I comunicati dei comitati, dell'associazione e della cooperativa

VIA GARIBALDI 2, CALDERARA DI RENO (BO) IL PIÙ GRAVE CASO DI DEGRADO METROPOLITANO IN EMILIA-ROMAGNA

• nel corso del 1999 Comuni e Province riordineranno le rendite catastali sulla base di zone censuarie e microzone, con validità delle nuove rendite catastali dall'anno 2.000;
  
  
• che lo stabile di via Garibaldi 2 a Calderara, destinato inizialmente a casa-albergo, era stato classificato nella categoria D2, con le alte rendite catastali proprie di questa categoria;
  
  
• che dal 1985 la gestione unitaria dello stabile come residence è fallita e le proprietà si sono regolarmente costituite in condominio;
  
  
• che il Piano Regolatore di Calderara del 1993 identifica l'area dello stabile come zona edificata a prevalente destinazione residenziale;
  
  
• che il 31 marzo 1998 il Consiglio Comunale di Calderara ha deliberato una variante che individua l'area di via Garibaldi 2 come area da assoggettare a Piano di Recupero;
  
  
• che il Piano di Recupero dell'area in questione è stata definitivamente adottato dal Consiglio Comunale di Calderara il 29 settembre 1998;

• nel medio-lungo periodo:
  
  
  1. dalla cessione di diritti edificatori come già indicato nello studio di fattibilità votato dal Consiglio Comunale di Calderara il 3 marzo 1998;
     
     
  2. dall'emissione di BOC (Buoni ordinari comunali);
  
  
  
• Nel breve periodo il Comune di Calderara può acquistare e ristrutturare il locale a piano terra del nostro stabile, (originariamente destinato ad asilo ed ora nel totale abbandono) per ricavarne uno spazio pubblico polifunzionale. Noi, autonomamente, ci stiamo attivando in questa direzione.

• nel medio-lungo periodo:
  
  
  1. dalla cessione di diritti edificatori come già indicato nello studio di fattibilità votato dal Consiglio Comunale di Calderara il 3 marzo 1998;
     
     
  2. dall'emissione di BOC (Buoni ordinari comunali);
  
  
  
• Nel breve periodo il Comune di Calderara può acquistare e ristrutturare il locale a piano terra del nostro stabile, (originariamente destinato ad asilo ed ora nel totale abbandono) per ricavarne uno spazio pubblico polifunzionale. Noi, autonomamente, ci stiamo attivando in questa direzione.

• il vicepresidente del Parlamento Europeo Renzo Imbeni;
  
  
• il sindaco di Calderara Massimo Reggiani;
  
  
• altri funzionari di Provincia, Regione e Ministero dei Lavori Pubblici.

• progetto di recupero dello stabile
• amministratore
• luci e ombre del presidio dei carabinieri

Portate le sedie!

• vengano inseriti all'interno dello stabile negozi, uffici e luoghi di socializzazione (biblioteche, spazi per l'infanzia, ecc.)
  
  
• l'area non venga più chiamata "Bologna Due", per le cattive connotazioni di questa nomea;
  
  
• lo stabile venga inserito nei percorsi della Settimana Calderarese e del centro civico Spazio Reno.

• il presidio e gli interventi delle forze dell'ordine siano più mirati e decisi contro clandestini, spacciatori, prostitute e loro protettori, ecc.;
  
  
• siano efficacemente puniti i proprietari che affittano in modo "disinvolto" i loro appartamenti;
  
  
• si organizzino incontri pubblici con la cittadinanza per informarla della realtà che viviamo e sul piano di recupero socio-ambientale dello stabile
  
  
• si valuti di organizzare eventi pubblici nell'area di via Garibaldi 2, in contatto con la nostra Associazione.

1. Per chi ha già le cassette: non deve pagare niente, a meno che non voglia un'altra cassetta;
2. Per i proprietari senza cassette: controllare se gli arriva il bollettino, pagarlo entro la fine di aprile, CONSERVARE LA RICEVUTA;
3. Per gli inquilini senza cassette: contattare i proprietari, farsi dare il bollettino o assicurarsi che il proprietario l'abbia pagato, CONSERVARE LA RICEVUTA.

1. un iter veloce e ci auguriamo che non ci siano resistenze da parte politica e istituzionale;
2. definire bene tutti i passaggi e i ruoli che devono avere da una parte le istituzioni e dall'altra i proprietari e gli inquilini;
3. a cantiere aperto, sorvegliarlo per bene, evitare infiltrazioni sospette, lievitazioni di costi, danneggiamenti, ecc.;
4. sorvegliare il palazzo, una volta ristrutturato, per impedire il ritorno di personaggi indesiderati;
5. il Comune deve poi inserire all'interno del palazzo uffici e luoghi di socializzazione (biblioteche, asilo, ecc.);
6. inserire lo stabile nelle iniziative comunali tipo la Settimana Calderarese;
7. riqualificare il parco dello stabile (dedicandolo a Tommaso Fontana, il bimbo morto giocando nel settembre 1991) e inserirlo in un percorso con gli altri giardini e luoghi caratteristici del paese;

1. bisogna punire i proprietari che affittano in modo disinvolto;
2. espellere clandestini, spacciatori, protettori, ecc.;

1. abbiamo messo a norma l'impianto di riscaldamento;
2. realizzato l'allacciamento alla fognatura comunale;
3. incrementato il budget condominiale per spese di pulizie e riparazioni di atti vandalici anche se i risultati non sono ancora all'altezza delle nostre aspettative.

• riscaldamento
• posta: nuove cassette postali e raccomandate
• sicurezza
• pulizie
• progetto di ristrutturazione
• varie

1. Pochi mesi fa abbiamo realizzato l'allacciamento alla fognatura comunale;
2. In questi giorni stiamo risistemando l'impianto di riscaldamento;
3. È stato riaperto il bar sotto al portico dello stabile. E tutti sanno che l'apertura di attività commerciali è utile contro il degrado e l'abbandono.
4. Ci impegneremo nei prossimi mesi a sistemare altri impianti quali gli ascensori, l'impianto elettrico, ecc.

• progetto di ristrutturazione
• riscaldamento
• sicurezza del condominio
• pulizia
• varie

• contribuisce al degrado dello stabile in quanto registriamo numerosi atti di teppismo ai servizi comuni, per esempio all'ascensore, agli impianti elettrici (allacciamenti abusivi), alle vetrate, ecc.
  
• contribuisce a creare gravi problemi di ordine pubblico nello stabile e fuori di esso.

• un presidio fisso di polizia e carabinieri che freni l'attuale situazione esplosiva;
  
• l'identificazione di tutte le persone che abitano o girano per lo stabile

• la verifica degli affitti e delle residenze;
• il rapido avvio del progetto di ristrutturazione dello stabile.

1. Per una cronica mancanza di fondi dovuta a chi non paga le quote condominiali (Società e privati), l'Amministratore (facente funzione mai riconfermato) non riesce più a fornire i servizi essenziali quali pulizie-ascensore-riscaldamento.
2. Per una più che ovvia mancanza di millesimi, le assemblee costituite non riescono a deliberare quanto si vorrebbe attuare per risanare il residence
3. Le lungaggini della giustizia non consentono di dare logico corso ai decreti ingiuntivi presentati, facendo così mancare ulteriore denaro utile per sanare debiti verso fornitori e in particolare verso Acoser per acqua e gas (è ormai prossima un'azione legale).
4. Il menefreghismo e la colpevole incuranza di quanti (Società e privati) affittano gli appartamenti a malavitosi, prostitute e spacciatori hanno ridotto il residence ad un livello intollerabile di decenza e al limite della vivibilità.
   La totale assenza delle istituzioni (Comune, Forza Pubblica) ha di fatto instaurato uno stato di terrore tra i residenti specialmente nelle ore notturne in cui succede di tutto dalle scorribande agli schiamazzi, dalle risse allo spadroneggiamento delle prostitute e relativi protettori, come peraltro rilevato spesso dalla cronaca cittadina.
5. Il conseguente stato di degrado, anche delle strutture dell'immobile, contribuisce ad accrescere il malcontento tra i proprietari "perbene" tanto da far aleggiare proposte di ronde notturne e di manifestazioni forti, tendenti a scuotere chi dovrebbe occuparsi di tale stato di cose.

1. separare le spese per il riscaldamento dal resto della gestione per fare in modo che i soldi versati per il riscaldamento siano usati per questo e non per altro;
2. mettere quanto preventivato per le spese di manutenzione a disposizione di un gruppo di condomini che organizza e realizza i lavori necessari;
3. inviare a tutti i proprietari, assiemea al verbale dell'assemblea del 18.11.96, l'estratto conto condominiale, fermo restando il diritto di ogni condomino di prendere visione della contabilità condominiale presso lo studio dell'amministratore.

1. accensione e gestione del riscaldamento
2. assemblea condominiale
3. verifica della contabilità condominiale

1. in via Garibaldi 2 abitano centinaia di studenti, lavoratori e pensionati onesti.
   Siamo stufi di essere "criminalizzati" e di fare da "capro espiatorio";
2. per quanto riguarda i furti, invitiamo ad essere cauti prima di dire che i ladri stiano nel nostro stabile;
3. per quanto riguarda le prostitute, la colpa della loro presenza è di alcune società che affittano senza scrupoli ed in modo per niente trasparente a dette prostitute ed ai loro protettori;
4. nonostante nostre ripetute sollecitazioni la magistratura e le forze dell'ordine non sono mai intervenute con la necessaria fermezza per stroncare questo traffico;
5. informiamo che sono in corso contatti tra noi e l'amministrazione comunale di Calderara per un progetto di recupero con conseguente definitiva destinazione dello stabile a civile abitazione.
   Questo cambio di destinazione d'uso renderebbe meno appetibile alle società la presenza nello stabile e comporterebbe anche un miglioramento dell'ordine pubblico.

1. per la sola immissione diretta in fognatura comunale era stata convalidata una richiesta (di chi?) di costituzione di un fondo di lire cinquanta milioni (vedi verbale assemblea ordinaria 27.06.91).
   Ora, dopo quattro anni, il preventivo di spesa per l'allacciamento delle fognature ed i muretto di confine, sia pure con la partecipazione di spesa della proprietà confinante, è sceso a lire quaranta milioni (vedi lettera amministratore 1.12.1994).
   
2. la revoca del "contratto di accudienza" con Ernestino Lunghini ci ha fatto risparmiare mensilmente lire due milioni e duecentomila lire più IVA (vedi verbale assemblea straordinaria del 2.03.95).
3. l'amministratore aveva proposto, senza alcun consenso assembleare, per la messa in funzione di un secondo ascensore, una spesa di lire cinquanta milioni (vedi lettera e bollettino del 23.09.94).
   Ora invece per la messa in funzione di un secondo ascensore e la messa a norma di quello faticosamente funzionante si è scesi in una delibera assembleare a un preventivo di lire ventotto milioni IVA compresa (vedi verbale assemblea ordinaria del 27.06.95).
4. l'attuale agenzia di pulizie, più efficiente ed economica della precedente, chiede lire quattro milioni e mezzo più IVA (vedi verbale assemblea straordinaria 28.09.95).
   le cassette postali, a prezzo più basso di quello di mercato, sono state installate gratuitamente da un gruppo di volontari il 15.10.95.
   Ricordiamo che ancora nell'assemblea straordinaria del 28.09.95 l'amministratore e le proprietà Athena (leggi Colombo) e Smirne osteggiavano le cassette postali tanto che si dovette accettare di votare di mettere per metà le buchette e di lasciare il casellario.
   Ora le poste sono state chiare: il casellario in assenza di portiere è illegale perchè non garantisce la segretezza della corrispondenza (vedi la lettera dell'Ispettorato Sicurezza Servizi Postali del 13.11.95 allegata alla lettera dell'amministratore del 17.11.95).
5. i lavori di piccola manutenzione (sostituzione lampadine fulminate, ecc.) sono stati affidati ad un gruppo di volontari (vedi verbale assemblea straordinaria del 28.09.95) permettendo così il risparmio di svariati milioni di manodopera.

1. È impreciso parlare di società che gestisce il residence.
   Le società hanno in proprietà solo circa un terzo dello stabile di via Garibaldi 2 a Calderara di Reno e fingono una gestione di questo loro terzo pur in assenza di licenza alberghiera.
   I restanti due terzi sono frazionati in piccole proprietà.
   
2. È vero che queste società sostengono l'amministratore Angelo Castagnoli senza però raggiungere i 500 millesimi necessari per la sua piena riconferma.
   Purtroppo per ora nemmeno noi li abbiamo per cacciarlo.
   Per questo è in corso un processo civile al tribunale di Bologna per noi curato dall'avvocato Gianni Corregiari.
   
3. È vero invece che le società sopracitate "detengono" la maggior parte (svariate decine di milioni di lire) del debito verso il condominio.
   È anche vero che queste società affittano senza scrupoli i loro appartamenti a prostitute, magnaccia e spacciatori che creano grossi problemi di ordine pubblico all'interno dello stabile e fuori di esso, come più volte anche il Resto del Carlino ha reso noto nelle sue cronache nere.
   Non è che è un residence particolare solo perchè ci vivono degli extracomunitari (sic!).
   
4. È vero che l'amministratore non riesce ad incassare i crediti ma solo perchè non giunge mai (chissà perchè) a chiedere il sequestro ed il pignoramento dei beni delle società ormai cronicamente debitrici, anzi accetta modalità di pagamento illegali come gli assegni postdatati.
   
5. È sviante la proposta di passare al riscaldamento autonomo in quanto, in assenza di precisi progetti in base alla legge n°10/91 sul risparmio energetico, ogni delibera assembleare, presa anche a maggioranza assoluta, è nulla (vedi sentenza tribunale di Roma 3/3/1993).

1. la revoca definitiva del contratto di accudienza alla GE.AL. s.a.s. di Ernestino Lunghini;
2. l'approvazione del regolamento condominiale
3. l'apertura di un conto corrente intestato al condominio che costringe sì a pagare in banca e non in posta, ma permette di controllare meglio tutti i movimenti bancari riguardanti il condominio;
4. pur con tutti i dubbi del caso, l'approvazione della delibera per rimettere in funzione un nuovo ascensore e la messa a norma anche di quello faticosamente funzionante;
5. la realizzazione dell'allacciamento fognario;
6. se le cassette postali non sono ancora state ancora state installate la colpa è dell'ostruzionismo delle società che sono fissate con il loro ridicolo casellario, ma cercheremo di farle installare al più presto anche perchè in tale senso hanno deciso ben due assemblee di condominio;
7. la nomina di consiglieri, revisori dei conti e di un gruppo incaricato di lavori di piccola manutenzione dello stabile;
   
8. le chiavi dei locali comuni non sono più di monopolio dell'ormai spodestato Ernestino Lunghini.

1. raggiungere la maggioranza necessaria per imporre in assemblea condominiale il cambiamento dell'amministratore, continuando, comunque, la causa giudiziaria nei suoi confronti;
2. cercare attivamente negli uffici catastali ogni documento che comprovi la reale proprietà degli spazi comuni;
3. organizzare un gruppo che si impegni a ravvivare, in contatto con gruppi ed associazioni presenti a Calderara, lo stabile con feste, concerti, tombole ecc. in orari, naturalmente, compatibili con la vita di condominio;
4. continuare a sollecitare le forze dell'ordine e la magistratura per un intervento più energico contro lo sfruttamento della prostituzione presente nello stabile;
5. avviare contatti con la stampa locale per rendere noto perlomeno che in via Garibaldi 2 non esistono solo le prostitute ed i loro protettori;
6. avviare seri contatti con il sindaco, la giunta ed anche con le forze di opposizione per giungere a soluzioni percorribili per la definitiva destinazione dello stabile a civile abitazione.

• di informare tutte le massime Autorità necessarie per tutelare la sicurezza degli inquilini nei modi previsti dalla legge
  
• di riscontrare la validità di tutte le scritture che vincolano lo stato d'uso in categoria D.2 Casa-Albergo
• di autorizzare il legale (presumibilmente Avv. Gianni CORREGGIANI via Castiglione n. 7 BOLOGNA) di incaricare all'occorrenza altri tecnici e periti necessari
  
• riscontrare la validità e la legalità, se in essere, delle licenze per uso affittacamere e comunque si chiede di cambiare lo stato d'uso dello stabile, e si autorizza il legale nominato a emettere fattura intestata al condominio per tutte le spese necessarie, e per il suo Onorario.