il grande ballatoio del terzo piano sono diffusamente rappezzati per arginare le infiltrazioni di acqua piovana.
Non esiste una documentazione che permetta di verificare se le dispersioni termiche siano o meno conformi alla legge.
La corte centrale, della quale il progetto prevedeva la sistemazione a verde, si presenta attualmente come terreno incolto, luogo di accumulo delle immondizie che vi vengono sistematicamente gettate dai ballatoi.
Analoga è la condizione del parcheggio esterno, sul lato ovest.
La vastità e la gravità dei problemi sono in gran parte da imputare, oltre che all'assoluta mancanza di un'adeguata manutenzione, all'elevato carico abitativo che il complesso deve sostenere, sicuramente non previsto all'atto della progettazione che era stata pensata in funzione dell'uso alberghiero.
Se ne è consolidata invece l'utilizzazione residenziale intensiva permanente, con un grado di affollamento largamente superiore non solo a quello originariamente previsto, ma addirittura alle capacità fisiche degli alloggi.
A questo si aggiunge che comportamenti asociali, a volte criminali, disadattamento ed emarginazione, sono fenomeni molto diffusi tra la popolazione del Bologna 2 e che tali comportamenti hanno effetti deleteri sull'immobile.
4.3 Situazione sociale
Lo stato del complesso edilizio è di grave degrado sociale, oltre che fisico.
La disgregazione dei nuclei familiari che lo occupano, l'assenza di una gestione globale e civile dell'immobile, l'interesse di alcuni soggetti, economicamente i più forti, al mantenimento dell'attuale stato di cose, ne hanno gradualmente peggiorato le condizioni.
Le numerose famiglie di extracomunitari residenti nel Bologna 2, prevalentemente maghrebine e monoreddito, fanno grande fatica a sostenere le ordinarie spese di sopravvivenza e la situazione diventa drammatica quando viene a mancare l'unico reddito familiare.
Molte di loro, con un numero di figli che varia da due a sei, sono seguite dal Comune e dall'AUSL, che le sostengono normalmente con appoggi indiretti, come l'esenzione dalle rette scolastiche e dalle spese per i trasporti e, nei casi più gravi, anche con un servizio di mensa e con aiuti in denaro.
Su questo fronte si è fatto via via sempre più massiccio l'intervento del Comune, tramite i servizi sociali, con interventi a sostegno delle famiglie: esenzione delle rette e delle imposte comunali, inserimento di bambini in nidi e materne, azioni di inserimento nel mondo del lavoro (in particolare per le donne).
L'azione dei servizi sociali ha permesso anche di arginare l'emergenza sanitaria, di confinare e controllare, con buoni risultati, le gravi situazioni sanitarie presenti nel complesso.
Su questo fronte è stato fatto un notevole sforzo (economico e umano) del Comune con campagne di prevenzione e di vaccinazione
9.
La situazione, per ragioni che sono insieme culturali e di oggettiva difficoltà, dove solo il capofamiglia lavora mentre la moglie e i bambini restano in casa, costantemente confinati negli angusti spazi dei monolocali, comporta l'oggettiva segregazione, di fatto, di mogli e figli nelle anguste abitazioni, con un ulteriore effetto aggravante: i bimbi in età prescolare, non frequentano (salvo deroghe forzose del Comune) le scuole materne e i nidi, potendo le madri accudirli.
È nei confronti di questi nuclei familiari che si verifica il maggior numero di sfratti per morosità.
Per questa ragione l'assistenza viene spesso fornita nel quadro di una collaborazione tra la famiglia e il Comune, il quale esercita un rigido controllo sul rispetto degli impegni dai singoli nuclei (pagamento dell'affitto, delle bollette), favorendo, quando possibile, anche l'inserimento delle madri nel mondo del lavoro.
L'intervento pubblico si rivela spesso insufficiente, e quasi mai tempestivo.
Nonostante l'AUSL, che assiste i minori, intervenga anche con sostegno economico diretto, le limitate risorse disponibili non consentono di affrontare le numerose situazioni di emergenza.
In tali casi si attiva tuttavia una fattiva collaborazione con la Caritas locale.
Si aggiungono i casi, diversi, ma ugualmente gravi, di cittadini stranieri - donne soprattutto - a volte irregolari, prevalentemente slavi, che, per cattiva condotta, si vedono allontanare i figli dai giudici preposti.
Si tratta infatti di persone dedite alla prostituzione, sia direttamente che come sfruttatori, la cui presenza è ormai consolidata e tende sempre ad aumentare, senza che i frequenti interventi delle forze dell'ordine riescano a porvi rimedio
10.
Inoltre sono stati segnalati frequenti sparizioni di neonati, figli di prostitute dei quali si perdono le tracce spesso subito dopo il parto.
Elevata è la presenza di altri emarginati, come tossicodipendenti, disadattati e persone bisognose di assistenza psichiatrica.
Si consideri che, mancando qualsiasi forma di controllo dell'accesso al complesso, in esso vivono anche persone senza fissa dimora - la cui presenza è più alta nella stagione invernale - che cercano riparo nelle parti comuni, nei corridoi, nelle scale, nell'interrato, dove soddisfano i bisogni fisiologici convivendo con i propri e altrui escrementi.
La situazione generale è in costante peggioramento.
Negli anni trascorsi le famiglie bisognose erano prevalentemente costituite da cittadini italiani in temporanea difficoltà, la cui presenza nel complesso era provvisoria, mentre ora, per le numerose famiglie extracomunitarie che non sono assolutamente in grado di uscire dalla provvisorietà, la condizione tende a diventare definitiva.
Non è un caso se, grazie alle precarie condizioni economiche e familiari, questi nuclei sono diventati i soggetti privilegiati nell'assegnazione di alloggi pubblici, alterando drasticamente il mercato degli alloggi ERP del Comune, assegnati quasi esclusivamente ad abitanti del Bologna 2, che vengono prontamente sostituiti all'interno del complesso senza soluzioni di continuità, rigenerando di continuo i potenziali assegnatari.
D'altra parte è proprio il forte degrado del complesso a fare sì che all'offerta di alloggi in locazione rispondano ormai solo soggetti in precarie condizioni: extracomunitari, irregolari ed emarginati e così il circolo vizioso si avvolge a spirale, senza prospettive di salvezza.
Quello che è forse, nella Regione Emilia-Romagna, il più grave caso conosciuto di concentrazione di degrado ambientale e di emarginazione, di problemi sociali e di situazioni criminose che vanno anche oltre lo sfruttamento della prostituzione e lo spaccio di droga, riguarda uno stabile dove con la popolazione illegale ed emarginata convivono ancora, in proprietà o in affitto, altri cittadini che, in buona fede, avevano creduto di trovare nel Bologna 2, il tranquillo appartamentino a buon mercato che cercavano per sé e per la propria famiglia.
Sul fronte sociale sono stati e sono in corso i maggiori investimenti di mezzi e persone, per far fronte alle continue emergenze, sono anche stati raggiunti risultati importanti, ma l'azione di sostegno, non porta, né può portare, alla soluzione del
problema Bologna 2 nel suo complesso, che deve essere affrontato in maniera unitaria e globale.
4.4 Situazione demografica
La situazione demografica è in continua evoluzione.
L'analisi dei dati sui residenti iscritti all'anagrafe, incrociati con altri disponibili grazie al monitoraggio continuo esercitato dalla Polizia Municipale
11, dà un quadro complessivo sufficientemente chiaro e permette, dal confronto con dati storici, di individuare alcune linee di tendenza.
I dati indicati nelle tabelle danno il quadro della situazione aggiornata alla primavera 2000
12 13.
La tabella 1 evidenzia come esista un gran numero di unità, prive per l'anagrafe di popolazione residente (47%), di cui solo una piccola parte (7%) è in realtà vuota.
La maggior parte
14 delle unità senza popolazione residente è occupata da persone in larga parte straniere: si tratta quasi sempre di ragazze provenienti da ex Urss, ex Jugoslavia, Albania e Nigeria, in genere dedite alla prostituzione.
TABELLA 1 la situazione abitativa nel complesso
|
n. unità totali
|
194
|
unità con residenti
|
103
|
unità senza residenti
|
91
|
unità senza residenti, ma occupate
|
77
|
unità vuote
|
14
|
percentuale sul totale
|
7%
|
unità con residenti che ospitano altre persone domiciliate
|
48
|
percentuale unità che ospitano altre persone
|
47%
|
La maggior parte di queste unità occupate da non residenti risulta essere stata affidata dai proprietari alle agenzie di gestione pseudo-alberghiera alle quali fa di fatto capo quasi tutto il movimento di ospiti precari.
Gran parte di codeste unità risulta occupata da una sola persona - la titolare del contratto d'affitto o, più in generale, di "cessione del fabbricato" denunciato alla questura - ma nella realtà ne ospita molte di più
15.
Questi ospiti non registrati, solitamente dediti ad attività illegali o al limite della legalità, sono quelli che, con il loro va e vieni, assicurano il più elevato margine di rendita (in nero) e sono difatti i clienti preferiti delle gestioni organizzate che operano nell'immobile.
Il fenomeno dell'
ospitalità16 è largamente diffuso ad ogni livello, anche semplicemente per abbattere le spese, creando nuclei più o meno omogenei, che sono spesso generatori di tensioni all'interno dei nuclei stessi.
Anche tra i residenti è diffuso ospitare altre persone, tenuto conto che su 103 unità con residenti in 48 (pari al 47%) sono ospitati a vario titolo, e per periodi più o meno lunghi, altre persone.
Queste pratiche hanno spesso ricadute negative sul sociale: infatti le persone ospitate, quando la convivenza diventa difficile, vengono espulse e spesso si trovano in forti difficoltà.
La tabella 2 permette un confronto tra residenti e domiciliati ufficiali, ma, lo ripetiamo, è praticamente impossibile la reale quantificazione delle persone presenti, sia perché la situazione è in continuo movimento, sia perché parte di loro è dedita ad attività illegali o criminose e tende a sfuggire ad ogni possibile controllo.
Circostanza questa favorita dalla conformazione e articolazione dell'immobile che non permettono di sorvegliare gli accessi e gli spostamenti all'interno di esso.
A questa popolazione in qualche modo identificata o individuabile, bisogna poi aggiungere, come già detto, gli sbandati che si rifugiano, specie in inverno, nelle parti comuni e nell'interrato.
TABELLA 2 la situazione demografica complessiva
|
|
Residenti
|
Domiciliati
|
abitanti residenti totali
|
229
|
domiciliati non residenti
|
196
|
abitanti totali
|
425
|
percentuale residenti
|
54%
|
percentuale non residenti
|
46%
|
stranieri residenti
|
137
|
percentuale su totale residenti
|
60%
|
stranieri non residenti
|
134
|
percentuale su totale non residenti
|
68%
|
stranieri totali
|
271
|
percentuale sul totale
|
64%
|
numero di stranieri residenti nel comune al 31/12/1999
|
361
|
percentuale di stranieri residenti sulla popolazione totale di Calderara
|
3,0%
|
Comunque l'analisi dei dati certi indica che solo il 54% degli occupanti l'immobile è costituito da residenti iscritti all'anagrafe.
Quale che sia la forma di godimento dell'alloggio, altissima è sempre la percentuale di stranieri, quasi totalmente extracomunitari, che rappresentano 60% dei residenti e ben il 68% dei non residenti.
Considerando che gli stranieri costituiscono il 3,0% della popolazione residente nell'intero Comune di Calderara di Reno, il 38% di essi risulta essere pertanto concentrato nel Bologna 2.
Tale presenza risulta ancora pił massiccia se si considerano anche i domiciliati17.
La percentuale di minori sul totale risulta sensibilmente superiore alla media comunale (tabella 3).
I bambini in tenera età (prescolare) rappresentano il 60% dei minori che abitano al Bologna 2.
Per le degradate condizioni di vita sono loro i principali soggetti delle gravi patologie cui si è già accennato in precedenza.
TABELLA 3 la situazione dei minori
|
n. unità abitative con residenti
|
120
|
n. residenti totali
|
229
|
n. residenti minori
|
50
|
percentuale minori sul totale dei residenti
|
22%
|
> 18 anni
|
179
|
11 < anni < 18
|
8
|
6 < anni < 11
|
12
|
anni < 6
|
3018
|
La comparazione dei dati recenti con quelli storici19 evidenzia alcuni fenomeni:
- il costante aumento di cittadini extracomunitari20;
- il costante aumento delle unità occupate da non residenti21;
- il costante aumento di immigrati dall'est europeo, ed in particolare di persone che, sia da praticanti che da sfruttatori, sono dedite alla prostituzione.
4.5 La dimensione oggettiva
La dimensione oggettiva del problema viene analizzata con i dati sia forniti dalle forze dell'ordine che operano sul territorio, sia attraverso la cronaca locale dei giornali.
La tabella 4 riporta i dati resi disponibili dalle forze dell'ordine.
I dati si riferiscono al periodo giugno 1997 - maggio 2000 e descrivono brevemente i reati che i Carabinieri della Stazione di Calderara di Reno hanno rilevato e l'attività giudiziaria conseguente
22.
TABELLA 4 gli interventi dei carabinieri di Calderara di Reno
|
1997
|
20/06/1997
|
Ferimento mediante accoltellamento di un cittadino extracomunitario, il delitto è maturato all'interno dell'ambiente dello sfruttamento della prostituzione: individuati due cittadini albanesi quali autori del fatto.
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12/07/1997
|
Ferito un cittadino extracomunitario da colpi di arma da fuoco; autore del fatto risulta un cittadino italiano. Il crimine è da ricondursi all'ambiente legato allo spaccio di sostanze stupefacenti.
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1998
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25/02/1998
|
Ferito un cittadino extracomunitario da colpi di arma da fuoco; autori del fatto risultano quattro cittadini maghrebini. Il crimine è da ricondursi all'ambiente legato allo spaccio di sostanze stupefacenti.
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19/03/1998
|
Arrestati tre cittadini magrebini per spaccio di sostanze stupefacenti, ricettazione e porto abusivo di armi.
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24/03/1998
|
Trovata una pistola con caricatore all'interno dell'area cortiliva dello stabile.
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01/04/1998
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Accoltellato un cittadino extracomunitario: il movente è legato all'ambiente dello spaccio di sostanze stupefacenti.
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06/04/1998
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Ferimento con armi da taglio di un cittadino extracomunitario, il movente legato all'ambiente dello spaccio di sostanze stupefacenti; arrestati tre soggetti di nazionalità maghrebina e sono irreperibili cinque cittadini tunisini. L'operazione ha portato al sequestro di coltelli e stupefacenti.
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10/04/1998
|
Denunciati tre soggetti di nazionalità marocchina per porto abusivo di armi.
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03/06/1998
|
Arrestato cittadino marocchino per porto abusivo di armi e resistenza a Pubblico Ufficiale.
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02/07/1998
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Denunciati due cittadini italiani per sfruttamento della prostituzione.
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08/07/1998
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Denunciato un cittadino moldavo per sfruttamento della prostituzione.
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28/08/1998
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Arrestato cittadino italiano per furto, ricettazione e porto di oggetti atti allo scasso.
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15/09/1998
|
Arrestato cittadino moldavo per sfruttamento della prostituzione e detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio.
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01/10/1998
|
Arrestato cittadino albanese per sfruttamento della prostituzione.
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06/11/1998
|
Arrestato un cittadino marocchino per spaccio di sostanze stupefacenti.
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22/11/1998
|
Arrestati perché colpiti da ordine di carcerazione un cittadino di origine italiana ed uno di origine albanese.
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30/11/1998
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Denunciati in stato di irreperibilità tre cittadini albanesi per sfruttamento della prostituzione, sequestro di persona, minaccia a mano armata ed estorsione.
|
1999
|
07/01/1999
|
Trovato un fucile Kalashnikov completo di caricatore; l'arma era nascosta nell'aiuola del parcheggio.
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22/01/1999
|
Arrestati cinque cittadini albanesi per sfruttamento della prostituzione.
|
13/04/1999
|
Arrestato tre cittadini tunisini per spaccio di sostanze stupefacenti.
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21/05/1999
|
Incendio di origine dolosa di un ufficio posto al piano terra dello stabile.
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04/08/1999
|
Denunciato un cittadino italiano per sfruttamento della prostituzione, favoreggiamento della permanenza nel territorio italiano di clandestini e mancata comunicazione di cessione di fabbricati all'Autorità di P.S.
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04/08/1999
|
Arrestato un cittadino italiano per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini dello spaccio.
|
2000
|
18/01/2000
|
Denunciati due cittadini moldavi e un marocchino per lesioni aggravate e minacce.
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25/01/2000
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Arrestato un cittadino italiano per rapina ai danni di una prostituta domiciliata in un miniappartamento dello stabile.
|
24/02/2000
|
Denunciato un cittadino italiano per sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento alla permanenza nel territorio italiano di clandestini.
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11/03/2000
|
Denunciati due cittadini serbi per rapina e sequestro di persona.
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17/03/2000
|
Denunciato un cittadino italiano per violenza sessuale e violenza privata ai danni di una prostituta alloggiata nello stabile.
|
15/05/2000
|
Arrestato un cittadino magrebino per spaccio di sostanze stupefacenti.
|
I dati della tabella 4 sono particolarmente interessanti se confrontati - tabella 5 - con l'attività complessiva dei Carabinieri in territorio di Calderara
23.
A titolo di esempio nell'anno l998 su 13 arresti complessivi effettuati a Calderara, per vari reati o in ottemperanza a ordini dell'attività giudiziaria, 13, pari al 100%, sono legati a persone del complesso.
Lo stesso dato si ripete nell'anno successivo 8 arresti nel complesso su 8 totali, con identica esaustiva percentuale.
Percentuali comunque importanti sono riferibili anche ad altra attività, ad esempio oltre il 50% delle denuncie a piede libero dell'intero territorio di Calderara sono riconducibili al Bologna 2, ugualmente oltre il 50% dei sequestri di armi e di stupefacenti effettuati nel comune è riconducibile al complesso.
TABELLA 5 gli interventi dei carabinieri nel complesso rispetto al totale nel Comune di Calderara di Reno
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Reato
|
Legati al Bologna 2
|
Complessivi a Calderara di Reno
|
Percentuale
|
1998
|
Arresti
|
13
|
13
|
100%
|
Denunce a piede libero
|
17
|
31
|
55%
|
Sequestri di armi e droga
|
3
|
5
|
60%
|
1999
|
Arresti
|
8
|
8
|
100%
|
Denunce a piede libero
|
27
|
41
|
66%
|
Sequestri di armi e droga
|
1
|
2
|
50%
|
Per valutare appieno la concentrazione del fenomeno si ricorda che la popolazione residente nell'immobile
24 corrisponde al meno del 2% della popolazione comunale.
A maggior completezza della dimensione oggettiva di fenomeni delittuosi ed illegali concentrati nel complesso, sono riportati nella tabella 6 tutti i fatti di sangue o di illegalità, riferiti al complesso, riportati dalla stampa nel periodo dal 1997 fino ad oggi
25.
Naturalmente quello documentabile è solo quello emerso, ma è ragionevole ritenere che la quantità di reati e di violenze che si perpetrano nel complesso sia sensibilmente maggiore.
TABELLA 6 rassegna stampa
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1997
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22/02/1997
|
È stato soccorso dall'ambulanza un marocchino trovato a terra, davanti al residence "Bologna Due", con numerose ferite da taglio; si sospetta un regolamento di conti.
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28/03/1997
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È stata pestata a sangue dai suoi protettori una ragazza slava che voleva abbandonare il marciapiede: il tutto si è svolto al "Bologna Due" sotto gli occhi delle altre compagne per scoraggiarle in caso di eventuali ripensamenti di altre ragazze.
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28/03/1997
|
Arrestati i componenti della banda che teneva sotto controllo circa trentacinque ragazze dedite alla prostituzione.
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30/03/1997
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Albanese che era fuggito dagli arresti domiciliari in cui era stato relegato dal giudice nel suo alloggio del "Bologna Due", preso in un appartamento del Pilastro.
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15/04/1997
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Cliente è stato picchiato, derubato dei soldi e pestato a sangue da alcuni albanesi mentre ancora si rivestiva dopo il rapporto con una giovane prostituta albanese in un alloggio del "Bologna Due".
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17/04/1997
|
Cliente è stato picchiato a sangue da alcuni albanesi subito dopo aver avuto un rapporto con la giovane prostituta albanese al residence "Bologna Due".
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18/04/1997
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Arrestati dai carabinieri nel loro alloggio del "Bologna Due" tre tunisini e d un israeliano trovati in possesso di alcuni grammi di eroina; nell'appartamento c'erano numerosi oggetti di valore rubati ed altra merce rubata da tossicomani per pagarsi la dose.
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23/04/1997
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Blitz dei carabinieri al "Bologna Due": numerose le infrazioni registrate e le denunce per resistenza a pubblico ufficiale. Oltre cinquanta alloggi sono risultati occupati da extracomunitarie prostitute clandestine.
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26/04/1997
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Trovata, durante un blitz al "Bologna Due", una bimba di otto anni. La piccola era segregata in casa mentre la madre lavorava sui viali.
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09/05/1997
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Ritrovate, davanti al parcheggio del "Bologna Due", dieci automobili che sono state rubate durante la notte a Zola Predosa e a Calderara.
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16/06/1997
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Assaliti agenti di polizia nel residence di "Bologna Due" mentre avevano sorpreso quattro nordafricani che preparavano dosi di eroina.
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20/06/1997
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Vittima di un regolamento di conti è un albanese trentenne che è stato accoltellato da due suoi connazionali: in gioco il controllo del racket della prostituzione.
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27/07/1997
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Un incendio nei pressi di un quadro elettrico lascia al buio una buona parte dei residenti dello stabile "Bologna Due".
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13/08/1997
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Arrestato ex vigilante che arrotondava lo stipendio di buttafuori sfruttando alcune prostitute dell'est: aveva preso in affitto due appartamenti al "Bologna Due" per le ragazze.
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27/08/1997
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Negli alloggi del residence "Bologna Due" di otto nordafricani è stata trovata merce rubata. Il valore della merce si aggirava intorno alla decina di milioni.
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27/08/1997
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Scoperta una tratta di tre giovani ucraine vendute per dieci milioni, protagonista una donna serba che ha picchiato una prostituta albanese rea di non lasciare libero il posto sul marciapiede alle nuove arrivate.
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13/09/1997
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Gambizzato con due colpi di pistola un albanese nell'androne del "Bologna Due": probabile regolamento di conti tra bande.
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14/09/1997
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Espulsi sette albanesi identificati durante una retata al "Bologna Due" e alla stazione centrale delle ferrovie.
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14/09/1997
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Identificato l'autore che ha sparato cinque colpi di pistola ad un tunisino che risiedeva al "Bologna Due".
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16/09/1997
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È stato sorpreso un africano agli arresti domiciliari mentre abbandonava il suo alloggio: l'evasore era in possesso di un coltello.
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19/09/1997
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Arrestata una coppia di manager del sesso dopo un lungo inseguimento iniziato a Calderara, davanti al "Bologna Due" e finito a Lido di Dante.
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20/09/1997
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Stroncato sul nascere uno sfruttamento di giovanissime lucciole: scoperte dai carabinieri in un alloggio del "Bologna Due", le giovani dovevano essere iniziate alla vita da tre esponenti dell'organizzazione del sesso.
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29/09/1997
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Arrestata una prostituta slava perché trovata in possesso di una pistola nel suo alloggio al "Bologna Due", la ragazza si ritiene possa essere collegata con l'omicidio di una prostituta nigeriana trovata nel quartiere S.Viola. Nella stesa indagine è finita un'altra slava per sfruttamento ed induzione alla prostituzione.
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01/10/1997
|
Arrestati due manager della prostituzione nel loro appartamento del "Bologna Due" mentre controllavano gli incassi ed annotavano i guadagni delle ragazze in un'agenda.
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08/10/1997
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Arrestati i quattro componenti di una banda di slavi che gestivano una decina di prostitute ucraine; il capo era imprendibile grazie alla capacità di cambiare frequentemente dimora, dai
campi nomadi agli appartamenti del "Bologna Due".
|
14/10/1997
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Evaso un marocchino che era agli arresti domiciliari nell'alloggio del "Bologna Due"; vane le ricerche dei carabinieri per trovarlo.
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16/11/1997
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Sfregiata in volto ha rischiato di morire dissanguata la prostituta bosniaca che è stata aggredita nei pressi di Bargellino: la donna risiedeva al "Bologna Due" dove gli uomini dell'arma si sono subito recati subito dopo in cerca dell'aggressore.
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21/11/1997
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Trovate in tre appartamenti del "Bologna Due" trenta giovanissime ucraine che erano state rapite dalla mafia russa e vendute agli slavi in cambio di armi e dollari. Le ragazze erano segregate e seviziate nei tre appartamenti finché non si decidevano a prostituirsi.
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25/11/1997
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Derubata una prostituta serba in via Rigosa da un pakistano in seguito arrestato; la giovane donna è domiciliata al residence del "Bologna Due".
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29/11/1997
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Arrestato al "Bologna Due" un serbo che controllava una decina di ragazze destinate ai marciapiedi. I metodi usati per convincerle a tacere e a prostituirsi vanno dallo stupro alle sevizie. Il serbo era stato denunciato da una ragazza ucraina dopo che aveva ricevuto un trattamento speciale.
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02/12/1997
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Una telefonata anonima rivendicata dai Nar segnala una bomba al "Bologna Due": la notizia risulta uno scherzo.
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24/12/1997
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Maxi retata dei carabinieri per i luoghi più frequentati dalle lucciole: trovate cinquantasei ragazze tutte con base al residence "Bologna Due".
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25/12/1997
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Raid di alcuni vandali al "Bologna Due" i quali mandano in frantumi alcune vetrate dello stabile e messo fuori uso l'unico ascensore funzionante. Mentre al secondo piano dello stesso stabile scoppiava una rissa a colpi di coltello tra bande di spacciatori.
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25/12/1997
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Un giovane tunisino si butta dalla finestra dell'appartamento situato al secondo piano del residence Bologna Due per sfuggire ai suoi inseguitori che lo braccavano per un regolamento di conti legato nell'ambito dello spaccio di droga.
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29/12/1997
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Arrestato sfruttatore di Belgrado: era stato denunciato da una giovane ucraina che era stata stuprata per essere costretta alla prostituzione. L'uomo gestiva una decina di ragazze in tutto.
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1998
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07/02/1998
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Arrestato al "Bologna Due" boss albanese della prostituzione ricercato dalla Procura di Brescia.
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10/02/1998
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Arrestato al "Bologna Due" cittadino rumeno dedito all'importazione di ragazze da avviare alla prostituzione.
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11/02/1998
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Atti vandalici, scaturiti da risse tra spacciatori ed emissari del sesso, mettono fuori servizio ascensori ed impianto elettrico al residence "Bologna Due".
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25/02/1998
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Regolamento di conti: gambizzato da due connazionali nel monolocale del "Bologna Due" un cittadino tunisino, già noto alle forze dell'ordine per reati legati allo spaccio di droga.
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26/02/1998
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Un tossicodipendente è morto arso vivo nel suo camper di fortuna, bivaccato davanti al residence "Bologna Due": il rogo sembra essersi sviluppato in modo accidentale.
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27/02/1998
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Accoltellato a morte un marocchino di 26 anni nella zona dell'Arcoveggio, i due aggressori risiedevano nel residence di Calderara "Bologna Due".
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28/02/1998
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Un esercito di 200 carabinieri passa al setaccio il residence "Bologna Due": trovate coltelli dalle lunghe lame, droga e denaro.
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28/02/1998
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Fermati cinque tunisini di età compresa tra i 24 e 25 anni armati di coltelli in un garage di "Bologna Due".
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02/03/1998
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Scattano i presidi anticrimine al Bologna Due. Una pattuglia resterà di ronda 24 ore su 24.
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03/03/1998
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Sospettato scontro tra prostitute dell'est europeo che ha portato al ferimento al braccio di una di loro. A insospettire i carabinieri è stata l'inusuale pulizia delle scale dove, invece, c'era la presenza di tracce di sangue.
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04/03/1998
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Sventato un regolamento di conti tra albanesi e marocchini: due albanesi che armati di coltellacci erano decisi ad aggredire tre marocchini mentre nel parcheggio del "Bologna Due" consegnavano quantitativi di droga destinati alla spaccio in città.
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06/03/1998
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Rispediti in Albania 17 clandestini ospiti del residence "
Bologna Due" fermati in seguito al blitz alle prime luci dell'alba dalla Polizia: i clandestini risultavano prostitute e relativi sfruttatori.
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11/03/1998
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Inizia nel parcheggio del "Bologna Due" l'inseguimento ad una Lancia Thema rubata a zola Predosa, fermato l'autista e la compagna nel centro di Calderara.
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19/03/1998
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Blitz di 100 carabinieri al residence "Bologna Due". Scoperti 12 appartamenti prigioni, ragazzine ucraine pronte per essere mandate sui viali, 13 maghrebini clandestini, 50 prostitute dell'est, pistole coltelli e mannaie.
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24/03/1998
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Setacciato il residence del Bologna Due, il risultato è che un appartamento è stato trasformato in prigione per sei ragazzine ucraine; le giovani ragazze erano costrette ad iniziare la vita da marciapiede. Arrestate le due ragazze slave che facevano da kapò.
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24/03/1998
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Arrestati a Loiano tre extracomunitari trovati in possesso di droga, soldi e di un fucile che presumibilmente è lo stesso che è servito alla gambizzazione di un tunisino al "Bologna Due" avvenuta il 25 febbraio.
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01/04/1998
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Ferito a coltellate un marocchino mentre rientrava nel monolocale in affitto al "Bologna Due": alla base dell'aggressione ci sarebbe un regolamento di conti nell'ambiente dello spaccio della droga.
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07/04/1998
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Commando di almeno cinque immigrati ha assalito nel residence "Bologna Due" un tunisino di 36 anni infliggendogli una serie di fendenti agli arti superiori ed inferiori.
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11/04/1998
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Arrestata una gang di tunisini accusati del tentato omicidio di un loro connazionale avvenuto qualche giorno prima al residence "Bologna Due".
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23/04/1998
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Trovato davanti al parcheggio del "Bologna Due" un automezzo che potrebbe essere lo stesso utilizzato nell'aggressione davanti alla stazione.
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24/04/1998
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Ucciso in cella con un'overdose un giovane tunisino: il tunisino era stato arrestato perché autore dell'accoltellamento di via dell'Arcoveggio e trovato su una Tipo al "Bologna Due".
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28/04/1998
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Aggredito tunisino ventitreenne da due connazionali nel cuore della notte nell'androne del "Bologna Due".
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13/05/1998
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Prostituta macedone residente al "Bologna Due" aggredita pugnalata e rapinata da un cliente, nei pressi del quartiere Fiera.
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16/05/1998
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Retata e setaccio al "Bologna Due" da parte dell'Arma dei carabinieri.
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05/06/1998
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Setaccio al "Bologna Due": arrestato un marocchino per resistenza a pubblico ufficiale e identificate una trentina di albanesi e ragazze clandestine dell'est europeo.
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07/06/1998
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Scatta una maxirissa al "Bologna Due" che coinvolge i militari dell'Arma e gli extracomunitari residenti al "Bologna Due", durante un controllo da parte dei carabinieri di un motorino con alla guida un extracomunitario.
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07/07/1998
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Aggressione e regolamento di conti nell'androne di "Bologna Due", dove un tunisino di 29 anni è stato aggredito e accoltellato da connazionali.
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16/09/1998
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Blitz al "Bologna Due" delle forze dell'ordine con rinvenimento di svariate dosi di droga, una pistola e una ventina di clandestini.
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21/09/1998
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Trovato morto nel monolocale in cui era in affitto un marocchino al "Bologna Due": la causa del decesso sarebbe un'overdose.
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30/09/1998
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Stroncato da un'overdose un tunisino residente al "Bologna Due".
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01/10/1998
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Durante un maxi setaccio al "Bologna Due", le forze dell'ordine sequestrano un ingente arsenale di armi bianche, qualche pistola e diverse dosi di eroina e cocaina.
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29/10/1998
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Blitz dei carabinieri al "Bologna Due", clandestini e prostitute portate in centrale per l'identificazione.
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07/11/1998
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Scontri tra forze dell'ordine e prostitute del "Bologna Due" in seguito ad un controllo di routine nei pressi dello stabile di Calderara: l'azione era mirata a coprire un traffico di spaccio.
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09/11/1998
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Accoltellato immigrato clandestino del Marocco al "Bologna Due" per regolamento di conti in odore di spaccio.
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22/11/1998
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Sorpreso dai carabinieri commando di tunisini armati di coltelli pronti a sferrare un'aggressione ad un occupante dei monolocali di "Bologna Due".
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24/11/1998
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Arrestati tre tunisini intenti a saccheggiare alcune auto parcheggiate al "Bologna Due".
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29/11/1998
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In seguito alla retata dei carabinieri al palazzone del "Bologna Due", fermati trentuno clandestini.
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06/12/1998
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Fermati dai carabinieri una dozzina di prostitute, sette clandestini tunisini e marocchini e sequestrati alcuni grammi di droga.
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15/12/1998
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Arrestato un algerino mentre consegnava le dosi a dei tossicodipendenti nel parcheggio del "Bologna Due".
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21/12/1998
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Rintracciato ed identificato un magrebino sospettato di essere l'autore dello scasso e del furto ai danni di un negozio di telefoni cellulari avvenuto durante la notte a Calderara. Il sospettato vive al palazzone del "Bologna Due".
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1999
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03/01/1999
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Una giovane moldava fugge dall'appartamento del "Bologna Due", dove era segregata per poi essere avviata alla prostituzione; denuncia i capi dell'organizzazione che avevano la sede nello stesso residence.
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05/01/1999
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Blitz dei carabinieri al "Bologna Due": denunciati 12 spacciatori, due arrestati perché trovati in possesso di più di un etto di eroina purissima, e 24 prostitute clandestine espulse.
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08/01/1999
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Alloggiavano al "Bologna Due" le ragazze rumene e moldave, che erano reclutate col miraggio di un lavoro, da una coppia dell'ex Jugoslavia che è stata denunciata dalle stesse ragazze.
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09/01/1999
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Trovato un mitra, da alcuni passanti, nel prato che circonda il residence del "Bologna Due".
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24/01/1999
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Liberate dalla morsa della prostituzione ragazze slave residenti nel residence "Bologna Due"; con loro sono stati arrestati i capi dell'organizzazione: cinque connazionali.
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30/01/1999
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Sfregiate con un taglierino due prostitute ed un'altra picchiata all'interno degli appartamenti del "Bologna Due".
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04/03/1999
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Rintracciati nel residence "Bologna Due" i soldi sottratti con inganno ad un giovane bolognese infatuato della bella prostituta, la quale al giovane spillava milioni in continuazione fino all'ultima esosa richiesta di 180 milioni.
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16/04/1999
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Trovati una scimitarra, un coltello, un randello ed alcuni grammi di eroina nell'appartamento del "Bologna Due" occupato da tre tunisini.
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17/04/1999
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Arrestati dalla polizia un bolognese e due extracomunitari, residenti al "Bologna Due", dediti allo spaccio di droga e di banconote false.
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09/05/1999
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Denunciati e arrestati due rumeni per sfruttamento della prostituzione: la denuncia è partita dalla vittima, una ragazza rumena, alloggiata al "Bologna Due".
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13/05/1999
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Sequestrate una partita di eroina ed una di hascisc nel parcheggio del "Bologna Due" nascoste nella portiera di un'auto Nissan.
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18/05/1999
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Attentato al "Bologna Due"; incendiato un ufficio della società che è proprietaria di numerosi appartamenti del residence.
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01/07/1999
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Picchiata da un cliente una prostituta che alloggia al "Bologna Due"; la ragazza chiama il protettore che a sua volta picchia selvaggiamente l'uomo, riducendolo in fin di vita.
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02/07/1999
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Muore l'uomo picchiato a sangue dal protettore della prostituta residente al "Bologna Due".
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14/07/1999
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Furto d'auto nel parcheggio del "Bologna Due"; scomparsa una Fiat 126.
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16/07/1999
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Blitz al "Bologna Due": trovate una decina di prostitute clandestine.
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22/07/1999
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Fermati quaranta tra clandestini e prostitute e spacciatori in seguito ad una retata delle forze dell'ordine al "Bologna Due".
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14/08/1999
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Trovato dalla polizia tunisino, residente al complesso di "Bologna Due", con addosso alcune decine di grammi di cocaina ed un coltello a serramanico.
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24/08/1999
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Atto teppistico al "Bologna Due"; incendiati i cassonetti dell'immondizia in via Garibaldi 2.
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27/08/1999
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Due cassonetti dell'immondizia incendiati, buchette della posta fatte saltare con petardi, un'auto danneggiata e altre due con gomme tagliate è il risultato di un'ondata di atti di vandalismo al "Bologna Due".
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10/11/1999
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Scontro tra bande nelle vie del residence "Bologna Due"; le strade erano impercorribili tra inseguimenti e assedi.
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30/11/1999
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Retata eseguita al "Bologna Due" da carabinieri e vigili urbani che hanno trovato una ventina di ragazze dell'est non in regola con il permesso di soggiorno.
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17/12/1999
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Risolto l'omicidio della prostituta ucraina trovata bruciata alla periferia di Crevalcore; gli assassini sarebbero due connazionali della vittima che insieme erano dediti allo spaccio di droga e al racket della prostituzione al "Boloqna Due".
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2000
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14/01/2000
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Due giovani coniugi protestavano per il troppo chiasso che veniva dall'appartamento attiguo e sono stati aggrediti da un marocchino: il giovane sposo ha rimediato la rottura del setto nasale.
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17/01/2000
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Giovane prostituta ventenne si getta dal balcone del quinto piano inseguita dal protettore. È salvata da un residente e da un carabiniere.
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28/01/2000
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Retata al "Bologna Due"; identificate venticinque giovanissime lucciole clandestine di origine moldava; le ragazze sono state rimpatriate.
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05/02/2000
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Giovane commerciante bolognese denuncia la scomparsa di una giovanissima prostituta moldava di cui si era invaghito e che stava aiutando a lasciare il giro. La ragazza alloggiava al "Bologna Due".
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11/02/2000
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Tre ragazze rumene denunciano i loro protettori e scappano dal residence del "Bologna Due" per rifarsi una vita.
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16/02/2000
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Intervento dei carabinieri al "Bologna Due", il risultato è l'identificazione di decine di prostitute e qualche espulsione.
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05/03/2000
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Retata al "Bologna Due" della polizia che ha scoperto 66 prostitute dell'Est le quali sono state raggiunte da decreto di espulsione.
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10/03/2000
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Scoperte durante un controllo al "Bologna Due" quattordici ragazze clandestine dell'Est.
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15/03/2000
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Arrestato mentre spacciava hascisc e in possesso di quattro grammi di cocaina un giovane originario di Napoli ma residente al "Bologna Due".
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31/03/2000
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Scatta all'alba il blitz delle forze dell'ordine che inducono le occupanti dei trentacinque appartamenti a lasciare le dimore. 35 alloggi sotto sequestro. Accusato anche il gestore degli appartamenti.
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03/04/2000
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La ronda dei carabinieri registra la violazione dei sigilli agli appartamenti del "Bologna Due", quasi tutti ad opera degli extracomunitari, marocchini e tunisini.
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4.6 La dimensione soggettiva
La dimensione soggettiva del problema del complesso in sé e del complesso inserito nel contesto che lo circonda, è noto a chiunque abiti o operi nell'area bolognese.
L'immobile vive in un oggettivo stato di isolamento:
- isolamento urbanistico, in quanto realizzato nell'aperta campagna a circa un chilometro dall'abitato di Calderara di Reno, a fregio di ampia area industriale, realizzata nel medesimo periodo, su strada realizzata contemporaneamente agli insediamenti. Omogeneo al complesso, ma completamente autonomo da esso è stato realizzato un albergo (Hotel Meeting) che opera con buon esito. Sempre a margine è presente il centro sportivo di Calderara. Non esistono nelle vicinanze del complesso altri insediamenti residenziali.
- isolamento sociale, in quanto non è presente alcun interscambio tra il complesso e i suoi abitanti e il restante territorio comunale. O meglio gli abitanti del complesso si interfacciano con l'esterno per tutte le funzioni necessarie, la spesa, il rapporto con gli uffici, la sanità e le altre funzioni vitali. Per contro non esiste alcun rapporto nell'altra direzione ad eccezione delle occasioni create dal Comune assieme al comitato per la rinascita del Garibaldi 2, che è attivo con iniziative culturali e realizza spettacoli, feste e manifestazioni nell'ambito del complesso che hanno lo scopo, (ed ottengono il risultato) di forzare il blocco. Naturalmente è necessario un interscambio ben maggiore, oltre a queste pur lodevoli iniziative. È cioè necessario che il resto della popolazione abbia occasioni diffuse di rapporto con quanto avviene nel complesso, partendo dal fermarsi a prendere un caffè al bar collocato al piano terra.
L'immobile vive in un oggettivo stato di insicurezza:
- insicurezza in primo luogo per gli abitanti, che in modo brutale possiamo definire normali, cioè le famiglie che vivono nel complesso, sia in qualità di proprietari che di locatari. Queste persone convivono fianco a fianco con spacciatori e prostitute e soprattutto con i loro sfruttatori, che di fatto dettano legge nel dedalo di corridoi del complesso. Preme sottolineare come molte famiglie abbiano bambini, soprattutto in età prescolare. È normale trovare in corridoi, ballatoi, vani scala e giardino(!) condominiale siringhe, profilattici, rifiuti, escrementi, etc.. Le stesse prostitute sono per la maggior parte ragazze dell'Est, costrette al mercimonio sotto la costante violenza (fisica e psicologiche) degli sfruttatori. Il confinarle in un ambiente senza rapporti con l'esterno, rappresenta una garanzia di controllo per gli sfruttatori, evitando o limitando le azioni che possono portare all'affrancamento delle ragazze.
- l'elevata concentrazione di cittadini stranieri alloggiati nel complesso, rappresenta anch'esso un forte elemento di insicurezza. Non perché la popolazione straniera sia di per sé negativa, ma indubbiamente la forte concentrazione e l'oggettivo degrado favoriscono qui la concentrazione di quegli elementi più negativi del fenomeno migratorio, dove alta è la presenza di illegalità e il prosperare di attività illecite.
- il problema sotto questo aspetto è più complesso, ma inevitabilmente la diffusa illegalità, ha fatto si che la fama del complesso sia assolutamente negativa e quindi l'equivalenza straniero = delinquente trova qui facile applicazione, con ricadute assolutamente negative su quella parte (che è la maggioranza) di popolazione immigrata che per semplicità definiamo onesta, ma che ha, se abita in questo contesto, maggiore difficoltà a rivendicare la propria normalità.
- il complesso e la sua fama hanno poi un effetto sicuramente negativo sul resto della popolazione del paese, ma anche dei vicini quartieri di Bologna, che associano qualunque cosa (azione, persone, etc.) che abbia a che fare con il "Bologna 2" a una cosa comunque negativa. Il complesso è da evitare a priori e di conseguenza anche i suoi abitanti, indipendentemente da chi siano e cosa facciano. Naturalmente questo atteggiamento non è solamente pregiudizio, ma generato e coltivato dalla diffusa illegalità presente o che gravita attorno al complesso, ma si perde ogni capacità e volontà di discernere il bene dal male.
4.7 La diversità uomo-donna
Questo aspetto ha almeno due elementi di grande importanza nel complesso, entrambi comunque collegati alla popolazione straniera, che come detto è presente in forte concentrazione nel complesso.
- la popolazione che con brutale semplificazione definiamo normale, cioè quelle famiglie straniere che sono emigrate in Italia per cercare lavoro, generalmente avvenuto con la venuta del capofamiglia e con la successiva ricongiunzione del nucleo familiare.
TABELLA 7 richieste di ricongiunzione26
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anno
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numero domande
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1998
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1
|
1999
|
17
|
200027
|
5
|
la maggior parte delle famiglie, riconducibili a questa categoria, sono di origine maghrebina, i rapporti all'interno delle famiglia sono parte della loro cultura, ma questi possono rappresentare elementi negativi nel contesto italiano. In primo luogo, il costo della vita fa spesso sì che un solo reddito non basti al sostentamento, inoltre il confinamento nelle cellule abitative del complesso (tipologia monolocale, comunque di modeste dimensioni), acuisce i problemi di isolamento ed impedisce anche naturali elementi di integrazione. La presenza a casa delle madri impedisce l'accesso alle scuole dell'infanzia dei bimbi, che rappresentano i veri motori dell'integrazione. Il confinamento negli angusti spazi abitativi favorisce altresì il diffondersi di patologie sanitarie, che ritenevamo scomparse. L'isolamento impedisce la conoscenza linguistica soprattutto per la popolazione femminile, acuendo il problema della mancata integrazione28.
- La larga parte della popolazione femminile che gravita nel complesso è dedita alla prostituzione. Queste ragazze, per la maggior parte provenienti dall'Est Europa, vivono la prostituzione non certo come scelta, ma sono oggetto di diffuse, quotidiane violenze da parte di sfruttatori, che possiamo immaginare dalle pur scarne notizie che escono dalle anguste cellule abitative del complesso. Queste persone sono indubbiamente oggetto di violenza e coercizione per costringerle (e mantenerle) alla prostituzione, isolate dal: mondo esterno, che non sia il loro mercimonio29.